da Corriere.it
I magistrati l’hanno ascoltata per più di tre ore in procura. Poi, assediata dai cronisti, Sara Calzolaio, 29 anni, la segretaria e amante di Antonio Logli, 50 anni, marito di Roberta Ragusa e unico indagato per il suo presunto omicidio, si è rifugiata in una chiesa aspettando per più di mezz’ora che l’assedio finisse. «Ai pm ho detto quello che c’era da dire», ha gridato ai giornalisti in lacrime. Sul contenuto delle dichiarazioni della donna il pm Aldo Mantovani mantiene un rigidissimo silenzio, ma qualche indiscrezione è comunque filtrata.
TRE TELEFONATE – Gli investigatori si sarebbero concentrati sulle tre telefonate che la notte della sparizione della Ragusa, quella tra il 13 e il 14 gennaio dello scorso anno, il marito Antonio Logli fece a Sara di nascosto alla moglie e con un telefono «segreto». La prima, intorno alle 22 di 50 minuti, la seconda di 40 minuti e infine l’ultima, poco dopo mezzanotte, di una trentina di secondi. Ed è proprio quest’ultima chiamata che gli inquirenti ritengono importante. Chi c’era all’altro capo del telefono, ancora Antonio Logli, oppure Roberta Ragusa che si sarebbe accorta quella notte del «tradimento» dell’ex amica?
IL NUMERO – Una delle ipotesi ruota, infatti, attorno proprio a quei pochi secondi. Roberta Ragusa avrebbe quella notte trovato il telefono del marito e avrebbe richiamato quel numero ascoltando poi dall’altro capo la voce di Sara. Solo supposizioni, se non illazioni, che Sara avrebbe smentito. «Ho parlato solo con Antonio Logli», avrebbe detto agli inquirenti, anche se su quell’ultima telefonata probabilmente ci sono ancora molti lati oscuri. Quando Sara Calzolaio è uscita dalla procura da un ingresso secondario con il volto semicoperto da una sciarpa, un cappellino e un cappuccio si è riparata dietro a un ombrello e in quel momento, secondo un’agenzia Ansa, avrebbe colpito fotografi e cameramen per farsi spazio. Poi, dopo essersi rifugiata in una chiesa, ha urlato ai giornalisti: «Non avete rispetto per dei bambini (riferendosi ai figli di Logli e Roberta Ragusa dei quali è stata anche la baby sitter ndr), voi siete solo degli avvoltoi». La giovane ha poi definito «mostri» le croniste presenti e ha risposto di «essere sola» a chi le chiedeva chi l’aveva accompagna in procura. La donna è rimasta nella chiesa per mezz’ora, insieme uomo con un bambino incontrato all’esterno, aspettando che cronisti e fotografi se ne andassero.