Elicottero militare cade nel Viterbese Morto capo dell’aviazione dell’esercito

generaleda TGCOM24

Un elicottero militare Agusta Bell AB206 è precipitato dopo essere scomparso dai radar nella zona di Monte Marta, vicino a Viterbo: poco dopo è stato trovato il relitto, ma i due militari che erano a bordo del velivolo sono morti nell’incidente.

Una delle due vittime è il comandante dell’aviazione dell’esercito, il 57enne generale Giangiacomo Calligaris, mentre l’altra è tenente allievo pilota, Paolo Lozzi.

Sull’incidente la Procura ha aperto un’inchiesta: l’ipotesi è che l’elicottero abbia tranciato un cavo dell’alta tensione in località Traponzo, tra Tuscania e Marta, perdendo quindi quota e precipitando.

Calligaris, di origine napoletana, aveva assunto il comando dell’aviazione dell’esercito nel marzo 2013. Tanti i teatri internazionali in cui ha operato, dall’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo all'”Antica Babilonia” in Iraq dove è stato vicecomandante dell’Italian Joint Task Force Iraq. E’ stato poi coordinatore delle operazioni “ISAF” in Afghanistan, in Ciad e ad Haiti per il terremoto. Ha inoltre coordinato le operazioni di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia nel corso della Primavera Araba.

Sul territorio nazionale ha partecipato alle operazioni “Vespri Siciliani”, “Riace”, “Calabria” e “Salento”. E’ stato insignito della Croce d’Oro, della Croce d’Argento e della Croce di Bronzo al merito dell’esercito e di numerose onorificenze internazionali tra le quali la medaglia “Meritorius Service Medal” degli Stati Uniti e la medaglia “Military Cooperation Consolidation Medal” della Federazione Russa.

Solidarietà: Con il suo TIR protegge bambina ferita in un incidente

tirda Ansa

C’è stata una gara di solidarietà ieri  mattina sulla A4, l’autostrada Milano Venezia, per aiutare una bambina di otto anni che è stata sbalzata fuori da una Ford Galaxy volata contro la barriera new-jersey centrale fra Dalmine e Bergamo. Un camionista ha messo il suo tir di traverso facendo scudo all’auto incidentata per evitare che fosse travolta dagli altri veicoli, e una squadra di volontari della croce rossa che stava passando ha prestato il primo soccorso alla bambina, che era in arresto cardiaco, rianimandola. Adesso la piccola, di origini marocchine che vive con i genitori a Pieve di Soligo in provincia di Treviso, è ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo dove ha subito un intervento al viso

Ma se è viva probabilmente lo deve alla prontezza di riflessi dell’autista e dei volontari della Cri di Lomazzo (Como) che in pulmino stavano andando alle gare di primo soccorso a Castiglione delle Stiviere, nel mantovano. ”Abbiamo visto il camion sull’autostrada – ha spiegato la caposquadra Susanna Pagani -. Erano libere la corsia di sorpasso e quella di emergenza. Pensavano che avesse avuto lui l’incidente, poi passando con la coda dell’occhio abbiamo visto un uomo in ginocchio che stringeva una bambina”. Non ci hanno pensato un momento, si sono fermati e scesi dal pulmino l’hanno sentito urlare disperato chiedendo aiuto. La madre, invece, non riusciva ad esprimersi in italiano, forse perché sotto choc. Il papà aveva avvolto la piccola – sbalzata dal finestrino posteriore sinistro dell’auto – in una coperta. Subito i volontari si sono accorti che oltre ad avere un trauma cranico era in arresto cardiaco e hanno iniziato le manovre di rianimazione. Loro hanno fatto il massaggio cardiaco, mentre il papà l’ha ventilata. Il cuore ha ricominciato a battere, la bambina ha ripreso a muoversi e a piangere, anche se non si poteva dire che fosse cosciente. Sono arrivati la polstrada – che dovrà accertare da dinamica dell’incidente – l’automedica e l’ambulanza che ha portata la piccola in ospedale.

Sicurezza alla guida: Morire per un sms

scrivereda Corriere.it

Certo, lo sa anche un bambino che scrivere un messaggino sul cellulare mentre si è alla guida è pericoloso, addirittura, a volte, può essere mortale. Guidare e scrivere è diventata una combinazione ancora più letale che guidare e parlare al telefono. La cattiva abitudine provoca, solo negli Stati Uniti, la morte di ben 11 adolescenti al giorno, secondo una recente indagine. Purtroppo le campagne di sensibilizzazione condotte finora sono servite a poco. Dagli Usa arriva però una foto che fa riflettere e che inquieta: l’sms interrotto spedito da un 22enne a un amico pochi secondi prima di schiantarsi in auto.

L’ULTIMO SMS – Pochi minuti di distrazione non valgono, è ovvio, la distruzione di giovani vite e di tutte le famiglie e gli affetti che intorno a loro gravitano. Tuttavia, la distrazione provocata dall’uso sconsiderato dello smartphone mentre si guida è alla base di moltissimi incidenti mortali, anche in Italia. Alexander Heit era un giovane studente universitario alla Northern Colorado. Un ragazzo come tanti, con lo smartphone sempre in mano per comunicare con gli amici. Niente grilli per la testa, appassionato di snowboard, escursionismo e con la patente immacolata. Il 3 aprile scorso il giovane era in macchina e stava andando in università a Greeley. Non guidava veloce, aveva però lo sguardo fisso sullo schermo dell’iPhone mentre messaggiava con un amico.

MONITO – È bastata una breve distrazione, una frazione di secondo, e d’improvviso è finito sulla corsia opposta della carreggiata, ha perso il controllo della sua auto ed è piombato a tutta velocità in un dirupo. È morto in ospedale dopo una breve agonia. Ora i suoi genitori hanno voluto rendere pubbliche le ultime frasi spedite dal figlio prima dello schianto fatale. Si tratta di una conversazione banale, che però vuol’essere un monito perchè simili tragedie non capitino più. La foto della schermata è stata pubblicata mercoledì dal giornale The Greeley Tribune: «Mi piace, sei un amico. Ci vediamo presto, ti tw», è la frase, interrotta, scritta da Heit prima dell’incidente.