Alla Camera dei Deputati ricordati i Giusti tra le nazioni.

Nell’ambito della celebrazione della “Settimana della Memoria” dedicata alla memoria delle vittime dell’Olocausto, la Camera dei Deputati ha organizzato l’evento “Ascoltare la storia per non dimenticare”. L’iniziativa è stata dedicata alla commemorazione delle forze armate e di polizia insignite della medaglia di “Giusto tra le Nazioni” per i non ebrei che parteciparono al salvataggio degli ebrei durante lo sterminio nazista. – Raffaele Camposano, il primo dirigente della Polizia di Stato, da anni impegnato nella ricerca e nella conservazione della storia della polizia, ha ricordato il questore della Polizia Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al Merito civile e Giusto tra le nazioni.

Palatucci fu dirigente dell’Ufficio stranieri a Fiume e dall’8 settembre 1943 divenne commissario di polizia, partecipando al salvataggio di migliaia di ebrei condannati alla deportazione e a morte certa. Come informatore, venne arrestato dai nazisti, accusato di tradimento e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di fame il 10 febbraio 1945, all’età di 36 anni, dopo quattro mesi di torture. L’evento è stato trasmesso in diretta dalla Rai 3, presentato dal presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, e condotto dalla giornalista Emma D’Aquino. Lo spettacolo è stato scandito da momenti musicali suonati e cantati dall’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala e dal coro di voci bianche, come l’indimenticabile colonna sonora del film Schindler’s List.

Direttore Umberto Buzzoni
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Due arresti in una operazione antidroga a Milano.

La droga era nascosta in un garage ad Assago, nel milanese, dove la polizia ha rinvenuto oltre 570 chilogrammi di hashish, 30 grammi di cocaina, 50 proiettili, telefoni criptati e mascherine di gomma, su cui stanno indagando. Il sequestro rientra nell’indagine della Squadra Mobile coordinata dall’Amministrazione regionale antimafia di Milano, che ha portato all’arresto di due uomini condannati di 32 e 66 anni.

Nel corso delle indagini iniziate nel febbraio 2023, gli investigatori hanno identificato uomo di 66 anni originario del Sud Italia, specializzato nel traffico di stupefacenti, che ha precedenti penali per riciclaggio, sequestro di persona, associazione a delinquere legata al traffico di stupefacenti e associazione mafiosa.

Con l’ausilio di servizi di sorveglianza, telecamere e ascolti telefonici e ambientali, gli investigatori hanno ricostruito almeno 7 episodi in cui l’uomo di 66 anni trasportava cocaina tra i comuni di Bresso, Vittuone, Rozzano e Bareggio nel milanese, nascondendo la droga sotto il tappetino per auto. Durante una di queste consegne, gli agenti controllarono il destinatario del pacco e trovarono in suo possesso due pezzi di cocaina del peso di 2,2 chilogrammi.

Nel corso delle indagini gli inquirenti sono riusciti a stabilire che l’uomo di 66 anni si è procurato almeno una volta stupefacenti da un 32enne denunciato per reati legati alla droga, anche lui del Sud Italia, che operava tra Casorate Primo, Motta Visconti e paesi vicini.

Direttore Umberto Buzzoni
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L’importanza dei Reparti Speciali della Polizia di Stato.

Polizia stradale, ferroviaria e postale, Reparti mobili, cinofili, artificieri, tiratori scelti, sommozzatori, elicotteristi e Reparti a cavallo. Alle donne e agli uomini di questi reparti speciali è richiesto di garantire sicurezza alla popolazione. Per fare ciò è necessario un elevato livello di specializzazione sia nella vitta reale che nelle ricerche sulla rete per prevenire e contrastare ogni forma di illegalità. C’è bisogno anche di un grande impegno per diffondere lo spirito della legalità tra le persone, grandi e piccoli.

Importante la statistica relativa alla riduzione degli incidenti registrati dalla polizia stradale, che deriva anche dalla maggiore consapevolezza degli utenti della strada su un comportamento di guida corretto, evitando distrazioni e alcolismo. Anche nelle stazioni ferroviarie i controlli sono tanti, sono quasi 200mila le pattuglie in stazione e 36mila in treno, oltre agli smartphone in dotazione alle pattuglie, che sono direttamente collegati alle banche dati della polizia. Nel 2023 alla prevenzione ferroviaria hanno preso parte anche gli esperti della Polizia di Stato, che hanno garantito la sicurezza degli eventi più importanti, spesso con un “punto di osservazione” privilegiato.

Nel mondo virtuale, i nuovi complessi scenari della tecnologia sono stati attentamente monitorati dagli esperti del Post che si dedicano alla lotta contro i crimini informatici come la pornografia infantile online, gli attacchi contro infrastrutture di importanza nazionale, la criminalità informatica finanziaria e le minacce terroristiche sovversive.

Direttore Umberto Buzzoni
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La Befana della Polizia in visita in diversi ospedali d’Italia.

Anche quest’anno la Befana della Polizia di Stato è tornata al Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma per portare un momento di gioia ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici dell’Ospedale. Arrivata all’interno della nuova Lamborghini  e accompagnata dagli atleti delle Fiamme Oro Matteo Medves, argento europeo di judo e Noemi Nicosanti, campionessa europea di kata, e dai poliziotti della Questura di Roma, della Polizia Postale e della Polizia Stradale, l’anziana ha portato dei doni e dolciumi per i piccoli pazienti, nella speranza di donare loro leggerezza, un sorriso e far sentire loro la vicinanza e la solidarietà della Polizia di Stato.
Ad accogliere la simpatica vecchietta c’erano il direttore del Dipartimento scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, Eugenio Maria Mercuri, il direttore del Centro clinico pediatrico, Marika Pane, il direttore dell’Unità oncologia pediatrica Antonio Ruggiero e il direttore dell’Unità operativa complessa neurochirurgia infantile, Gianpiero Tamburrini. Oltre a loro altri  medici e operatori sanitari.

Nel corridoio dell’ospedale tanti bambini curiosi e divertenti hanno dato un saluto alla Befana, che ha girato l’ospedale insieme al mago Pino con i suoi giochi di prestigio che hanno divertito tutti. L’iniziativa di oggi segue un’attività simile avvenuta al Policlinico Umberto I e all’Ospedale San Camillo, dove piccoli pazienti sono stati visitati dalle forze dell’ordine che volevano donare giochi e dolciumi. La Befana della Polizia di Stato ha visitato anche i bambini dell’Ospedale Cona di Ferrara, dell’Ospedale Civile Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava dei Tirreni in provincia di Salerno, dell’Ospedale San Marco di Catania, dell’Ospedale San Giuseppe di Piccoli pazienti dell’Ospedale San Luca di Empoli e dell’Ospedale Versilia di Lucca.

Direttore Umberto Buzzoni
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Tre arresti a Milano per droga e armi.

La Polizia di Milano ha arrestato due cittadini italiani e un cittadino marocchino per traffico di droga e detenzione di armi. Da tempo gli investigatori stavano indagando su un gruppo criminale specializzato nel traffico di droga nel territorio del comune di Cuggiono, in provincia di Milano. Gli agenti hanno concentrato le loro indagini principalmente su un cittadino straniero di 32 anni che ha molteplici accuse per reati legati ad armi, droga, persona e patrimonio. Dopo diversi accertamenti è stato perquisito l’appartamento dell’uomo, dove i carabinieri hanno rinvenuto circa 36mila euro in contanti.

Successivi accertamenti hanno consentito di risalire all’appartamento/deposito in possesso dell’uomo, dove vivevano una coppia di cittadini italiani, un uomo di 36 anni e una donna di 34 anni, entrambi con precedenti penali per reati di droga. Durante la perquisizione, la polizia ha sequestrato un caricatore e un’arma automatica AKM47 e circa 100 cartucce, una pistola semiautomatica con il numero di serie usurato, una pistola stordente per cani modificata e un visore notturno. Oltre alle armi sono stati sequestrati 138 chilogrammi di hashish, 1,4 chilogrammi di eroina, 700 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e 700 grammi di materiale per il taglio, una macchina per il confezionamento sottovuoto e 4 bilance di precisione. Le tre persone sono state arrestate per reati di droga e possesso di armi.

Direttore Umberto Buzzoni
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Ricordati i 25 anni della “strage di Natale” a Udine.

La Polizia di Stato di Udine ha ricordato e commemorato i tre agenti morti il ​​23 dicembre 1998, in occasione del 25° anniversario della tragica “Strage di Natale” che scosse la comunità locale.

La celebrazione della messa nel duomo di Udine dall’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato in ricordo dell’ispettore Adriano Ruttari, del viceispettore Giuseppe Guido Zanieri e del viceispettore Paolo Cragnolino, ha visto la partecipazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani.

Il Prefetto Pisani ha ricordato il significato profondo del sacrificio di tutti i poliziotti dello Stato caduti ed ha espresso la sua vicinanza e quella dell’intero Corpo di Polizia alle famiglie dei tre poliziotti uccisi nella “strage di Natale”, presenti in chiesa con quelli degli altri due caduti della Polizia Ferroviaria del Friuli, Mario Moretto e Stefano Spizzo, e al capo Carlo Alberto Bianco, sopravvissuto a quel tragico evento del 23 dicembre di 25 anni fa.

Il capo della polizia ha partecipato questa mattina anche alla veglia dei caduti organizzata dalle forze dell’ordine, avvenuta alle 5:49 sul luogo dell’aggressione. E’ stata depositata una corona d’alloro sotto la targa dedicata ai tre poliziotti che si trova in Largo Ospedale Vecchio. L’opera è stata disegnata e donata dall’artista Roberto Milani in onore del 20° anniversario della strage.

Gli agenti Ruttar, Zanieri e Cragnolino e il collega Bianco rimasero coinvolti all’alba del 23 dicembre 1998 dall’esplosione di una bomba piazzata sulla serranda di un  negozio, davanti alla quale sopraggiunsero due pattuglie della polizia.  Ai tre caduti venne assegnata una medaglia d’oro al valor civile, mentre al sovrintendente Bianco, sopravvissuto all’attentato, venne assegnata una medaglia d’argento.

Direttore Umberto Buzzoni
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Sequestro di botti illegali a Messina.

Teneva uno stock di categorie proibite di razzi, petardi, batterie e combinazioni esplosive. Gli agenti di Polizia del commissariato di Capo d’Orlando e i finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno denunciato un imprenditore di Naso (Messina) in possesso di oltre 2.660 prodotti pirotecnici senza autorizzazione alla vendita. Gli agenti hanno sequestrato più di una tonnellata di diversi prodotti pirotecnici per un totale di 145 chilogrammi di polvere da sparo. Dalla vendita dei prodotti si sarebbero potuti realizzare  più di 24mila euro di profitto. Con l’avvicinarsi delle festività, si stanno rafforzando in tutto il Paese il controllo, la prevenzione e la repressione del commercio illegale di fuochi d’artificio e prodotti pirotecnici.
Seguite i consigli degli Artificieri della Polizia di Stato per evitare incidenti che possono provocare feriti anche gravi:
-Utilizzare solo fuochi adeguatamente costruiti e marcati CE;
-Non accendere il fuoco in luoghi chiusi, ma sempre all’aperto, lontano da bambini, edifici, animali e alberi;
-Non indossare indumenti o accessori infiammabili;
-Tenere sempre il viso e gli occhi lontani dagli oggetti pirotecnici;
-Se soffia vento, evitare di accendere, o comunque prestate la massima attenzione possibile;
-Non avvicinarsi mai ai petardi e più in generale ai fuochi inesplosi nemmeno dopo un’ora, ma segnalarlo al numero di emergenza 112;
-Non acquistare o utilizzare mai prodotti artigianali che mettono a serio rischio la tua sicurezza e quella degli altri;
-Se si possiedono animali domestici, è meglio evitare di spaventarli con i botti. Se non è possibile evitare l’esposizione degli animali, teneteli in casa con le porte e le finestre chiuse nel loro angolo preferito e rassicurarli con la propria presenza.

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Maxi sequestro di botti illegali a Lecce.

Gli agenti della Questura di Lecce hanno sequestrato botti illegali nell’ambito dell’operazione Santa Barbara. Un uomo di 43 anni è stato arrestato per detenzione illegale di esplosivo da 5 quintali. L’operazione rientra nelle operazioni volte a contrastare la vendita illegale di fuochi d’artificio ed esplosivi in ​​vista delle prossime festività. La polizia ha fermato un uomo, già noto per importanti precedenti penali, nel garage di un’abitazione di un comune alle porte del commissariato di Gallipoli. Nel garage dove era pronto per la vendita e in parte in fase di produzione, la polizia ha trovato più di 5 quintali di esplosivo. Gran parte del materiale era di provenienza illegale perché privo di certificazioni e omologazioni italiane ed europee.

Il materiale era stato deposto in uno spazio del tutto inadatto a tale uso, rischiando un possibile incidente e un grave pericolo per la popolazione. Inoltre, all’interno del garage sono state trovate diverse polveri sfuse; stoppini, razzi e ogni altro materiale utile per imballarli. Il materiale che è stato sequestrato è da considerarsi estremamente pericoloso in quanto particolarmente sensibile agli urti, alla frizione e/o al calore. In determinate circostanze potrebbe causare danni a cose e persone. Pertanto, oltre all’operazione di sequestro, è stato arrestato un uomo giudicato colpevole di possesso di un tipo di esplosivo illegale confezionato e fabbricato senza averlo denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

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Operazione della Polizia contro le bande giovanili.

Oltre 500 agenti di Polizia, coordinati dal Servizio Operativo della Polizia di Stato (SCO), hanno operato in 14 province italiane (Pescara, Reggio Emilia, Rovigo, Salerno e Verona, Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova) in un’operazione contro la criminalità giovanile. Gli agenti provenienti dalle locali Squadre mobili  e delle unità investigative della SCO sono stati supportati nelle operazioni da 135 squadre di unità anticrimine e da alcune unità cinofile.  L’operazione è il risultato di un’indagine mirata sui reati devianti giovanili, condotta anche attraverso il monitoraggio dei social network, nell’ambito del contrasto alla criminalità giovanile e alle molestie di strada.

In totale sono state arrestate 41 persone, un quarto delle quali erano minorenni, e 74 persone denunciate in stato di libertà, di cui  24 minorenni. Inoltre, sono state  controllate e identificate complessivamente 6.342 persone, di cui 2.287 minorenni. e sono stati controllati 1.485 veicoli, contestate 194.124 violazioni del codice della strada e sequestrati 27 veicoli. Sono stati infine avviati 13 procedimenti amministrativi per l’attuazione di misure di prevenzione personale e per la chiusura di pubblici esercizi e locali notturni. Sono stati sequestrati  cocaina, cannabinoidi ed eroina, oltre a coltelli, tirapugni e tre pistole, una delle quali  in provincia di Salerno era ritenuta un’arma “modificata” ed è stata utilizzata nell’aggressione.

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Arrestato a Roma un uomo colombiano per atti persecutori.

A Roma è stato arrestato un uomo di origini cubane di 32 anni dalla polizia dei commissariati Prenestino e San Giovanni. L’accusa è di atti persecutori all’ex compagna. Tutto è partito dalla segnalazione da parte di una ragazza che ha chiamato il 112 sostenendo di aver ascoltato una telefonata in autobus dell’uomo verso la sua ex fidanzata. La telefonata è stata registrata ed è risultata alquanto pesante. L’accusato sosteneva che la sua ex gli impediva di vedere la loro figlioletta e la minacciava in maniera violenta. Le forze dell’ordine sono riuscite a identificare l’uomo grazie a dei controlli incrociati venendo a scoprire che era stato già protagonista in passato di minacce e molestie. Mai come ora il tema del femminicidio è cosi importante.

Femmicidio e femminicidio sono due parole che rappresentano in modo non neutro gli omicidi contro le donne, qualsiasi sia la loro forma, per motivazioni che sono legati al genere. Questi tipi di non sono incidenti isolati, dovute ad un perdita del controllo o di problemi psichiatriche, ma rappresentano l’ultimo atto di una violenza reiterata che può essere fisica, sessuale o psicologica. Sono in fin dei conti dei gesti estremi di violenza che dipendono da una malata logica di oppressione, di disuguaglianze e di abusi che sono sistematici nei confronti delle donne . Le due parole si sono diffuse in Europa a partire dai primi anni del XXI secolo grazie quando furono divulgati i gravi fatti avvenuti a Ciudad Juárez, una città messicana divenuta dal 1993 il teatro di omicidi e sparizioni di donne, che scatenarono le proteste dei movimenti femministi soprattutto di quelli latino-americani.

Direttore Umberto Buzzoni
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