La tecnologia al servizio delle forze dell’ordine con “eSecurity”

Per illustrare i risultati di due anni di attività, questa mattina a Trento si sono incontrati gli ideatori del Progetto «eSecurity – ICT for knowledge-based and predictive urban security».

Prevedere i reati e aiutare le forze dell’ordine a gestire possibili eventi è ciò che si propone il Progetto eSecurity, ideato dal centro di ricerca eCrime della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Trento, dalla questura di Trento e realizzato in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e il comune di Trento.

Come funziona e quale è lo scopo di eSecurity

È risaputo che i reati tendono a concentrarsi in luoghi specifici e in particolari archi temporali; il Progetto intende utilizzare i dati sui reati forniti dalle forze dell’ordine per costruire un modello matematico. Da qui la possibilità di prevenire i fenomeni criminali basandosi su calcoli probabilistici: in questo modo sarà possibile razionalizzare le risorse a disposizione delle forze dell’ordine con interventi più mirati.

Per raggiungere questo scopo è stato creato un database georiferito concepito per immagazzinare dati su eventi criminali, disordine sociale, vittimizzazione, percezione della sicurezza e altre variabili come condizioni climatiche, traffico, inquinamento ad altro.

Queste informazioni vengono supportate da un sistema geografico, capace di estrapolare report di mappe di rischio, e dalle informazioni scambiate in un portale web dove avviene la comunicazione tra cittadini e le amministrazioni locali.

Presenti all’incontro, di questa mattina, oltre al Questore di Trento Massimo D’Ambrosio e Maurizio Vallone, direttore del Servizio controllo del territorio della Polizia di Stato, anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, l’assessore alla coesione territoriale della provincia autonoma di Trento, Carlo Daldoss, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e il sindaco di Verona, Flavio Tosi.

fonte Polizia di Stato

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