da Agi
E’ morta Barbara De Anna, la funzionaria dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che era stata ferita a fine maggio in un attacco dei talebani a Kabul. Lo ha riferito l’Oim all’AGI.
Barbara De Anna, che nell’attacco talebano aveva riportato ustioni sull’80% del corpo, e’ morta ieri in Germania dopo quasi un mese di ricovero in ospedale. Nelle ore seguenti l’attacco la 40enne fiorentina era prima stata trasportata d’urgenza a Ramstein e poi trasferita in un centro grandi ustionati. Con l’attacco alla sede dell’Oim, avvenuto il 24 maggio scorso, in cui la de Anna era rimasta gravemente ferita i talebani erano tornati a colpire gli aiuti umanitari nel Paese asiatico. Un gruppo di miliziani aveva lanciato in mattinata un’imponente offensiva nel centro della capitale, impegnando le forze di sicurezza in uno scontro a fuoco ancora in corso nel distretto di Borj-e Sharahah, dove si trova la sede dell’Appf (Afghan Public Protection Force), l’Oim, e un ospedale di Emergency. E’ qui che la donna fu trasferita insieme con altri tre civili nepalesi. Le sue condizioni furono definite “critiche” gia’ allora da Gino Strada. Poi, la de Anna fu trasportata nell’ospedale militare della base aerea Usa di Bagram e da li’ a Ramstein, in Germania, dove si trova il piu’ grande ospedale militare americano in Europa. I talebani rivendicarono l’azione per bocca del loro portavoce Zabiullah Mujahid: l’edificio dell’Oim, affermarono, non era altro che una sede utilizzata da “membri della Cia che fanno formazione ai servizi segreti afghani”. In realta’, Barbara De Anna era una dei tanti funzionari e cooperanti che rischiano ogni giorno la vita in Afghanistan per vincere la battaglia piu’ importante, quella degli aiuti umanitari.
IN PRIMA LINEA DA TIMOR EST A HERAT Aveva vissuto sempre in prima linea il suo impegno nel campo della cooperazione internazionale. L’esperienza afghana era iniziata nel 2010 a Herat ed era proseguita a Kabul nell’ambito di un progetto dell’Oim per aiutare i talebani che scelgono di rinunciare al terrorismo. Dopo la laurea all’Universita’ Cesare Alfieri di Firenze in Relazioni Internazionali, nel 2001, era stata consulente per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ad Ammam, in Giordania, e consigliere sull’educazione elettorale dell’Onu a Timor Est e in Liberia. Per tre anni era stata inoltre responsabile del programma di sviluppo per l’Onu in Honduras. NAPOLITANO, “ONORARE FIGURA LUMONOSA DI BARBARA” Il Presidente della Repubblica, appresa la notizia della scomparsa di Barbara De Anna, ne ha ricordato “lo spirito di sacrificio e di attaccamento al dovere”, rivolgendo un omaggio commosso alla sua memoria ed inviando ai familiari un telegramma di cordoglio: “Nel momento in cui Barbara De Anna si e’ spenta dopo una disperata lotta per la vita, rendo omaggio con intensa commozione, a nome dell’intera nazione italiana, al suo generoso impegno e al suo estremo sacrificio”. GRASSO, “HA COMBATTUTO FINO ALLA FINE LA BATTAGLIA DELLA SOLIDARIETA'” “Barbara De Anna ha combattuto fino alla fine la battaglia della solidarieta’ e della pace. Alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Barbara va il mio piu’ profondo cordoglio” ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine della presentazione del rapporto Ocse sulla giustizia italiana.
BONINO, “INCARNAVA I VALORI DEL’ITALIA MIGLIORE” “Ho appreso con profondo dolore la notizia del decesso di Barbara De Anna. Il mio pensiero va ai suo familiari, ai quali rivolgo le mie condoglianze piu’ sincere”.
Ad affermarlo e’ la titolare della Farnesina, Emma Bonino, secondo la quale “stringendoci commossi attorno alla famiglia di Barbara De Anna rendiamo omaggio a quanti, come lei, prestando la loro opera di cooperazione anche nelle aree di crisi piu’ lontane e difficili, incarnano i valori dell’Italia migliore, che con coraggio e dignita’ scommette ogni giorno su un mondo piu’ giusto, piu’ solidale e piu’ sicuro”. MAURO, 2UNA DONNA CORAGGIOSA” “Apprendiamo con profondo dolore la morte di Barbara De Anna, donna coraggiosa e da sempre impegnata nell’aiuto e nel sostegno agli altri. Ci stringiamo intorno alla sua famiglia, alle persone che le volevano bene e ai suoi cari nella consapevolezza che il suo valore costituisce un esempio per tutti” scrive il Ministro della Difesa, Mario Mauro. BRUNETTA, IL SUO IMPEGNO CHE CI RENDE ORGOGLIOSI “L’impegno dei nostri connazionali per consolidare la liberta’ e la democrazia nelle zone piu’ ‘calde’ del mondo inorgoglisce il Paese e le istituzioni Repubblicane”, ha dichiarato Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.