Giallo sull’arresto di Fabrizio Corona L’ex re dei paparazzi preso a Lisbona

da tg24

Fabrizio Corona, l’ex agente dei paparazzi dei vip, si è costituito a Lisbona. Corona era latitante da venerdì dopo essersi sottratto, a Milano, a un provvedimento di arresto. L’indiscrezione emerge da fonti vicine alle indagini. Secondo la polizia italiana, investigatori della Squadra mobile erano in Portogallo da alcuni giorni, e stavano già sulle sue tracce. “Più che costituito si è arreso”, è il commento dei vertici milanesi della Questura.

L’ex fotografo, sentendosi ormai catturato, ha dato un appuntamento per consegnarsi agli agenti portoghesi, a cui si sono affiancati gli investigatori italiani, e lo ha fatto nella stazione ferroviaria metropolitana di Queluz. Corona durante l’arresto è apparso in preda a un evidente sconforto, era in lacrime. Sulle tracce del fuggitivo c’erano da giorni gli uomini della polizia di Milano e quelli dell’Interpol. Al fermo ha partecipato anche la polizia portoghese.L’arresto di Corona ha immediatamente cancellato le polemiche emerse nei giorni scorsi dopo la fuga. Gli inquirenti che coordinano le indagini hanno già telefonato agli investigatori milanesi per complimentarsi dell’operazione.Già da sabato la polizia sapeva che si trovava a Lisbona
Già da sabato gli investigatori avevano raccolto elementi utili sulla probabile presenza di Fabrizio Corona a Lisbona. A confermare l’ipotesi portoghese le indagini su alcuni amici del fuggitivo, che la scorsa notte sono sottoposti a controllo, anche presso le loro abitazioni.

Corona studiava da giorni la fuga, in auto non era solo
Era stata preparata almeno con due giorni di anticipo la fuga di Fabrizio Corona. E’ il sospetto degli inquirenti che, da Torino, hanno seguito le ricerche del fotografo. Sembra infatti che un collaboratore di Corona, il mercoledì precedente alla condanna, gli abbia comperato un Tom Tom per l’automobile usata per il viaggio. Corona non era solo nella fuga, ma era accompagnato da un uomo.

Manganelli presenta l’81^ Assemblea generale Interpol

da Polizia di Stato

”L’Interpol è un network vero, un’organizzazione internazionale che nel corso degli anni si è fatta  interprete della necessità di interventi tempestivi in tutti i campi fondamentali della sicurezza e del contrasto ai fenomeni criminali”.

Lo ha detto, oggi, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Assemblea generale  dell’Interpol, in programma dal 5 all’8 novembre a Roma.

L’Assemblea, presentata dal segretario generale dell’Interpol Ronald K. Noble e dal capo della polizia Antonio Manganelli, sarà per la prima  volta in Italia e eccezionalmente sarà aperta da una conferenza alla quale parteciperanno oltre cento ministri dell’Interno dei 190 Paesi  che aderiscono all’Interpol.

La conferenza, giunta all’81^ sessione, si terrà all’hotel Hilton di Roma.

“Una task force – ha rimarcato il Prefetto – che lavora insieme per il raggiungimento dei risultati”. Anche per questo, ha aggiunto, “siamo  orgogliosi non solo di collaborare da anni con l’Interpol, facendo grandi passi in avanti comuni, ma anche di ospitare l’Assemblea mondiale, luogo  di confronto e di scambio di esperienze sulla sicurezza”.

“Abbiamo un’unica voce – ha sottolineato Noble, siamo molto uniti e perseguiamo lo stesso obiettivo: combattere il crimine. Lo scambio di  informazioni e di competenze tra gli Stati ci consente di comunicare e mettere a fattor comune le attività d’indagine”.

Nel corso dell’Assemblea i rappresentanti delle polizie di tutto il mondo discuteranno di diversi temi, dalla violenza urbana al terrorismo, dai  reati commessi attraverso Internet alle organizzazioni criminali mafiose e alla devianza sociale.