Concerto per la legalità: un percorso che dura

da Polizia di Stato

Non si sono ancora  spente le emozioni che hanno animato i ragazzi che hanno partecipato al concerto per la legalità organizzato dalla Polizia di Stato  “Regoliamoci”.

Dopo le luci, le musiche e i volti dei tanti idoli dei ragazzi che hanno partecipato al concerto di Roma del 27 aprile scorso, restano i segni  tangibili del rapporto di fiducia che si è creato tra la Polizia e questi ragazzi; restano i percorsi di educazione alla legalità  intrapresi dalle scuole, restano, nelle giovani menti di questi studenti, i segni dei principi che i poliziotti hanno voluto trasmettere.

E lo si vede anche dalle lettere che sono arrivate alla redazione da Ferrara e da Taurianova in provincia di Reggio Calabria e che pubblichiamo convinti  che attraverso il linguaggio della musica questi ragazzi abbiano intrapreso il cammino che li porterà a capire che, come dicevano in una  canzone composta da loro, “con le regole si vive meglio”. Questi giovani non solo hanno voluto ringraziare la polizia ma hanno voluto anche  pubblicamente esprimere la loro soddisfazione scrivendo una lettera ai giornali locali per raccontare la loro esperienza.

Ragazzi & Polizia: un concerto per le regole

da Polizia di Stato

Tutto centrato sul made in Italy il concerto per la legalità organizzato dalla Polizia di Stato  andato in scena oggi al Gran Teatro di Roma. Non poteva essere altrimenti, perché l’obiettivo era coinvolgere il più possibile i  ragazzi italiani, perlopiù studenti in età adolescenziale, quella più sensibile e recettiva al mondo esterno. Come sensibili e  generosi sono stati gli artisti, cantanti, attori, ballerini, comici, gente di spettacolo, tutti di altissimo profilo umano e professionale, che  hanno regalato alla platea una giornata indimenticabile.

L’entusiasmo degli oltre 3.000 studenti   “Regoliamoci” è il titolo del concerto della polizia – che verrà mandato in onda sabato 5 maggio alle 15,30 su RaiUno – ma è  anche una metafora della vita come vorremmo fosse letta dagli occhi di un ragazzo. O più semplicemente un gioco di parole che gioco non  è, da un’idea efficace e diretta su cui la Polizia di Stato si batte da sempre: l’importanza per i giovani di seguire le regole, di formarsi  e crescere secondo princìpi di legalità.