Baby squillo dei Parioli, i clienti patteggiano: liberi con 40mila euro

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Evitare il processo e cercare di scampare al rischio di vedere il proprio nome sui giornali: per i clienti delle baby squillo dei Parioli si apre la strada del patteggiamento. Il corteo di avvocati pronti a chiedere un accordo per i loro clienti con i pubblici ministeri è iniziato, e per qualcuno la vicenda si è già chiusa: cinque mesi e dieci giorni, convertiti in una pena pecuniaria di 40mila euro. In alternativa la libertà controllata.

Al momento, scrive il Corriere della Sera, si stanno valutando solo i casi di chi è incensurato. La linea, trapela dalla Procura, non varrà per tutti: chi frequentava abitualmente le due ragazzine, tra gli oltre cinquanta indagati nell’inchiesta, non potrà aspettarsi un trattamento di questo tipo.

L’accordo prevede una pena di un anno, che scende, applicando le attenuanti per gli incensurati, a otto mesi. Con lo sconto di un terzo previsto per il patteggiamento, si arriva ai 5 mesi e dieci giorni, pari a 40mila euro di pena pecuniaria. Chi non vuole pagare può scegliere la libertà condizionata: non ci si può allontanare dal proprio Comune di residenza, via patente e passaporto, obbligo di firma e divieto di detenzioni di armi.

Concordia: legale Schettino, valutiamo richiesta patteggiamento

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“Stiamo valutando se avanzare o meno la richiesta di patteggiamento per il comandante Schettino”. Lo ha detto l’avvocato Francesco Pepe, uno dei legali dell’ex comandante della Costa Concordia. “Non abbiamo ancora deciso nulla. Lo faremo nelle prossime ore”. In base al codice, infatti, l’imputato puo’ chiedere il patteggiamento anche una seconda volta, durante il dibattimento, nonostante il tentativo fallito davanti al gup per opposizione dell’accusa.