Vigili del fuoco: vittime, danni e disagi per il maltempo

da Ministero dell’Interno

Salgono a quattro le vittime del maltempo che ha flagellato la Penisola. Sono infatti tre le vittime accertate all’interno di un’auto inondata dall’acqua, nei pressi del crollo delle strutture di sostegno del ponte sul fiume Albegna, nella località Marsiliana in provincia di Grosseto. Duramente impegnate le squadre di Vigili del fuoco intervenute. Le tre vittime si aggiungono, nel bilancio dei danni alle persone, al 73enne morto ieri a Capalbio e alla donna travolta da un’ondata e ferita gravemente, ora ricoverata in ospedale a Grosseto. Colpiti particolarmente nella provincia i comuni di Borgo Carige, Chiarone Scalo, Capalbio, Orbetello, Albinia, Torre Palazzi e Manciano. Esondati i fiumi Elsa, Albegna, Chiarone e Ombrone. Il dispositivo di soccorso dei Vigili è stato ulteriormente potenziato con l’invio di personale Speleo Alpino Fluviale (Saf), soccorso acquatico e sommozzatori dalle direzioni regionali Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Campania. I Gruppi Operativi Speciali (Gos) sono stati potenziati e dotati di 5 automezzi anfibi. Complessivamente, in zona operano ora 172 unità, 40 automezzi e 2 elicotteri. Oltre 200 gli interventi compiuti dall’inizio dell’emergenza. Nella notte, il passaggio dell’ondata di piena del fiume Ombrone, fortunatamente non ha creato ulteriori problemi.

Colpita pesantemente dal maltempo anche la provincia di Perugia. Dalla notte scorsa, gli interventi dei Vigili del fuoco si susseguono nei comuni di Masciano, Todi, Città di Castello, Castel del Lago, Bastia e il centro cittadino di Perugia. Il fiume Elsa è esondato in località Marsciano, dove nella mattinata del 12 novembre sono state evacuate alcune famiglie. Fino ad oggi, oltre 150 gli interventi compiuti. Il dispositivo di soccorso è composto da 80 unità operative di Vigili del fuoco con 20 automezzi. Continua ad essere in funzione nella prefettura di Perugia il Centro coordinamento soccorsi (Ccs).

In provincia di Terni colpito in particolare il comune di Orvieto dove l’esondazione del fiume Paglia ha interamente allagato il territorio compreso tra Allerona e la stazione di Baschi, ha isolato intere frazioni, compreso l’Ospedale, e ha reso necessaria la chiusura del casello autostradale di Orvieto in ingresso e in uscita. Operano nell’area i Vigili del distaccamento di Orvieto e le varie squadre di soccorso intervenute in supporto dalla centrale di Terni e dal distaccamento di Amelia. Il dispositivo di soccorso dei Vigili è composto da 40 unità operative e 15 automezzi, e ha compiuto oltre 65 interventi.

Anche la zona nord della provincia di Viterbo è stata colpita da abbondanti precipitazioni atmosferiche, soprattutto nei territori dei comuni di Montalto di Castro, Tarquinia, Gradoli, Orte e Acquapendente. In nottata il fiume Tevere è esondato in zone di campagna ne territorio del comune di Orte senza provocare danni a persone. Il dispositivo di soccorso VF è composto da 50 unità operative con 15 automezzi e sono stati effettuti oltre 90 interventi.

Nella zona della Spezia le intense precipitazioni dei giorni scorsi hanno provocato allagamenti diffusi e frane. L’opera di soccorso tecnico urgente, prestata dal personale dei Vigili del fuoco della Spezia, nelle zone di Ortonovo, Marinella di Sarzana e Ameglia, è proseguita insieme ad altre sezioni di colonna mobile regionale giunte in aiuto da Genova, Savona e Imperia. Sono state rimosse sopratutto frane e smottamenti di terreno che avevano coinvolto 10 strade comunali e 8 strade provinciali, case e attività produttive, e messi in sicurezza argini e versanti collinari. Per garantirne l’incolumità, è stato necessario evacuare 60 persone, di cui 48 solo nella zona di Ortonovo; in località Nicola di Ortonovo, 6 persone che erano rimaste isolate e bloccate sono state raggiunte da una squadra di Vigili del fuoco e portate in zona sicura.

In Toscana, nei comuni di Massa, Aulla e Carrara, flagellati dalle forti piogge, si susseguono senza sosta gli interventi dei Vigili del fuoco, favoriti dal miglioramento delle condizioni meteo. Complessivamente, il dispositivo di soccorso opera con 109 unità operative con 63 automezzi e ha compiuto oltre 150 interventi.

Nel territorio di Lucca, le migliorate condizioni meteo hanno permesso di accelerare gli interventi di soccorso. Gli interventi più significativi si sono avuti in località Salanetti, nel comune di Capannori, dove sono state evacuate 8 persone da un’abitazione rimasta isolata; in località Colle di Compito, sempre nel comune di Capannori, una persona è rimasta bloccata con l’auto dentro l’alveo del torrente Visona; in località Santa Maria a Colle, nel comune di Lucca, è stata soccorsa e recuperata una persona rimasta isolata in un capannone. A causa del gran rischio di esondazione del fiume Serchio, i Vigili sono stati costantemente impegnati fino a cessata emergenza al presidio e al monitoraggio degli argini di tutta la piana, informando in maniera immediata e continuativa della situazione la Sala operativa dell’amministrazione provinciale. Il dispositivo di soccorso ha operato con 70 unita operative e 22 automezzi, compiendo oltre 90 interventi.

L’ondata di maltempo ha abbandonato la provincia di Livorno e lasciato dietro di sé gravi danni materiali. Il dispositivo di soccorso dei Vigili ha operato con 20 unità operative e 8 automezzi, e ha compiuto oltre 70 interventi.

In Veneto l’ondata di maltempo risulta ormai esaurita. In provincia di Treviso i Vigili del fuoco hanno operato principalmente nei comuni di Moriago della Battaglia, Conegliano, San Pietro di Filetto, Villorba, Ponte di Piave e San Biagio di Callata. Complessivamente, il dispositivo di soccorso ha operato con un contingente di 60 unità operative e 21 automezzi, e ha compiuto oltre 115 interventi.

Anche nella zona di Vicenza il peggio sembra essere ormai passato, con il fiume Bacchiglione che è rientrato nella normalità. Il dispostivo di soccorso dei Vigili ha operato con 70 unità operative e 30 automezzi, compiendo oltre 100 interventi.

Vittime delle mafie, stabilite le misure proporzionali di accesso al Fondo per il 2012

da Ministero dell’Interno – Le somme relative a spese di costituzione in giudizio, onorari e difesa saranno liquidate insieme alla prima quota di accesso

L’accesso al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso avverrà per il 2012 in quote proporzionali nella misura del 60% all’atto di adozione della delibera e del 40% a saldo, allo scadere del primo anno dalla data di ogni delibera. Il tutto senza senza interessi, rivalutazioni eoneri aggiuntivi. Lo stabilisce la delibera n.1 del 10 gennaio 2012 del Commissario governativo per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di stampo mafioso.

Le somme dovute a titolo di rifusione delle spese di costituzione in giudizio, onorari e difesa, saranno liquidate in un’unica soluzione insieme alla prima quota di accesso al Fondo.

Consap S.p.A – la concessionaria pubblica che gestisce per conto del ministero dell’Interno il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura – effettuerà i pagamenti nei termini previsti dall’atto di concessione (n.5497 del 27 giugno 2011).

Per quanto riguarda il saldo per l’anno 2009, si provvederà alla liquidazione del residuo ancora da pagare, senza interessi, rivalutazioni e oneri aggiuntivi. Per il 2010 si procederà alla liquidazione delle somme residue e del 30% degli importi relativi all’ultima tranche ancora da pagare, sempre senza interessi, rivalutazioni e oneri aggiuntivi, mentre per il 2011 saranno liquidate le somme residue e del 60% degli importi relativi alle due tranche ancora da saldare (senza interessi, rivalutazioni e oneri aggiuntivi.