Crimine informatico

Fonte Ministero Interno

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Un computer, una rete o un dispositivo hardware possono essere l’agente, il mezzo o l’obiettivo del crimine

I continui progressi delle nuove tecnologie, la vasta diffusione di apparati digitali e la sempre più estesa e frequentata rete di social media vedono crescere in termini esponenziali il numero di utenti che accedono al mondo di internet. Una società sempre più introdotta nel mondo digitale, e che gestisce informaticamente gran parte della propria vita di relazione, fa avvertire pressante l’esigenza di una sicurezza di settore sempre più qualificata, specializzata e vicina al cittadino.

Accanto a fenomeni storici quali la pedopornografia online, che tende sempre più a celarsi nel mondo sommerso del web anche attraverso complessi sistemi di anonimizzazione della navigazione, si manifestano nuove attività predatorie gestite da agguerrite organizzazioni criminali transnazionali che colpiscono i servizi di e-commerce e home banking e anche attacchi pianificati a banche dati o ancora aggressioni sofisticate contro infrastrutture critiche istituzionali.

Per rispondere al meglio alla sfida e per affinare adeguatamente il bagaglio professionale, la Polizia delle Comunicazioni ha avviato innovative partnership con i migliori centri universitari e di ricerca per acquisire contributi formativi e concorrere a realizzare efficaci strategie operative di contrasto.

Per venire incontro alle esigenze di sicurezza e assistenza dei sempre più numerosi cittadini utenti della rete, è stato realizzato il portale del Commissariato di P.S. on line che, ponendosi come una vera volante del web, è costantemente operativo per monitorare la rete, diramare allarmi in caso di insidie, raccogliere le più varie istanze di aiuto e assistenza. Di pari passo sono state avviate speciali campagne di sensibilizzazione dei ragazzi per un uso consapevole del web.

Fonte: Ministero Interno

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