Roma: bimba morta durante intervento: sette indagati

 

Bimba dieci anni morta durante intervento a orecchioda ANSA.IT

Sette componenti l’equipe medica che ha operato la bambina di dieci anni morta nella clinica Villa Mafalda a Roma sono indagati per omicidio colposo. Si tratta di due otorini, dell’anestesista e altro personale medico-sanitario presente durante l’intervento chirurgico.

La bambina è morta durante un intervento all’orecchio: doveva essere sottoposta alla ricostruzione della membrana timpanica ed è deceduta per insufficienza cardiaca. La famiglia ha presentato denuncia contro l’equipe medica.

Il pm Ilaria Calò, magistrato di turno, ha disposto oggi l’autopsia ed affidato l’incarico a Luigi Cipolloni, dell’Istituto di Medicina Legale della Sapienza. L’accertamento autoptico si svolgerà domani. Il medico legale sarà affiancato da Remo Orsetti, specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore della casa di cura Salvator Mundi. L’intervento chirurgico all’orecchio destro della bimba aveva il fine di ricostruire la membrana timpanica.

Il padre: “Era routine, come è possibile?” – “Era un intervento di routine. Com’è possibile che per una banale operazione chirurgica all’orecchio mia figlia possa essere morta?”. E’ quanto avrebbe detto il padre della bimba di dieci anni morta a Roma durante un intervento per la ricostruzione della membrana timpanica. A presentare denuncia ai carabinieri della stazione di viale Libia è stato lo zio della piccola. A ratificare la denuncia è stato poi il padre della bimba.

BRASILIANA TROVATA MORTA: Per la Procura è omicidio

brasilianada Corriere.it

Nessun dubbio per i medici legali: Marilia Rodrigues Silva Martins, la brasiliana di 29 anni trovata cadavere venerdì sera nell’ufficio dove lavorava a Gambara, in provincia di Brescia, è stata uccisa. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita lunedì mattina e la notizia trova conferma negli ambienti giudiziari. I magistrati stavano seguendo la pista dell’omicidio fin da venerdì. Alcuni testimoni hanno riferito che la ragazza era incinta, circostanza che potrebbe aggiungere un ulteriore elemento utile alle indagini. Sullo sfondo c’è infatti la pista del delitto passionale. A quanto pare la ragazza aveva scoperto solo da pochi giorni di essere in attesa di un bambino. E stando al racconto di un’amica «era a rischio depressione».

INTERROGATORIO – Negli ultimi due giorni sono stati a lungo interrogati conoscenti e colleghi di lavoro della vittima. Ascoltato anche il fidanzato della ragazza, anche se non trapela alcuna indiscrezione. A scoprire il cadavere è stato il padrone dello stabile in cui lavorava della ragazza. Agli inquirenti ha continuato a raccontare di essere stato attirato da un forte odore di gas proveniente da una caldaia difettosa. Questo particolare in un primo momento aveva fatto pensare ad una morte accidentale o ad un tentativo di suicidio. Circostanza avvalorata anche dal fatto che la porta dell’ufficio era chiusa dall’interno.

MORTE VIOLENTA – Ma in un secondo momento si è fatta largo anche l’ipotesi della morte violenta e persino della messa in scena della fuga di gas e dell’incidente per nascondere un omicidio. Il cadavere della giovane brasiliana aveva delle vistose ferite al volto e alla nuca che, stando ai primi accertamenti del medico legale, sarebbero incompatibili con una banale caduta. Inoltre è difficile immaginare che una donna in ottima salute possa cadere da sola procurandosi simili ferite. Il corpo era riverso sul pavimento, tra tavoli e computer. Gli uffici di Gambara sono a poca distanza dalla chiesa del centro nella Bassa bresciana, anche se nessuno avrebbe sentito nulla.

IL MOVENTE – Ma chi e perché ha ucciso la giovane brasiliana? Scavando nel suo passato si è scoperto che a volte pernottava negli uffici dell’azienda. Circostanza che induce a concentrare le indagini sull’ambiente di lavoro della vittima. Marilia Rodrigues Silva Martins da anni era impiegata presso la ditta «Alpi aviation do Brasil» che opera nel settore della vendita di aerei ed elicotteri ultraleggeri. Nulla è invece trapelato sull’identità del fidanzato e sulla ricostruzione della sua relazione con la giovane brasiliana.

Strage bus: le vittime sono 39, morta la 16enne ricoverata

strageda Agi.it

E’ morta nell’ospedale “Loreto Mare” di Napoli, dove era ricoverata dal 28 luglio scorso, Simona Del Giudice, la 16enne rimasta coinvolta mell’incidente del bus precipitato dal viadotto Acqualonga dell’autostrada Napoli – Canosa nei pressi di Monteforte Irpino. Simona era stata gia’ data per morta al posto della sorella Silvana, 22enne, per un errore di identificazione compiuto dai nonni. Da subito gravissime le sue condizioni, non si e’ mai risvegliata dal coma. Nell’incidente hanno perso la vita sua sorella e suo padre Antonio Del Giudice, 51 anni, mentre sua madre Clorinda Iaccarino e’ ancora ricoverata all’ospedale “Moscati” di Avellino, da poco estubata. (AGI) .

Afghanistan: morta la funzionaria italiana ferita dai talebani

talebanida Agi

E’ morta Barbara De Anna, la funzionaria dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che era stata ferita a fine maggio in un attacco dei talebani a Kabul. Lo ha riferito l’Oim all’AGI.
Barbara De Anna, che nell’attacco talebano aveva riportato ustioni sull’80% del corpo, e’ morta ieri in Germania dopo quasi un mese di ricovero in ospedale. Nelle ore seguenti l’attacco la 40enne fiorentina era prima stata trasportata d’urgenza a Ramstein e poi trasferita in un centro grandi ustionati. Con l’attacco alla sede dell’Oim, avvenuto il 24 maggio scorso, in cui la de Anna era rimasta gravemente ferita i talebani erano tornati a colpire gli aiuti umanitari nel Paese asiatico. Un gruppo di miliziani aveva lanciato in mattinata un’imponente offensiva nel centro della capitale, impegnando le forze di sicurezza in uno scontro a fuoco ancora in corso nel distretto di Borj-e Sharahah, dove si trova la sede dell’Appf (Afghan Public Protection Force), l’Oim, e un ospedale di Emergency. E’ qui che la donna fu trasferita insieme con altri tre civili nepalesi. Le sue condizioni furono definite “critiche” gia’ allora da Gino Strada. Poi, la de Anna fu trasportata nell’ospedale militare della base aerea Usa di Bagram e da li’ a Ramstein, in Germania, dove si trova il piu’ grande ospedale militare americano in Europa. I talebani rivendicarono l’azione per bocca del loro portavoce Zabiullah Mujahid: l’edificio dell’Oim, affermarono, non era altro che una sede utilizzata da “membri della Cia che fanno formazione ai servizi segreti afghani”. In realta’, Barbara De Anna era una dei tanti funzionari e cooperanti che rischiano ogni giorno la vita in Afghanistan per vincere la battaglia piu’ importante, quella degli aiuti umanitari.
IN PRIMA LINEA DA TIMOR EST A HERAT Aveva vissuto sempre in prima linea il suo impegno nel campo della cooperazione internazionale. L’esperienza afghana era iniziata nel 2010 a Herat ed era proseguita a Kabul nell’ambito di un progetto dell’Oim per aiutare i talebani che scelgono di rinunciare al terrorismo. Dopo la laurea all’Universita’ Cesare Alfieri di Firenze in Relazioni Internazionali, nel 2001, era stata consulente per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ad Ammam, in Giordania, e consigliere sull’educazione elettorale dell’Onu a Timor Est e in Liberia. Per tre anni era stata inoltre responsabile del programma di sviluppo per l’Onu in Honduras. NAPOLITANO, “ONORARE FIGURA LUMONOSA DI BARBARA” Il Presidente della Repubblica, appresa la notizia della scomparsa di Barbara De Anna, ne ha ricordato “lo spirito di sacrificio e di attaccamento al dovere”, rivolgendo un omaggio commosso alla sua memoria ed inviando ai familiari un telegramma di cordoglio: “Nel momento in cui Barbara De Anna si e’ spenta dopo una disperata lotta per la vita, rendo omaggio con intensa commozione, a nome dell’intera nazione italiana, al suo generoso impegno e al suo estremo sacrificio”. GRASSO, “HA COMBATTUTO FINO ALLA FINE LA BATTAGLIA DELLA SOLIDARIETA'” “Barbara De Anna ha combattuto fino alla fine la battaglia della solidarieta’ e della pace. Alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Barbara va il mio piu’ profondo cordoglio” ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine della presentazione del rapporto Ocse sulla giustizia italiana.
BONINO, “INCARNAVA I VALORI DEL’ITALIA MIGLIORE” “Ho appreso con profondo dolore la notizia del decesso di Barbara De Anna. Il mio pensiero va ai suo familiari, ai quali rivolgo le mie condoglianze piu’ sincere”.
Ad affermarlo e’ la titolare della Farnesina, Emma Bonino, secondo la quale “stringendoci commossi attorno alla famiglia di Barbara De Anna rendiamo omaggio a quanti, come lei, prestando la loro opera di cooperazione anche nelle aree di crisi piu’ lontane e difficili, incarnano i valori dell’Italia migliore, che con coraggio e dignita’ scommette ogni giorno su un mondo piu’ giusto, piu’ solidale e piu’ sicuro”. MAURO, 2UNA DONNA CORAGGIOSA” “Apprendiamo con profondo dolore la morte di Barbara De Anna, donna coraggiosa e da sempre impegnata nell’aiuto e nel sostegno agli altri. Ci stringiamo intorno alla sua famiglia, alle persone che le volevano bene e ai suoi cari nella consapevolezza che il suo valore costituisce un esempio per tutti” scrive il Ministro della Difesa, Mario Mauro. BRUNETTA, IL SUO IMPEGNO CHE CI RENDE ORGOGLIOSI “L’impegno dei nostri connazionali per consolidare la liberta’ e la democrazia nelle zone piu’ ‘calde’ del mondo inorgoglisce il Paese e le istituzioni Repubblicane”, ha dichiarato Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.

Roma, anziana trovata morta in casa: ipotesi di omicidio a scopo di rapina

romada Agenzia di Stampa AdnKronos

Si procede per omicidio per il caso della donna di 88 anni, trovata morta nel suo appartamento nel quartiere di Monteverde, a Roma. Tracce di sangue sono state trovate vicino ai cassetti. Secondo gli investigatori potrebbe essere stata colpita in testa con un corpo contundente. Non si esclude che si tratti di un omicidio a scopo di rapina. Sul caso indaga la Squadra Mobile di Roma che sta scavando anche nel passato della donna per fare luce sul delitto.

Il corpo della donna, 88 anni, è stato trovato dagli agenti della polizia riverso in terra all’ingresso dell’appartamento, vicino sul pavimento alcune macchie di sangue. Poco distante le buste della spesa appena fatta e non ancora sistemata. Gli scontrini risalgono al 4 marzo scorso, probabile data della morte.

A dare l’allarme è stata una vicina di casa, che da giorni non la vedeva né entrare e né uscire di casa. Così ha provato prima a suonare al campanello e poi a chiamarla direttamente sul telefono di casa, per sentire se avesse bisogno di qualcosa, ma non ha ricevuto risposta. Insospettita, questa mattina, alle 11.30 circa, la donna ha chiamato la polizia.

L’appartamento dell’anziana è stato trovato in disordine. Sarà comunque l’autopsia a svelare l’esatta causa della morte.