Floriani: “Incontrai la baby squillo, ma non immaginavo fosse minorenne”

mussolinida TGCOM24

Le prime ammissioni, parziali, sono arrivate davanti ai magistrati di Roma: “Lo confermo, sono stato con quella ragazza un paio di volte”. Mauro Floriani, l’ex ufficiale della Guardia di Finanza e dirigente di Trenitalia, nonché marito di Alessandra Mussolini, indagato nello scandalo delle baby squillo dei Parioli, si è presentato in Procura per spiegare la sua posizione e ribadire: “Non immaginavo fosse minorenne”.

Accompagnato dal suo legale, scrive il Corriere, Floriani ha spiegato come arrivò alla ragazza. “La trovai attraverso l’annuncio sul sito Bakecaincontri, dove specificava di avere 19 anni. Certamente non immaginavo ne avesse 15”. La sua ricostruzione non convince però i magistrati, che parlano di “dati incontrovertibili” a suo carico. I tabulati riportano ben più di due contatti tra il manager e la baby squillo. E anche sull’età, i dubbi non mancano: “Molti clienti se ne andarono dopo essersi resi conto che si trattava di una ragazzina, come fece lui a non accorgersene?”, si chiedono gli inquirenti.

L’uomo, che è accusato di prostituzione minorile, è andato di propria iniziativa dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, coadiuvata dal sostituto Cristiana Macchiusi. Con lui, tra i venti presunti clienti delle due ragazzine coinvolti nell’inchiesta, ci sarebbero personaggi facoltosi, diversi professionisti, e forse altri nomi noti che finora non sono emersi. Il provvedimento di chiusura delle indagini potrebbe arrivare già nelle prossime settimane.

Appalti truccati a Trenitalia: 27 arresti

da Polizia di Stato

Imprenditori e funzionari di Trenitalia ritenuti responsabili di aver inquinato e truccato il sistema degli appalti della  società sono stati arrestati, questa mattina, dalla Squadra mobile di Firenze e dal compartimento della polizia Ferroviaria della Toscana.

Tra i reati contestati alle 27 persone, tutti agli arresti domiciliari, ci sono: corruzione, turbata libertà degli incanti, turbativa  d’asta, peculato, falso abuso di ufficio e accesso abusivo alle banche dati riservate di Trenitalia.

L’operazione, denominata “Espresso 2”, è il risultato della seconda tranche dell’inchiesta sugli appalti truccati di Trenitalia e di  un’azienda di trasporti campana, la Sepsa, nell’ambito della quale nell’ottobre del 2011 sono state arrestate 15 persone e indagate 42, accusate di  aver pilotato gare relative alla fornitura di accessori per la manutenzione dei treni.

Tredici le province coinvolte tra cui Firenze, Prato, Ascoli Piceno, Vicenza, Monza, Pavia, Milano, Torino, Bari, Pordenone, Verona, Genova e  Napoli.