Giornata antiracket per Manganelli a Napoli

da Polizia di Stato

” Se si denuncia non si resta soli..” questo il capo della Polizia Antonio Manganelli ha dichiarato, ai giornalisti, a conclusione di un incontro con le associazioni antiracket della Campania svolto, questa mattina, presso la chiesa della Piazzetta Pietrasanta a Napoli; Manganelli ha tenuto a precisare che questa frase non è uno slogan, ma un’espressione intorno alla quale la Polizia ha costruito il suo rapporto di vicinanza con chi ha il coraggio di denunciare.

Alla fine dell’evento sono state consegnate 6 targhe, di cui una al questore di Napoli Luigi Merolla e le altre a poliziotti, appartenenti alla Squadra mobile, alle scorte e ai commissariati di “frontiera” che si son distinti per la loro professionalità.

Nel corso dell’incontro, promosso dalla Fai (Federazione delle Associazioni antiracket e antiusura Italiane), è stata presentata la campagna “Cento strade. Natale Antiracket”. L’iniziativa è stata presentata da Tano Grasso e Silvana Fucito, rispettivamente presidente e coordinatrice regionale e fa parte di un programma di manifestazioni antiracket che si svolgeranno a Napoli e in provincia fino al prossimo 20 dicembre.

198° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Il Mensile Polizia di Stato dedica all’Arma dei Carabinieri un articolo sulla festa nazionale celebrata a Roma in occasione del 198° anno dalla Fondazione.

Il Direttore

Umberto Buzzoni

 

da Carabinieri.it

L’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 198° Annuale di fondazione. La ricorrenza, svoltasi col pensiero rivolto alle tante comunità dell’Emilia Romagna colpite dal recente sisma, ha avuto inizio nella mattinata di ieri, quando il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli ha deposto, in memoria di tutti i Caduti, una corona d’Alloro al Sacello del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria e al Sacrario dei Caduti all’interno del Museo Storico.
Resa degli onori al MedagliereIn serata, poi, all’interno della Caserma Salvo D’Acquisto sede del Comando Carabinieri Unità Mobili e Specializzate “Palidoro”, si è svolta una sobria, ma significativa cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Numerose le autorità politiche, religiose, amministrative e militari. Ma soprattutto tanti i cittadini, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l’affetto e la riconoscenza per la vicinanza, l’aiuto, il sostegno e l’impegno nel garantire la legalità che quotidianamente ricevono dai propri “Carabinieri, ormai considerati come “patrimonio delle comunità” in cui operano. Oltre al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, erano presenti il Presidente del Senato Renato Schifani e il giudice della Corte Costituzionale Luigi Mazzella. Sul palco presidenziale, inoltre, molti rappresentanti del Governo e del Parlamento, del Corpo Diplomatico, dell’Arma in servizio e in congedo e del mondo imprenditoriale, culturale, artistico e dello spettacolo.
Lo schieramento dei Reparti è avvenuto con l’accompagnamento musicale della prestigiosa Banda dell’Arma dei Carabinieri. La Brigata di formazione, al Comando del Gen. Burgio, era formata da tre Reggimenti. Il primo rappresentato dai reparti di formazione dell’Arma: Accademia Militare, Scuola Ufficiali, Scuola Marescialli e Brigadieri e Legione Allievi Carabinieri. Il secondo rappresentato dai reparti “operativi”, quelli dell’organizzazione territoriale (comandanti di stazione e carabinieri di quartiere), mobile (paracadutisti e reggimenti che operano all’estero in operazioni di pace) e speciale (reparti a tutela di interessi collettivi come salute e ambiente). Il terzo Reggimento, interamente a cavallo, era composto dalla Fanfara, dai Corazzieri e dai Carabinieri del Gruppo Squadroni. Sono stati poi resi gli Onori al Presidente della Repubblica che ha passato in rassegna i Reparti, accompagnato dal Ministro Di Paola, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Biagio Abrate e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.Intervento del Ministro della Difesa
Per la circostanza, il Capo dello Stato ha inviato un messaggio augurale al Comandante Generale dell’Arma sottolineando come “anche in questi giorni difficili e di sofferenza, nelle Regioni colpite da un disastroso sisma, i presidi dell’Arma hanno svolto ancora una volta un ruolo prezioso e determinante, concorrendo con immediatezza ed efficacia ai primi interventi per il salvataggio delle vite umane…” Nel corso del proprio intervento a Tor di Quinto, il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola rivolgendosi ai Carabinieri ha detto “Siete un simbolo dello Stato. Che sa essere più forte nei momenti di incertezza, nei momenti di difficoltà… Abbiamo tutti bisogno di credere in valori veri…che ogni Carabiniere, nella sua orgogliosa militarità, rappresenta al meglio“.
Conferimento delle medaglieE’ seguito il momento più solenne della cerimonia: la consegna delle ricompense per  fatti di “quotidiano eroismo”: Medaglia d’Oro al Valor Civile al V.Brig. Roberto Lorini e al Car. Alessandro Micalizzi; Medaglia d’Argento al Valor Civile al Car.S. Federico Sinibaldi; Medaglia d’Oro al Merito Civile all’App.S. Gaetano D’Antona e Car.S. Christian Puppo; Medaglia d’Argento al Valor dell’Arma dei Carabinieri al Lgt. Antonio Mauro Solimini e al Brig.Ca. Luigi Stano; Promozione Straordinaria per “Benemerenza d’Istituto” in favore del Lgt. Salvatore Marletta. Il Presidente della Repubblica ha poi conferito il Premio Annuale a cinque Comandanti di Stazione, particolarmente distintisi nell’attività d’istituto in occasione del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna: Luogotenente Luca Cappello, Comandante della Stazione di Finale Emilia (Mo); Luogotenente Antonio Giunta, Comandante della Stazione di Crevalcore (BO); Mar.A.s.UPS Gianfranco Favarolo, Comandante della Stazione di Cavezzo (MO); Mar.Ca. Luca Calzolari,Comandante della Stazione di San Felice sul Panaro (MO); Mar.Ca. Massimo Conte, Comandante della Stazione di Sant’Agostino (Fe). Il deflusso dei Reparti ha ceduto quindi la scena al Reggimento Carabinieri a Cavallo per l’atteso “Carosello Storico”.
Il Carosello StoricoI Carabinieri a cavallo hanno eseguito alcune delle figure che meglio hanno esaltato le doti tecniche e la maestria di cavalli e cavalieri. L’evoluzioni, compiute prima al trotto e poi al galoppo, hanno suscitato il più vivo e schietto entusiasmo e si sono concluse con la carica finale dei due Squadroni che, sulle note del “Va’ Pensiero” di Verdi e del “Nessun Dorma” di Puccini, si sono lanciati al galoppo rievocando la gloriosa carica che, a Pastrengo il 30 aprile del 1848, valse alla Bandiera dell’Arma la prima medaglia d’Argento al Valor Militare. Anche in questa occasione il 4° Reggimento Carabinieri a cavallo ha dato prova di uno spettacolo unico al mondo, dove la perfetta dimostrazione di stile ed eleganza dei carabinieri, non disgiunta dall’armonia e dall’ardimento delle figure realizzate, ha destato un’ammirazione entusiastica e un’ondata di commozione in tutti i presenti. Gli onori al Capo dello Stato hanno concluso,poi, la cerimonia.

Le ricompense e le onorificenze al 160° anniversario

da Polizia di Stato

Anche quest’anno, in occasione del 160°anniversario della fondazione della Polizia vengono consegnate  le onorificenze e le ricompense ai poliziotti che si sono distinti in servizio.

C’è chi ha catturato latitanti di massima pericolosità; oppure chi ha dimostrato di avere intuizione, audacia e senso del dovere non  comuni; o anche chi ha perso la vita nello svolgimento del proprio dovere. A questi poliziotti, in occasione del 160°anniversario della  fondazione della Polizia, vengono consegnate le onorificenze e le ricompense.

Medaglie vengono assegnate ad agenti che hanno messo a rischio la propria vita durante il servizio e a chi, invece, la vita l’ha persa mentre stava  compiendo il proprio dovere di poliziotto.

Anche la bandiera della Polizia di Stato è stata insignita di una medaglia d’oro: gli uomini e le donne della polizia  stradale, dando prova di esemplare perizia professionale, eccezionale dedizione e generoso altruismo, si sono prodigati, in modo particolare in  ambito autostradale, anche in occasione di calamità naturali, nell’assistenza ai cittadini e nel soccorso di persone in pericolo.

Una la medaglia alla memoria: è stata consegnata ai familiari dell’agente scelto Giuseppe Iacovone. Mentre si trovava in  servizio insieme all’assistente Angelo Di Giglio, è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale. I due poliziotti stavano inseguendo un  Suv che stava mettendo a repentaglio l’incolumità di altri utenti della strada. Di Giglio nell’incidente è rimasto ferito in modo  grave.

Sono state premiate inoltre le operazioni che hanno consentito l’arresto di pericolosi latitanti: il boss Giuseppe Falsone, inserito nell’elenco  dei 30 latitanti più pericolosi, catturato dagli uomini delle questure di Palermo e Agrigento; il latitante Cosimo Alvaro, boss dell’omonima  cosca, arrestato dai poliziotti della questura di Reggio Calabria; catturati dagli agenti della questura di Catania i latitanti Antonino Arena e  Giovanni Arena.

Premiato anche il sovrintendente capo Clemente Iannucci che fuori servizio interveniva all’interno di un supermercato dove si stava compiendo una  rapina a mano armata rimanendo inoltre gravemente ferito.

Promozioni per merito straordinario per gli atleti delle Fiamme oro, che hanno vinto titoli mondiali in ogni parte del mondo  rappresentando gli ideali dello sport e i valori della legalità.

Ragazzi & Polizia: un concerto per le regole

da Polizia di Stato

Tutto centrato sul made in Italy il concerto per la legalità organizzato dalla Polizia di Stato  andato in scena oggi al Gran Teatro di Roma. Non poteva essere altrimenti, perché l’obiettivo era coinvolgere il più possibile i  ragazzi italiani, perlopiù studenti in età adolescenziale, quella più sensibile e recettiva al mondo esterno. Come sensibili e  generosi sono stati gli artisti, cantanti, attori, ballerini, comici, gente di spettacolo, tutti di altissimo profilo umano e professionale, che  hanno regalato alla platea una giornata indimenticabile.

L’entusiasmo degli oltre 3.000 studenti   “Regoliamoci” è il titolo del concerto della polizia – che verrà mandato in onda sabato 5 maggio alle 15,30 su RaiUno – ma è  anche una metafora della vita come vorremmo fosse letta dagli occhi di un ragazzo. O più semplicemente un gioco di parole che gioco non  è, da un’idea efficace e diretta su cui la Polizia di Stato si batte da sempre: l’importanza per i giovani di seguire le regole, di formarsi  e crescere secondo princìpi di legalità.