Nasce l’Osservatorio nazionale sui furti di rame

da Ministero Interno

Siglato al Viminale dal ministro dell’Interno il protocollo d’intesa tra le Forze dell’ordine, l’Agenzia delle dogane e le aziende interessate dal fenomeno. Cancellieri: «Un punto di partenza per un problema che si va trascinando da anni»

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È un fenomeno criminale in crescita, tra i più remunerativi ed insidiosi perché colpisce sia le aziende, con ingenti perdite economiche, che le infrastrutture provocando l’interruzione di pubblici servizi essenziali, con possibili implicazioni per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Per rafforzare la prevenzione e il contrasto di questa tipologia di reato, è stato firmato oggi al Viminale il protocollo d’intesa che istituisce l’Osservatorio nazionale sui furti di rame tra il ministero dell’Interno, l’Agenzia delle dogane, le Ferrovie dello Stato italiane, l’Enel, Telecom Italia e la Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche (Anie).

Il ministro dell’Interno Annanmaria Cancellieri ha commentato la nascita del nuovo organismo definendolo «un punto di arrivo ma anche di partenza per un problema che si va trascinando da anni. Un fenomeno – ha proseguito – dalle tante sfaccettature» che coinvolge il piccolo ladruncolo che rischia la vita fino alla grande organizzazione criminale che gestisce la filiera, dal furto all’esportazione del prezioso metallo all’estero.

I dati sull’entità del fenomeno sono stati illustrati dal capo della Polizia Antonio Manganelli che ha evidenziato come, a fronte di un incremento dei reati del 50% rispetto all’anno precedente, ci sia stata una «impennata positiva» anche nel contrasto da parte delle Forze dell’ordine, che ha registrato un aumento del 78% dei casi scoperti. Ma il «dato più gratificante», ha sottolineato Manganelli, è l’aumento del 90% di coloro che sono stati denunciati o arrestati. Nella maggioranza dei casi si tratta di cittadini italiani, seguiti subito dopo da rumeni che insieme rappresentano l’85% degli autori dei furti.

Particolare soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Anie Claudio Gemme per la firma di questa intesa che «apre una nuova era di collaborazione» tra istituzioni e mondo produttivo.

Uno dei settori maggiormente colpiti, ha ricordato l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, è la rete di distribuzione dell’energia elettrica che conta decine di migliaia di cabine, con 1 milione di chilometri di cavi in rame che servono l’85% del territorio nazionale. Particolarmente grave la situazione in alcune province della Puglia e della Sicilia, dove si sono verificati circa 2.500 casi di furto. L’Osservatorio, ha sottolineato Conti, «rappresenta un’opportunità in più nel contrasto ai furti».

Un ruolo di primo piano nel contrasto a questo fenomeno spetterà all’Agenzia delle dogane che, come ha illustrato il direttore generale Giuseppe Peleggi, «attraverso il proprio circuito doganale di controllo, potrà effettuare l’analisi dei flussi, ricostruendo la filiera della logistica di riconversione e di esportazione del rame».

Anche l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato italiane Mauro Moretti  ha sottolineato la necessità di «ricostruire la filiera per giungere ai committenti dei furti», ricordando i gravi disservizi causati alla rete di trasporto ferroviario e come siano allo studio tecniche per ‘sporcare’ il rame, così da scoraggiarne il furto.

«Un positivo esempio di collaborazione tra pubblico e privato». Così il direttore della Security di Telecom Italia Damiano Toselli ha definito l’intesa, ribadendo l’importanza di risalire alla filiera, dal semplice furto alla ricettazione fino all’esportazione dell’‘oro rosso’.

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