Secessionismo in Veneto, 24 arresti Pm: “Volevano insurrezione popolare”

procurada TGCOM24

Su ordine della Procura di Brescia, i carabinieri del Ros hanno arrestato 24 persone appartenenti a un gruppo secessionista accusato di aver messo in atto “varie iniziative, anche violente”, per ottenere l’indipendenza del Veneto e di altre zone del Paese tramite “l’insurrezione popolare”. I reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo ed eversione e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.

Progettavano un’insurrezione – Un trattore agricolo, secondo gli investigatori, doveva essere usato “per compiere un’azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco”. Gli indagati, in particolare, avevano pensato di trasformare il mezzo in una sorta di carro armato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri, ma durante le fasi di montaggio c’erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi per la sua costruzione.

La vicenda riporta al 9 maggio 1997, quando un gruppo di “Serenissimi” diede l’assalto al campanile di piazza San Marco: tra gli elementi più scenografici dell’azione c’era proprio un furgone trasformato in rudimentale carro armato, poi chiamato “Tanko”.

Sono in corso anche perquisizioni a carico di altri 27 indagati. Secondo le indagini del Ros, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un “gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano”.

Tra gli indagati c’è un leader dei Forconi – Tra gli indagati figurerebbero anche un leader del movimento dei Forconi, alcune persone vicine al noto gruppo dei “Serenissimi” e il presidente e la segretaria della Life, l’associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell’8 dicembre. L’epicentro sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il “Tanko”.

Arrestato il fondatore della Liga Veneta – Tra gli arrestati dell’inchiesta della Procura di Brescia vi è anche il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto.

Salvini: “Siamo alla follia” – “Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”. Lo scrive su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, dopo l’arresto di Rocchetta.

Forconi, Mariano Ferro: “Non ci fermeremo, i presidi proseguono”

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“Non indietreggeremo di un passo e i presidi proseguiranno fino a che il governo, qualsiasi esso sia, non prenderà in considerazione le nostre proposte”. Lo ha assicurato Mariano Ferro, leader assieme a Lucio Chiavegato dell’ala moderata del movimento dei Forconi. Da Soave (Verona), uno dei presidi simbolo della protesta, Ferro ha poi sottolineato che “trattare con il governo non vuol dire vendersi”.

erro ha enunciato il documento redatto dal Comitato “Coordinamento 9 dicembre 2013” con i punti base delle richieste avanzate al Governo Letta che comprendono, tra l’altro, la sospensione delle procedure esecutive di qualsiasi origine; l’istituzione di un fondo di garanzia per le aziende di tutti i settori produttivi, l’aumento in busta paga per i dipendenti privati di 300 euro. Il movimento attendera’ una risposta ancora per 20 giorni, dopodiche’ “saremo “legittimati a prendere qualsiasi iniziativa, compresi i presidi davanti alle sedi delle Agenzie delle Entrate, di Equitalia, delle banche ecc” Saremo – ha aggiunto – la spina nel fianco del Governo che si vuol adeguare a questo sistema”. Rilevante, per il Comitato, “la sospensione immediata di tutte le procedure esecutive di qualsiasi origine, la revisione dei modulari per il fallimento, un meccanismo medievale che consente agli sciacalli di comperare a basso prezzo aziende che costano oltre il triplo”. Tra gli obiettivi del Comitato, che sta dialogando con altri movimenti, coinvolgere i sindaci in Italia per, tra l’altro, contrastare la Tares “cosi’ come vuole, introdurla il Governo”.

Forconi,altre forze dell’ordine a Torino

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Il contingente delle forze dell’ordine che sta operando a Torino verrà rafforzato.

Lo ha detto il prefetto del capoluogo piemontese, Paola Basilone, al termine del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza convocato per fare il punto sulle manifestazioni dei forconi degli ultimi giorni

. “Contrastare questo tipo di manifestazioni, uniche nel loro genere perché basate su azioni sporadiche e presidi improvvisi, è complesso – spiega -.

Per questo motivo abbiamo richiesto rinforzi congrui”.