Napoli,scoperta “zecca” clandestina

finanzada TGcom24

Gli uomini della guardia di finanza hanno scoperto a Torre Annunziata (Napoli), nel retrobottega di un negozio di alimentari, un laboratorio clandestino per la stampa di banconote false. Due persone sono state arrestate.

Nella “stamperia” sono stati sequestrati biglietti falsificati da 10 e 50 euro, già pronti, per 1,8 milioni di euro ma il materiale in corso di stampa avrebbe consentito lo spaccio di almeno tre milioni di euro falsi.

Banconote quasi vere, arrestato falsario

da Polizia di Stato

Aveva allestito una vera e propria zecca clandestina nel suo  appartamento, all’interno quale stampava banconote quasi perfette, che anche un occhio esperto aveva difficoltà a distinguere.

Gli agenti del commissariato milanese Garibaldi-Venezia hanno arrestato il truffatore mentre era ancora all’opera nel suo laboratorio. L’accusa nei  suoi confronti è di falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di euro contraffatti.

Si tratta di un 57enne siciliano con precedenti per  reati analoghi. Nel suo appartamento sono state trovate banconote già “confezionate” e macchinari professionali per la realizzazione del  denaro.

In particolare gli agenti hanno trovato alcune matrici in magnesio, lampade per la trasmissione delle sfumature di colore, carta filigranata,  stampanti fotografiche di altissimo valore e una pressa capace di imprimere l’ologramma a caldo sulla banconota finita. Il tutto realizzato con  software professionali di computer grafica.

L’arresto è frutto di un’indagine “vecchio stile” partita da un’operazione legata alla ricerca di armi clandestine durante la quale un  confidente aveva rivelato l’esistenza di questo falsario di particolare bravura che agiva nella zona di Pavia.

La successiva attività degli investigatori, fatta di appostamenti e pedinamenti, ha permesso di individuare l’uomo e di conseguenza il suo  appartamento e un capannone in zona Casarile.

La qualità del lavoro era così elevata che anche le macchine di alcuni distributori automatici di carburante, che normalmente  riconoscono le banconote false, le prendevano per buone.

Nell’appartamento sono state sequestrati circa 9mila euro di banconote, probabilmente false; lo si saprà con sicurezza dopo gli accertamenti  della polizia scientifica