Sinergie territoriali e collaborazione tra istituzioni per la ricerca delle persone scomparse

da Ministero Interno

Il coordinamento e l’impulso che i prefetti devono promuovere sono stati rimarcati in una circolare del Commissario straordinario Basilone

Con una circolare del 14 gennaio 2013, il Commissario straordinario per le persone scomparse, prefetto Paola Basilone, ha segnalato ai prefetti gli aspetti della legge 14 novembre 2012, n. 203, entrata in vigore il 29 novembre, che costituiscono un elemento di novità nell’ordinamento vigente. La legge, finalizzata a favorire la ricerca delle persone scomparse, costituisce infatti un importante quadro di riferimento sia per le istituzioni coinvolte che per la pubblica opinione, visto anche il recente risalto mediatico determinato dai numerosi casi trattati dalla cronaca giudiziaria.

CHIUNQUE PUO’ FARE DENUNCIA

Il primo aspetto di rilievo riguarda quei casi nei quali, qualora si abbia ragione di temere che dalla scomparsa possa discendere un pericolo per la incolumità personale dell’interessato, è data facoltà a chiunque, non solo ai diretti familiari, di sporgerne denuncia.

L’ufficio di polizia promuoverà l’immediato avvio delle ricerche, informandone il prefetto per il tempestivo e diretto coinvolgimento del Commissario straordinario per le persone scomparse. Il prefetto intraprenderà le iniziative del caso anche con il concorso degli enti locali, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del sistema di protezione civile, delle associazioni di volontariato sociale e di altri enti, anche privati, attivi sul territorio. Sentiti l’Autorità Giudiziaria e i familiari dello scomparso, il prefetto valuterà l’eventuale coinvolgimento degli organi di informazione.

La previsione del rapporto con gli organi d’informazione rappresenta un’importante modalità operativa da perseguire, vista la ricaduta positiva che talune informazioni possono avere per favorire le ricerche. La normativa ha voluto poi rimarcare la centralità del ruolo del prefetto quale raccordo di tutte le forze in campo a livello provinciale, responsabilità collaudate da tempo anche in altri delicati settori.

IL SISTEMA RICERCA SCOMPARSI

Altro aspetto di rilievo segnalato dalla circolare è quello della corretta alimentazione del sistema d’indagine dal quale si origina il sistema Ricerca Scomparsi RI.SC., contenente tutte le informazioni più significative sulla persona scomparsa, in grado di supportare le indagini anche per l’utilizzo della funzione di matching con i dati relativi ai corpi rinvenuti e rimasti senza identità. Per la corretta tenuta del sistema, il denunciante viene obbligato, in caso di ritrovamento della persona scomparsa, a darne immediata comunicazione.

Sarà stimolato, anche con la collaborazione del Tavolo Tecnico interforze, la messa a punto di un sistema nazionale per la ricerca di persone scomparse per facilitare, con l’utilizzo delle tecnologie informatiche, interventi omogenei su tutto il territorio nazionale. Per questo fine, potrebbero essere utili, per esempio, la istituzione in sede provinciale di tavoli di confronto non solo con le Forze dell’ordine ma anche con gli altri soggetti istituzionali, quali i responsabili degli enti locali e gli uomini e i mezzi della polizia locale. Si potranno organizzare corsi di addestramento e di formazione per la costituzione di squadre specializzate, programmare momenti di incontro con esperti della materia, coinvolgere le associazioni dei familiari delle persone scomparse.

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