Ultrà: De Santis, è giallo sullo stub. Daspo di 5 anni per ‘Genny’

de santisda Ansa.it

Scagionato dallo stub, ma inchiodato da tre testimoni. Daniele De Santis resta per Procura e Questura colui che sabato scorso, prima della finale di Coppa Italia, ha impugnato la pistola e sparato contro i tifosi napoletani ferendo gravemente Ciro Esposito.

Per questo resta indagato per tentato omicidio nonostante l’esame scientifico non abbia fornito la prova incontrovertibile della sua responsabilità. Lo stub, un esame strumentale e irripetibile, più che risolvere sembra aver complicato lo scenario su quanto avvenuto negli scontri del prepartita: l’esame ha sì rilevato tracce sparse sulla mano destra di particelle di polvere da sparo, ma non in quantità sufficiente a stabilire se l’ex ultrà romanista abbia utilizzato la pistola per fare fuoco. Dalla Questura affermano, in sostanza, che “l’esame eseguito è compatibile con materiale da sparo”, materiale da sparo che potrebbe però coincidere anche con le bombe carta che De Santis avrebbe lanciato contro i napoletani. La Procura dunque non sposta il suo impianto accusatorio e chiede il carcere per De Santis: a inchiodarlo la testimonianza di tre tifosi azzurri presenti al momento della sparatoria e ritenuti attendibili. De Santis, per chi indaga, ha impugnato la Beretta 7,65 e ha esploso colpi nei confronti dei partenopei. E proprio sull’arma, dopo lo stub negativo, verranno effettuati ulteriori esami per cercare di individuare impronte digitali utili alle indagini.

Pugno ferro Viminale, Daspo 5 anni Genny’a carogna – La notte da protagonista all’Olimpico costa cara a Genny ‘a carogna. Il capo dei Mastiffs della Curva A del Napoli incassa infatti il Daspo di 5 anni e la denuncia per istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. E’ il pugno di ferro annunciato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano. La minaccia del Daspo – il divieto di accedere alle manifestazioni sportive – incombe anche su chi indosserà la maglietta ‘Speziale libero’, come hanno promesso di fare alcuni tifosi del Napoli per la partita di stasera con il Cagliari. In attesa, dunque, di varare un pacchetto organico di misure per contrastare il tifo violento, partono i primi provvedimenti contro i personaggi ritenuti responsabili della disastrosa serata della finale di Coppa Italia. Il bersaglio grosso è naturalmente Gennaro De Tommaso, assurto a simbolo del potere ultrà. Le immagini di Genny a cavalcioni sulla cancellata della curva – maglietta nera con la scritta ‘Speziale libero’ davanti e ‘Libertà per gli ultras’ dietro – a domare i ‘suoi’ tifosi inferociti e poi scendere sul terreno a parlamentare con il capitano del Napoli Marek Hamsik, dirigenti dei club ed addetti alla sicurezza per dare l’ok allo svolgimento della partita, hanno fatto il giro del mondo. Ora scatta la punizione per il capotifoso, peraltro non nuovo al Daspo (nella sua fedina anche un arresto per traffico di droga).

Sicurezza negli stadi, l’Osservatorio apre ai tifosi

da Ministero dell’Interno

Prima riunione allargata ai rappresentanti delle tifoserie per predisporre delle misure condivise nell’interesse dei supporter. Varato anche un albo on line per gli striscioni in trasferta

Aprire una nuova stagione nel percorso di legalità negli stadi. Con questo obiettivo si è tenuta ieri presso la Scuola Superiore di Polizia, la prima riunione nella storia dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive allargata a rappresentanze di tifosi. Erano presenti, infatti, in qualità di osservatori esterni la Federazione italiana sostenitori squadre calcio e la Federsupporter, due organizzazioni il cui scopo è di dare appunto voce alle tifoserie organizzate nel confronti delle istituzioni che governano il mondo del calcio.
E proprio su una proposta lanciata dai presidenti delle due federazioni, sono state stabilite alcune misure organizzative che dovranno regolare l’introduzione negli stadi dei cosiddetti ‘oggetti proibiti’ e disciplinare l’esposizione degli striscioni in trasferta. A questo proposito, partirà sul sito dell’Osservatorio l’Albo nazionale degli striscioni autorizzati dove potranno essere inseriti all’inizio della stagione in maniera tale da non dover essere comunicati di nuovo alle questure in occasione delle trasferte.
Sempre sfruttando le potenzialità della rete, verrà implementata una sezione dedicata ai tifosi nella quale è già riportata una mini-guida sulle misure di semplificazione adottate dall’Osservatorio negli ultimi mesi, come il progetto – riservato ai possessori di ‘fidelity card’ – ‘Porta un amico allo stadio’ che consente di acquistare per le sole trasferte, ove sia attivo ed efficiente il collegamento con “Questura on line”, un tagliando di ingresso per un proprio conoscente non fidelizzato.