SICUREZZA NEGLI STADI: Fermezza contro il razzismo negli stadi

Ministero interno

E’ la linea decisa dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive riunito dopo i recenti fenomeni di intolleranza. Il dirigente del servizio di ordine pubblico sarà responsabile unico della decisione di sospendere la gara

Netta presa di posizione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sulla questione del razzismo negli stadi. L’organismo collegiale, al quale nella seduta che si è svolta oggi ha partecipato anche il direttore della Federcalcio Antonello Valentini, ha approvato all’unanimità una specifica determinazione, in quattro punti:

  1. Procedure per la sospensione della gara: in presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara.
  2. Formazione del personale ed esercitazioni per testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia.
  3. Strategie di rigore: il dipartimento della Pubblica Sicurezza diramerà una specifica circolare, nella quale saranno ribadite le strategie di assoluta fermezza, per l’identificazione dei responsabili ed alla conseguente adozione di provvedimenti Daspo.
  4. Iniziative di carattere preventivo. A cura dell’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive saranno adottate campagne di prevenzione negli impianti, in collaborazione con l’Oscad – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori.

L’Osservatorio ha anche evidenziato come la stagione calcistica in corso registri un’ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie.

Sicurezza negli stadi, ‘C’era una volta l’ultras’

da Ministero dell’Interno

L’Osservatorio chiede ai tifosi di riempire un questionario per tracciare l’evoluzione della concezione di fare tifo in Italia, anche grazie alle politiche di prevenzione delle forme estreme di violenza

Barriere negli stadiPer mettere in luce il cambiamento socio-culturale che ha caratterizzato le tifoserie negli ultimi anni, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con la Link Campus University ha lanciato un’iniziativa tra i tifosi di calcio, in particolare, rivolta ai gruppi cosiddetti ‘ultras’che consiste nella diffusione di un questionario sul web.
Le domande a cui dovranno rispondere i tifosi riguardano la conoscenza delle offerte commerciali televisive, le abitudini di ingresso allo stadio in casa e in trasferta ma anche la percezione del livello di sicurezza infrastrutturale degli stadi e una verifica sulla conoscenza delle normative. Dalle risposte che giungeranno si potrà seguire e ricavare l’evoluzione dei comportamenti tipici dei gruppi ultras, in conseguenza dell’attività di prevenzione e contrasto condotta in questi anni.
La ricerca è stata coordinata dalla presidenza dell’Osservatorio, con il contributo scientifico di docenti e ricercatori dell’Università Link Campus e La Sapienza di Roma ed il supporto della Federazione Italiana Giuoco Calcio e delle Leghe Calcio professionistiche.

Sicurezza negli stadi, l’Osservatorio apre ai tifosi

da Ministero dell’Interno

Prima riunione allargata ai rappresentanti delle tifoserie per predisporre delle misure condivise nell’interesse dei supporter. Varato anche un albo on line per gli striscioni in trasferta

Aprire una nuova stagione nel percorso di legalità negli stadi. Con questo obiettivo si è tenuta ieri presso la Scuola Superiore di Polizia, la prima riunione nella storia dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive allargata a rappresentanze di tifosi. Erano presenti, infatti, in qualità di osservatori esterni la Federazione italiana sostenitori squadre calcio e la Federsupporter, due organizzazioni il cui scopo è di dare appunto voce alle tifoserie organizzate nel confronti delle istituzioni che governano il mondo del calcio.
E proprio su una proposta lanciata dai presidenti delle due federazioni, sono state stabilite alcune misure organizzative che dovranno regolare l’introduzione negli stadi dei cosiddetti ‘oggetti proibiti’ e disciplinare l’esposizione degli striscioni in trasferta. A questo proposito, partirà sul sito dell’Osservatorio l’Albo nazionale degli striscioni autorizzati dove potranno essere inseriti all’inizio della stagione in maniera tale da non dover essere comunicati di nuovo alle questure in occasione delle trasferte.
Sempre sfruttando le potenzialità della rete, verrà implementata una sezione dedicata ai tifosi nella quale è già riportata una mini-guida sulle misure di semplificazione adottate dall’Osservatorio negli ultimi mesi, come il progetto – riservato ai possessori di ‘fidelity card’ – ‘Porta un amico allo stadio’ che consente di acquistare per le sole trasferte, ove sia attivo ed efficiente il collegamento con “Questura on line”, un tagliando di ingresso per un proprio conoscente non fidelizzato.