Mafia, sequestro beni a Messina Denaro

da tgcom24

Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo e Trapani sono impegnati, in territorio di Castelvetrano, nel sequestro di beni riconducibili al capomafia latitante Matteo Messina Denaro. Si stringe sempre di più il cerchio attorno al capomafia, ultimo padrino della Cupola ancora in libertà.

Il sequestro ordinato dal tribunale di Trapani riguarda le aziende e i capitali sociali di alcune aziende del territorio di Castelvetrano sarebbero riconducibili al boss latitante Matteo Messina Denaro in quanto intestati alla sorella Anna Patrizia e a suo marito, detenuto per mafia, Vincenzo Panicola, 43 anni.I beni, per un valore complessivo di di diverse centinaia di migliaia di euro, sarebbero costituiti da aziende e capitali sociali di alcune aziende: la Vieffegi service, la Vieffegi impianti srl, la So.ro.pa. costruzioni arl, e il compendio aziendale della ditta individuale della sorella del boss, Anna Patrizia Messina Denaro, che si occupa di attività di colture olivicole. Ci sarebbero anche un fabbricato, automobili e rapporti bancari.Pochi mesi fa un altro sequestro di beni sempre riconducibili al boss latitante erano stati bloccati ad un altro cognato di Messina Denaro, Gaspare Como.