Vigili del fuoco: vittime, danni e disagi per il maltempo

da Ministero dell’Interno

Salgono a quattro le vittime del maltempo che ha flagellato la Penisola. Sono infatti tre le vittime accertate all’interno di un’auto inondata dall’acqua, nei pressi del crollo delle strutture di sostegno del ponte sul fiume Albegna, nella località Marsiliana in provincia di Grosseto. Duramente impegnate le squadre di Vigili del fuoco intervenute. Le tre vittime si aggiungono, nel bilancio dei danni alle persone, al 73enne morto ieri a Capalbio e alla donna travolta da un’ondata e ferita gravemente, ora ricoverata in ospedale a Grosseto. Colpiti particolarmente nella provincia i comuni di Borgo Carige, Chiarone Scalo, Capalbio, Orbetello, Albinia, Torre Palazzi e Manciano. Esondati i fiumi Elsa, Albegna, Chiarone e Ombrone. Il dispositivo di soccorso dei Vigili è stato ulteriormente potenziato con l’invio di personale Speleo Alpino Fluviale (Saf), soccorso acquatico e sommozzatori dalle direzioni regionali Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Campania. I Gruppi Operativi Speciali (Gos) sono stati potenziati e dotati di 5 automezzi anfibi. Complessivamente, in zona operano ora 172 unità, 40 automezzi e 2 elicotteri. Oltre 200 gli interventi compiuti dall’inizio dell’emergenza. Nella notte, il passaggio dell’ondata di piena del fiume Ombrone, fortunatamente non ha creato ulteriori problemi.

Colpita pesantemente dal maltempo anche la provincia di Perugia. Dalla notte scorsa, gli interventi dei Vigili del fuoco si susseguono nei comuni di Masciano, Todi, Città di Castello, Castel del Lago, Bastia e il centro cittadino di Perugia. Il fiume Elsa è esondato in località Marsciano, dove nella mattinata del 12 novembre sono state evacuate alcune famiglie. Fino ad oggi, oltre 150 gli interventi compiuti. Il dispositivo di soccorso è composto da 80 unità operative di Vigili del fuoco con 20 automezzi. Continua ad essere in funzione nella prefettura di Perugia il Centro coordinamento soccorsi (Ccs).

In provincia di Terni colpito in particolare il comune di Orvieto dove l’esondazione del fiume Paglia ha interamente allagato il territorio compreso tra Allerona e la stazione di Baschi, ha isolato intere frazioni, compreso l’Ospedale, e ha reso necessaria la chiusura del casello autostradale di Orvieto in ingresso e in uscita. Operano nell’area i Vigili del distaccamento di Orvieto e le varie squadre di soccorso intervenute in supporto dalla centrale di Terni e dal distaccamento di Amelia. Il dispositivo di soccorso dei Vigili è composto da 40 unità operative e 15 automezzi, e ha compiuto oltre 65 interventi.

Anche la zona nord della provincia di Viterbo è stata colpita da abbondanti precipitazioni atmosferiche, soprattutto nei territori dei comuni di Montalto di Castro, Tarquinia, Gradoli, Orte e Acquapendente. In nottata il fiume Tevere è esondato in zone di campagna ne territorio del comune di Orte senza provocare danni a persone. Il dispositivo di soccorso VF è composto da 50 unità operative con 15 automezzi e sono stati effettuti oltre 90 interventi.

Nella zona della Spezia le intense precipitazioni dei giorni scorsi hanno provocato allagamenti diffusi e frane. L’opera di soccorso tecnico urgente, prestata dal personale dei Vigili del fuoco della Spezia, nelle zone di Ortonovo, Marinella di Sarzana e Ameglia, è proseguita insieme ad altre sezioni di colonna mobile regionale giunte in aiuto da Genova, Savona e Imperia. Sono state rimosse sopratutto frane e smottamenti di terreno che avevano coinvolto 10 strade comunali e 8 strade provinciali, case e attività produttive, e messi in sicurezza argini e versanti collinari. Per garantirne l’incolumità, è stato necessario evacuare 60 persone, di cui 48 solo nella zona di Ortonovo; in località Nicola di Ortonovo, 6 persone che erano rimaste isolate e bloccate sono state raggiunte da una squadra di Vigili del fuoco e portate in zona sicura.

In Toscana, nei comuni di Massa, Aulla e Carrara, flagellati dalle forti piogge, si susseguono senza sosta gli interventi dei Vigili del fuoco, favoriti dal miglioramento delle condizioni meteo. Complessivamente, il dispositivo di soccorso opera con 109 unità operative con 63 automezzi e ha compiuto oltre 150 interventi.

Nel territorio di Lucca, le migliorate condizioni meteo hanno permesso di accelerare gli interventi di soccorso. Gli interventi più significativi si sono avuti in località Salanetti, nel comune di Capannori, dove sono state evacuate 8 persone da un’abitazione rimasta isolata; in località Colle di Compito, sempre nel comune di Capannori, una persona è rimasta bloccata con l’auto dentro l’alveo del torrente Visona; in località Santa Maria a Colle, nel comune di Lucca, è stata soccorsa e recuperata una persona rimasta isolata in un capannone. A causa del gran rischio di esondazione del fiume Serchio, i Vigili sono stati costantemente impegnati fino a cessata emergenza al presidio e al monitoraggio degli argini di tutta la piana, informando in maniera immediata e continuativa della situazione la Sala operativa dell’amministrazione provinciale. Il dispositivo di soccorso ha operato con 70 unita operative e 22 automezzi, compiendo oltre 90 interventi.

L’ondata di maltempo ha abbandonato la provincia di Livorno e lasciato dietro di sé gravi danni materiali. Il dispositivo di soccorso dei Vigili ha operato con 20 unità operative e 8 automezzi, e ha compiuto oltre 70 interventi.

In Veneto l’ondata di maltempo risulta ormai esaurita. In provincia di Treviso i Vigili del fuoco hanno operato principalmente nei comuni di Moriago della Battaglia, Conegliano, San Pietro di Filetto, Villorba, Ponte di Piave e San Biagio di Callata. Complessivamente, il dispositivo di soccorso ha operato con un contingente di 60 unità operative e 21 automezzi, e ha compiuto oltre 115 interventi.

Anche nella zona di Vicenza il peggio sembra essere ormai passato, con il fiume Bacchiglione che è rientrato nella normalità. Il dispostivo di soccorso dei Vigili ha operato con 70 unità operative e 30 automezzi, compiendo oltre 100 interventi.

La Sicurezza in Casa

da Vigili del Fuoco

È noto dall’esperienza che non è possibile combattere efficacemente un nemico di qualsiasi natura senza conoscerlo bene.

È necessario, quindi, allo scopo di evitare un pericolo, una malattia una situazione drammatica, conoscere le cause e prevenirle con adeguate misure protettive ed opportuni comportamenti difensivi.

Tale esigenza, amplificata dalla casistica dei drammatici episodi incidentali che accompagnano l’evoluzione tecnologica, presenta connotazioni meritevoli di particolare attenzione quando si tratta dei pericoli presenti nelle abitazioni in cui viviamo.

L’ambiente domestico, infatti, a fronte del calore e della serenità che da esso giustamente pretendiamo quale meritato rifugio dalle ansie e dalle tensioni che caratterizzano il mondo esterno, purtroppo presentano sovente situazioni insidiose nelle quali anche il più comune oggetto, che ordinariamente ci accompagna per aiutarci a vivere meglio, può diventare improvvisamente causa banale di incidenti.

Tuttavia, se è vero che molti sono i pericoli nascosti in casa, è altrettanto vero che essi sono facilmente evitabili, purché ben conosciuti.

Si è voluto mettere a fuoco in forma semplice ed incisiva le più frequenti tipologie incidentali che la cronaca registra ed evidenziare i suggerimenti comportamentali ritenuti utili alla prevenzione degli incidenti o, almeno, a ridurre la gravità delle conseguenze.

L’incisività dei messaggi è fondamentalmente affidata alle immagini, la cui stesura è stata attentamente curata con preziosi accorgimenti grafici, frutto della brillante ispirazione dell’Arch. Luca Villani di Vercelli, il quale ha dato atto di aver saputo cogliere con rigore scientifico i più indovinati accostamenti delle linee e dei colori, ottimamente completati dalla paziente opera dell’illustratore Arch. Giancarlo Palazzo, la cui perizia e capacità hanno reso un contributo sicuramente rilevante.

Si è tentato, in tal modo, di costruire un supporto visivo idoneo a richiamare l’ingenua attenzione dei destinatari più piccoli dei messaggi, senza, nel contempo, rinunciare a suscitare, con la maturità grafica del disegno che ne valorizza il contenuto, l’interesse degli adolescenti, delle casalinghe, delle persone impegnate.

Analogamente l’accostamento di testi articolati in una gamma diversificata di intensità, dal suggerimento più semplice e quasi banale, alla notazione tecnica, pur sempre elementare e comprensibile, ha voluto completare un modesto tentativo di contribuire al miglioramento di quella che, con terminologia oggi abusata, è individuata nella “cultura della sicurezza”, la cui più ampia diffusione costituisce un basilare presupposto per l’efficace lotta contro le evenienze incidentali. Non va tuttavia, sottaciuta la consapevolezza di non potere attribuire ai messaggi il compito di dare soluzione completa ai problemi trattati.

Tale presunzione sarebbe certo arrogante ed illusoria e, proprio per questo, esattamente contraria alle finalità proposte, che vanno correttamente interpretate nel mero tentativo di fornire al lettore un indirizzo per il riconoscimento del pericolo nascosto nell’ambiente domestico, senza dimenticare che le sue subdole e imprevedibili estrinsecazioni sono in realtà ben più diversificate di quelle che sono state tradotte nelle immagini, in quanto prescelte solo con lo scopo di schematizzare una casistica dei rischi più frequenti e più conosciuti, ma pur sempre incompleta.

Si è voluto, quindi, fornire al lettore uno strumento atto a suscitarne la riflessione verso i problemi trattati ed a svilupparne la sensibilità e la mentalità della sicurezza.

 

Anziani e sicurezza: alcune regole fondamentali per prevenire incendi

dai Vigili del Fuoco

Il rispetto di alcune regole semplici può aiutare a vivere anche nell’età matura con sicurezza a casa propria.

Il fumo:

  • non fumare mai a letto;
  • quando si fuma, i portacenere dovrebbero essere grandi e profondi;
  • prima di svuotare il portacenere, controllare che la cenere non sia più calda, perché può rimanere calda per ore ed incendiare quello che si trova intorno, anche nella spazzatura. Per sicurezza, gettare la cenere bagnata con acqua;
  • prima di andare a letto, si dovrebbe controllare se ci sono mozziconi di sigarette lasciati in giro. Se si fuma la pipa, togliere la cenere dal cannello e riporre la pipa sul portapipe o su un portacenere.

La cucina:

  • le ustioni in cucina sono frequenti. Per evitarle:
    • usare pentole con manici;
    • i manici delle pentole, possibilmente in materiale antiscottatura, devono essere rivolti verso l’interno e intorno ai fornelli non ci dovrebbe essere grasso o sporcizia;
    • usare il fermo-pentole per il piano di cottura;
    • versare l’acqua di cottura della pasta o delle verdure verso la parete del lavello, non verso se stessi.
  • usare sempre guanti da forno o le presine. Inoltre, non ci si deve piegare sulle pentole bollenti e si deve evitare di usare vesti con maniche ampie (come ad esempio vestaglie o accappatoi) perché possono prendere fuoco;
  • se si deve lasciare qualcosa sul fuoco, operazione che è comunque sempre meglio evitare, portare con sé un promemoria (un cucchiaio da cucina, una presina) o usare un timer;
  • controllare regolarmente la scadenza del tubo del gas (ad esempio, ad ogni cambio stagione);
  • chiudere il rubinetto del gas quando si va a letto.

Riscaldarsi in sicurezza:

  • molti degli incendi domestici hanno inizio da materiali combustibili (tende, carta, alcool ecc.) che prendono fuoco perché troppo vicini ad apparecchi di riscaldamento o di cottura. Per questo motivo, le sostanze combustibili devono stare a distanza da radiatori, forni, camini e scaldacqua;
  • il forno e la cucina non devono essere utilizzati per riscaldare la casa;
  • gli impianti di riscaldamento devono essere installati e controllati periodicamente da professionisti. È bene far controllare anche le valvole di chiusura dei termosifoni prima dell’inizio della stagione fredda.

Elettricità:

  • gli impianti elettrici devono essere installati e modificati solo da professionisti del settore;
  • nelle case meno recenti si deve prestare particolare attenzione, perché gli impianti elettrici possono essere pericolosi se non sono stati adeguati;
  • in generale, per non sovraccaricare i fili è meglio evitare di usare apparecchi di potenza elevata (scaldacqua, lavatrice, lavastoviglie) contemporaneamente;
  • non usare lavatrice e lavastoviglie quando non si è in casa;
  • non inserire troppe spine su una stessa presa;
  • le prolunghe dovrebbero essere staccate appena finito il loro uso. Se un apparecchio elettrico ha un filo deteriorato è necessario sostituirlo subito e, eventualmente, valutare se non sia opportuno sostituire anche l’apparecchio;
  • controllare i piccoli apparecchi elettrici utilizzati frequentemente, come il ferro da stiro, l’asciugacapelli, il tostapane, il frullatore;
  • spegnere il televisore quando si va a letto o in vacanza;
  • tenere una torcia a pile a portata di mano per eventuali interruzioni di corrente.

Fiammiferi e bambini:

  • i fiammiferi e gli accendini devono essere custoditi in luoghi non raggiungibili dai bambini. I più piccoli, infatti, sono attratti dalle fiamme e da ciò che le produce. Anche le candele devono essere poste su basi ampie e in posti in cui è difficile che siano toccate dai bambini.

Cosa fare in caso di incendio?:

  • appena si scopre un incendio fuggire via, senza tentare di spegnerlo o di prendere le proprie cose, perché queste azioni possono solo ritardare la fuga. Se si percepisce che al di là di una porta c’è l’incendio, prima di aprirla è bene sentire con la mano se è calda. Se è molto calda non aprirla, ma cercare un’altra via di fuga;
  • se si deve attraversare una zona in cui c’è già del fumo, cercare di abbassarsi il più possibile e, se possibile, bagnarsi i vestiti;
  • quando si è fuori, non tornare dentro per nessun motivo ma chiamare il 115 (la telefonata è gratuita).

Vigili del fuoco, oltre 45mila interventi antincendio da inizio estate

da Ministero dell’Interno

Potenziati i comandi provinciali con un incremento delle unità operative di soccorso nelle località turistiche e l’attivazione di distaccamenti stagionali anche sulle isole minori

Sono oltre 45mila gli interventi antincendio effettuati dai Vigili del fuoco dall’inizio della stagione estiva per contrastare le fiamme che continuano a devastare boschi, sterpaglie e terreni coltivati lungo tutta la Penisola.

Nelle 13 regioni che hanno stipulato convenzioni per la lotta agli incendi boschivi, sono stati potenziati i comandi provinciali per consentire la formazione di oltre 90 squadre AIB (antincendi boschivi) e per disporre di personale qualificato presso le SOUP (sale operative unificate) regionali.

Rafforzate, inoltre, da 15 direzioni regionali e 31 comandi provinciali, le unità operative di soccorso nelle località turistiche, con l’attivazione di 59 distaccamenti stagionali, di cui 9 presso le isole minori. Il richiamo di oltre 4.500 volontari ha permesso la costituzione di squadre miste.

Solo nella giornata di ieri 23 agosto, i Vigili del fuoco sono stati impegnati sui diversi fronti dei roghi nel centro-nord, con le situazioni più critiche segnalate in Toscana, dove a Fiesole (Fi) si è reso necessario procedere all’evacuazione di alcune abitazioni ed un albergo.

Altri focolai si sono sviluppati in Piemonte, in provincia di Asti, dove un vasto incendio boschivo ha interessato il comune di Mombercelli, mentre nel Lazio squadre dei Vigili del fuoco sono intervenute per domare alcuni roghi nelle province di Roma e Frosinone, in particolare nella Capitale, in via Laurentina, via Valleranello e nella zona di Castel Gandolfo ed Artena.

Anche l’Umbria non è stata risparmiata. I Vigili del fuoco hanno infatti dovuto lottare contro le fiamme che si sono sviluppate sul territorio del comune di Gualdo Tadino (Pg). Altri interventi sono stati effettuati nelle Marche, dove gli incendi hanno interessato una vasta area boschiva sul territorio del comune di Genga, località S. Vittore (An), ed in Abruzzo, in prossimità di Pescara e dei comuni di Caramanico ed Alanno.

Tratta in salvo dai Vigili del fuoco una coppia di escursionisti dispersi sul Conero (Ancona)

da Ministero dell’Interno

I Vigili del fuoco hanno effettuato, domenica scorsa, uno spettacolare salvataggio sul Monte Conero (Ancona), nel corso del quale è stata tratta in salvo una coppia di escursionisti rimasta intrappolata nella fitta vegetazione, in zona Pian Grande, dopo aver perso l’orientamento.

L’uomo e la donna – lei è Emma Ratti, una giornalista amante del trekking e profonda conoscitrice della zona – sono riusciti a chiamare un’amica che ha fatto partire la macchina dei soccorsi. Da Pescara è subito arrivato un elicottero che è riuscito a individuarli senza particolari problemi. Il difficile è arrivato dopo, perché la coppia si trovava in una zona particolarmente impervia e difficile da raggiungere. Un altro elicottero intanto, decollato da Bologna, raggiungeva la zona delle operazioni.

Finalmente, dopo ore di tensione, l’equipaggio SAF (speleo alpino fluviale) dell’elicottero riusciva a raggiungere i due malcapitati. Scossi ma in buone condizioni, sono stati così assicurati al vericello in dotazione al velivolo e issati a bordo.

La giornalista ha voluto poi scrivere una lettera, inviata al comando provinciale dei Vigili del Fuoco per esprimere «un  sincero grazie per come è stato gestito l’intervento. Se non ci fosse il Corpo dei Vigili del fuoco, l’Italia sarebbe più povera. Disponibilità, tempestività, serietà, capacità di interagire con altre istituzioni sono gli ingredienti. In una frase, un mix di professionalità e umanità che trasformano il vostro lavoro in un contributo assolutamente prezioso per la comunità».

E poi, tornando ai brutti momenti vissuti sulla montagna, continua «Ieri pomeriggio siamo stati in continuo contatto, siamo stati sorretti e rassicurati, oltre che salvati da una situazione che poteva presentarsi rischiosa. Eravamo sereni, forse lo saremmo stati meno se non vi foste occupati anche dell’aspetto psicologico. Quando leggo che dovete fare i conti con i tagli, con le sedi inadeguate, penso sempre  che sia una follia».

Ridefiniti gli uffici dirigenziali periferici dei Vigili del fuoco

da Ministero dell’Interno

Varato dal governo il regolamento che configura le direzioni regionali e interregionali quali strutture di decentramento amministrativo, favorendo più capacità operativa e semplificazione dell’attività centrale

Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro dell’Interno di concerto con i ministri dell’economia e delle finanze e della pubblica amministrazione e semplificazione, un regolamento che ridefinisce gli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Il regolamento configura le direzioni regionali e interregionali quali strutture di decentramento amministrativo favorendone una maggiore capacità operativa e facilitando la semplificazione dell’attività svolta a livello centrale.
I compiti consistono in:
1. coordinamento generale delle attività dei comandi provinciali, assicurandone il raccordo con il dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile;
2. coordinamento del processo di programmazione operativa degli obiettivi annuali delle strutture periferiche;
3. ottimizzazione nella gestione delle risorse umane assegnate in ambito regionale;
4. razionalizzazione delle risorse finanziarie e strumentali, anche attraverso la gestione delle procedure contrattuali per la fornitura di beni e servizi che interessano i comandi provinciali.

Terremoto, continuano senza sosta le ‘verifiche speditive’ degli esperti dei Vigili del fuoco

da Ministero dell’Interno

Hanno l’obiettivo di consentire, ove possibile, il rientro in tempi brevi nelle abitazioni al maggior numero di persone

Prosegue senza sosta l’opera di soccorso delle squadre dei Vigili del fuoco nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il dispositivo di soccorso è stato ulteriormente potenziato con l’invio di ulteriori sezioni operative: nella zona di cratere sono attualmente impiegate oltre 700 unità di cui 320 unità, provenienti da fuori regione, con oltre 130 automezzi.  Ad oggi sono circa 3.500 gli interventi effettuati dalle squadre VV.F. e oltre 2.600 le procedure d’intervento ancora in corso.
Tecnici esperti dei VVF partecipano alle operazioni di verifica speditiva (solo nella giornata di ieri ne sono state effettuate circa 1500): una soluzione che permetterà, laddove possibile, il rientro in tempi brevi nelle proprie abitazioni al maggior numero di persone. Per tale attività, peraltro, è stata disposta l’integrazione delle squadre di funzionari tecnici, con sei unità provenienti da Piemonte, Marche e Lombardia cui si uniranno sei funzionari provenienti dal dipartimento VVF ed ulteriori dieci provenienti da regioni limitrofe.
Continuano intanto a lavorare a pieno ritmo le dieci unità di comando locale (UCL) dislocate nelle aree maggiormente colpite dal sisma, dove i cittadini si stanno recando per formulare le specifiche richieste di intervento e, presso il comando provinciale di Ferrara, è stato istituito il centro di coordinamento per le opere provvisionali di messa in sicurezza degli edifici.
Un’attività, ques’ultima, che consentirà da parte dei VVF di progettare ed eseguire interventi per la sicurezza delle strutture danneggiate e rendere possibile una ancor più rapida riattivazione della viabilità ordinaria. Ricognizioni sono state già state avviate anche per la verifica dei danni subiti dai beni culturali ed architettonici, attività per la quale i vigili del fuoco stanno operando in stretto contatto con le Sovrintendenze.

Nuovo software ai Vigili del fuoco per la gestione delle attività di soccorso

da Ministero dell’Interno

Illustrato alla presenza del capo dipartimento Tronca e del capo del Corpo nazionale Pini, migliorerà i flussi informativi tra centro e periferia

Sala operativa dei Vigili del fuocoUna nuova procedura informatica, denominata ‘Sala Operativa Regionale Gestione Emergenze’, supporterà le direzioni regionali dei Vigili del fuoco in tutte le attività, sia amministrative che di pianificazione dei dispositivi di soccorso.
Il software è stato presentato questa mattina alla presenza del capo dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile prefetto Francesco Paolo Tronca e del capo del Corpo nazionale Alfio Pini.
Il dispositivo permetterà di avere in tempo reale un quadro aggiornato per quanto riguarda gli uomini e i mezzi impegnati sul territorio nazionale, sia in condizioni di emergenza, sia nelle attività ordinarie. Agevolerà, inoltre, la pianificazione dell’organizzazione delle sezioni operative, costituendo un ulteriore strumento di razionalizzazione delle procedure a beneficio dell’efficienza della macchina del soccorso dei Vigili del fuoco.

L’esperienza e la professionalità dei Vigili del fuoco al servizio del patrimonio artistico e culturale italiano

da Ministero Interno

Firmato al Viminale un protocollo d’intesa tra il capo dipartimento Vvf Tronca e il segretario generale del ministero per i Beni e le Attività culturali Recchia per l’avvio di un rapporto di cooperazione in materia di salvaguardia degli edifici di interesse storico-monumentale

Prende il via oggi un rapporto continuativo di collaborazione tra il dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del ministero dell’Interno e il ministero per i Beni e le Attività culturali che permetterà di svolgere attività di analisi dei rischi, di formazione e di ricerca, oltre ad interventi ricognitivi e di verifica preventiva, a tutela degli insediamenti culturali presenti sul territorio nazionale.

A sancire l’accordo tra le due amministrazioni, la firma al Viminale di un protocollo d’intesa tra il capo dipartimento Vvf Francesco Paolo Tronca e il Segretario generale del Mibac Antonia Pasqua Recchia, grazie al quale saranno sviluppati modelli operativi condivisi. Prevista la costituzione di un’apposita Commissione paritetica di sei membri designati dalle rispettive amministrazioni, oltre il presidente che verrà indicato dal ministro dell’Interno, d’intesa con il ministro per i Beni e le Attività culturali. L’organismo avrà sede presso il Mibac e, in caso di criticità, opererà presso il Centro operativo nazionale dei Vigili del fuoco.procedure di pianificazione integrata di intervento e di emergenza che, tenendo conto delle peculiari esigenze di tutela e conservazione proprie degli edifici di interesse culturale, ne assicurino adeguati livelli di sicurezza.

 

L’intesa permetterà di valorizzare e di integrare il prezioso patrimonio di esperienze tecniche e di conoscenze professionali altamente specializzate che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha maturato anche nel campo della messa in sicurezza dei beni artistici e monumentali del Paese, come dimostrato di recente, in occasione del terremoto dell’Aquila dove il Corpo nazionale è stato visibilmente impegnato anche nella salvaguardia dell’immenso patrimonio storico culturale così duramente colpito.

Promossa dai ministri dell’Interno Annamaria Cancellieri e per i Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi, l’iniziativa consentirà inoltre di migliorare, anche grazie alle intese che saranno create a livello territoriale tra le articolazioni periferiche delle due amministrazioni, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e dell’ambiente assicurandone la fruizione in sicurezza.

Un riconoscimento all’opera di soccorso in mare dei Vigili del Fuoco

da Ministero dell’Interno

E’ stato attibuito al Corpo Nazionale in occasione del salone della nautica ‘Big Blu’ per due interventi effettuati la scorsa estate dai comandi provinciali di Foggia e Pescara
Un riconoscimento per i numerosi interventi di soccorso in ambiente acquatico operati dagli appartenenti al Corpo Nazionale nel corso del 2011. E’ la motivazione dell’Oscar per la sicurezza nautica assegnato ai Vigili del Fuoco nel corso del salone della nautica e del mare ‘Big Blu’ che si è svolto nei giorni scorsi a Roma.

In particolare, gli episodi segnalati hanno avuto come protagonisti i comandi provinciali di Foggia e Pescara. Nel primo intervento, avvenuto il 1° agosto scorso a Rodi Garganico (FG) durante l’attività di pattugliamento marittimo, i Vigili del
Tutto ciò rientra tra le prerogative del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco cheFuoco hanno portato in salvo una famiglia di tre persone alla deriva in seguito al danneggiamento della propria imbarcazione.

I Vigili del fuoco abruzzesi,

I premiati al Big Blu

invece, si sono distinti il 16 agosto per un intervento in prossimità della diga foranea del porto canale di Pescara.

I premiati al Big Blu

svolge, infatti, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’attività di ricerca e soccorso in mare, il cui coordinamento è affidato
all’Autorità Marittima.

Il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ha, a questo proposito, da tempo avviato una collaborazione con gli enti locali per l’apertura di presidi acquatici o per il potenziamento dei servizi di soccorso urgente durante la stagione estiva.