Il killer di Lodi riapre il caso di Yara Gambirasio

yarada TGcom24

Per la Procura ci sono attinenze tra il ritrovamento della prostituta romena e quello della piccola Gambirasio. Gli investigatori lodigiani hanno inviato i reperti con le tracce di Dna ai colleghi di Roma per un confronto

Andrea Pizzocolo  riapre il caso di Yara Gambirasio. Lavinia Simona Aiolaiei, la prostituta di 18 anni uccisa dal ragioniere dalla doppia vita, di giorno padre e marito, di notte regista e killer del sesso estremo, potrebbe infatti non essere l’unica sua vittima. Per gli investigatori di Lodi ci sono delle attinenze tra il ritrovamento del cadavere della romena e quello della piccola Yara, trovate entrambe in un campo agricolo.

Come scrive Il Giorno, ora si attendono i risultati del test del Dna che mette a confronto il codice genetico di Pizzocolo con quello trovato nei reperti della 16enne ma anche dei casi rimasti insoluti negli anni scorsi. In Procura infatti sono arrivate alcune denunce di prostitute che hanno dichiarato di essere sfuggite alla follia omicida del ragioniere. Che la mano del killer di lucciole uccise e ritrovate in Lombardia abbiano lo stesso volto? Gli inquirenti non escludono nessuna pista.