Ancora maltempo in tutta Italia A Nord decretata la “criticità rossa”

maltempoda TGCOM24

Dopo i disastri in Sicilia e nella Capitale, la pioggia torna a flagellare il Nord: allerta della Protezione civile per Friuli, Emilia e Veneto. E nel Lazio l’allerta rimane altissimo

Il maltempo, che in Sicilia ha fatto tre vittime (due donne e una bimba a bordo di un’auto finita in un torrente in piena) continua a imperversare su tutta Italia. La Protezione civile ha decretato per oggi lo stato di “criticità rossa” per il Friuli, le pianure dell’Emilia e il Veneto centrale. A Roma il prefetto ha chiesto di “recarsi nella Capitale solo per stretta necessità”. Il maltempo durerà ancora una settimana.

Emilia: bambini in “viaggio” con la polizia

da Polizia di Stato

Giornate ricreative e spensierate per i bambini e i  ragazzi delle zone dell’Emilia recentemente colpite da scosse di terremoto: un’iniziativa della Polizia di Stato in collaborazione con Nikon  Italia, Fiera children’s tour e il Centro sportivo italiano Modena.

In particolare i giovani trascorreranno alcune giornate in località marine e montane. Ogni settimana verrà organizzata una gita  giornaliera a partire dal 7 agosto fino a metà settembre. I ragazzi saranno accompagnati con i pullman della Polizia di Stato.

L’iniziativa, che coinvolgerà circa 2 mila giovani, parte da Mirandola: il 7 agosto la destinazione sarà il parco Esploraria di Zocca  in località Lame (Modena), mentre il 9 la meta sarà il parco Natura Viva in provincia di Verona.

Terremoto in Emilia: la Stradale con i bambini

da Polizia di Stato

È successo l’altro ieri nel campo San  Carlo, la piccola frazione del comune di Sant’Agostino nel ferrarese, quello che difficilmente vedrete mai. Uno dei motociclisti della Stradale del  capoluogo emiliano ha ceduto la sella della sua moto.

E lo ha fatto con una gioia immensa sapendo che su quel sellino si sarebbero seduti i bambini della tendopoli allestita per accogliere gli sfollati  del sisma.

Grazie ad una iniziativa della polizia infatti alcuni poliziotti della specialità sono andati al campo con auto e moto e con il bagagliaio  pieno di piccoli gadget a ricordo dell’incontro.

Magliette e cappellini quaderni e fumetti, tutti rigorosamente marchiati polizia stradale sono stati regalati dagli agenti ai bambini del campo non  prima però di aver risposto a tutte le domande su mezzi e uniformi.

Poi il gioco più bello: salire sulle moto e sulle macchine magari indossando casco o cappello d’ordinanza per la più classica delle  foto ricordo.

Istanti di spensieratezza nella speranza della normalità.

Terremoto: a Modena arresti per sciacallaggio

da Polizia di Stato

Arrestate tre persone dalla polizia per tentato furto nelle zone del modenese colpite dal sisma. Nel pomeriggio di ieri una volante in servizio antisciacallaggio nel territorio di Mirandola, ha sorpreso tre persone che si aggiravano tra le abitazioni lasciate incustodite.

I poliziotti li hanno fermati e dal controllo sono risultati tutti con precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Per i tre a quel punto sono stati applicati i provvedimenti dell’obbligo di lasciare la provincia. Provvedimento che non rispettavano perché qualche ora più tardi al 113 veniva segnalata la presenza di tre malfattori che da un cortile avevano rubato una bicicletta.

I poliziotti che prima li avevano identificati e intimato di lasciare la provincia se li sono di nuovo ritrovati davanti. Questa volta il finale è stato diverso perché i tre sono finiti in carcere, con l’accusa di furto aggravato, in attesa del processo per direttissima.

Sempre nelle zone terremotate della provincia di Modena vengono segnalati altri metodi che gli sciacalli usano per depredare le case lasciate incustodite: alcune persone girando in macchina, senza alcuna autorizzazione attraverso un megafono comunicano alla cittadinanza di abbandonare le proprie abitazioni per imminenti scosse di terremoto.

La stessa informazione viene data con attività “porta a porta” da persone con indosso pettorine false, o attraverso telefonate presso le varie abitazioni private.

Si sottolinea che tali avvisi sono da considerarsi assolutamente infondati.

Sisma in Emilia: le vittime, i danni, il 2 giugno

da Help Consumatori

La terra continua a tremare in Emilia Romagna. Si contano 17 morti, 350 feriti, migliaia di sfollati, una strage di lavoratori morti nei capannoni dove avevano ripreso a lavorare e che si sono sbriciolati come castelli di carta. Questa mattina il Consiglio dei Ministri si è riunito per decidere le misure per l’emergenza e i provvedimenti da adottare. Le perdite nel settore agroalimentare sono calcolate in circa 500 milioni di euro. Con le case e i capannoni è venuto giù un intero patrimonio culturale e architettonico. Da ieri sera, è attivo il numero 45500 per inviare messaggi o chiamare da telefonia fissa e donare 2 euro per l’emergenza.

I DANNI. Il primo bilancio stilato dalla Coldiretti, relativo al settore agroalimentare, parla di circa un milione di forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra dopo le ultime scosse e di danni per mezzo miliardo di euro. “Dai caseifici agli stabilimenti di lavorazione della frutta, dalla cantine alle acetaie di invecchiamento dell’aceto balsamico fino ai magazzini di stagionatura dei formaggi Grana e Parmigiano ma anche case rurali, stalle, fienili, macchinari distrutti e animali morti per un totale di 500 milioni di danni sono stati provocati dal terremoto tra le province di Modena, Ferrara, Piacenza, Mantova e Bologna ma anche tra Rovigo e Reggio Emilia”, è il primo bilancio di Coldiretti.

Il 2 GIUGNO. La richiesta sul web e sui social network rimbalza con forza da ieri: annullare la parata del 2 giugno, festa della Repubblica italiana, e destinare i fondi (almeno quelli che ancora non sono stati impiegati) alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di celebrazioni “sobrie” dedicate alle vittime del sisma: “Dedicheremo le sobrie celebrazioni del 2 giugno – ha detto il Capo dello Stato – al ricordo delle vittime del terremoto di questi giorni, al dolore delle famiglie, alla sofferenza delle popolazioni colpite. Le dedicheremo soprattutto a un rinnovato appello alla solidarietà nazionale e alla necessaria mobilitazione delle forze dello Stato e della società, nella certezza che possa valere l’esempio e rinnovarsi l’esperienza della straordinaria prova di coraggio e di volontà di rinascita di cui è stato teatro il Friuli nel drammatico 1976″.

Non tutti sono d’accordo. L’Aduc ricorda i ritardi nelle leggi antisismiche: “Questa sarebbe l’occasione per celebrare i funerali di uno Stato che ha fatto della negligenza e dell’inosservanza delle leggi un modus vivendi. La prima legge antisismica, in un Paese sismico, è del 1974, 27 anni dopo la proclamazione della Repubblica. Ci sono voluti altri 7 anni per varare il decreto di regolamentazione. I risultati sono, ancora una volta, i morti provocati dal terremoto in Emilia. In 40 anni si sono spesi 140 miliardi di euro per il post terremoto. Il Cnr calcola che basterebbero 8 anni per consolidare l’esistente oltre, evidentemente, a costruire bene.  Dov’è, dunque, la Repubblica che si vuole festeggiare?”.

Le Acli (Associazione cristiane lavoratori italiani) propongono che il 2 giugno sia una giornata di donazione per le popolazioni colpite dal sisma. “È la solidarietà che ci costituisce come comunità e che ci caratterizza come popolo. Gli italiani sapranno dare prova della loro generosità facendo ciascuno quanto possibile per aiutare e sostenere l’Emilia. Il 2 giugno, festa della Repubblica, potrebbe diventare la giornata nazionale della donazione per le popolazioni colpite dal terremoto – ha detto il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero – Esprimiamo il nostro cordoglio per le persone che hanno perso la vita, molte di loro mentre si trovavano al lavoro, tra questi anche lavoratori stranieri. La morte che avviene sui luoghi di lavoro – afferma Olivero – a distanza di pochi giorni da quanto di analogo accaduto con il crollo dei capannoni dopo le prime scosse, non può non farci interrogare sulle effettive condizioni di sicurezza di questi ambienti. La tutela della vita e del lavoro dovrebbe sempre precedere qualsiasi altra considerazione di ordine economico e organizzativo”.

Terremoto, continuano senza sosta le ‘verifiche speditive’ degli esperti dei Vigili del fuoco

da Ministero dell’Interno

Hanno l’obiettivo di consentire, ove possibile, il rientro in tempi brevi nelle abitazioni al maggior numero di persone

Prosegue senza sosta l’opera di soccorso delle squadre dei Vigili del fuoco nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il dispositivo di soccorso è stato ulteriormente potenziato con l’invio di ulteriori sezioni operative: nella zona di cratere sono attualmente impiegate oltre 700 unità di cui 320 unità, provenienti da fuori regione, con oltre 130 automezzi.  Ad oggi sono circa 3.500 gli interventi effettuati dalle squadre VV.F. e oltre 2.600 le procedure d’intervento ancora in corso.
Tecnici esperti dei VVF partecipano alle operazioni di verifica speditiva (solo nella giornata di ieri ne sono state effettuate circa 1500): una soluzione che permetterà, laddove possibile, il rientro in tempi brevi nelle proprie abitazioni al maggior numero di persone. Per tale attività, peraltro, è stata disposta l’integrazione delle squadre di funzionari tecnici, con sei unità provenienti da Piemonte, Marche e Lombardia cui si uniranno sei funzionari provenienti dal dipartimento VVF ed ulteriori dieci provenienti da regioni limitrofe.
Continuano intanto a lavorare a pieno ritmo le dieci unità di comando locale (UCL) dislocate nelle aree maggiormente colpite dal sisma, dove i cittadini si stanno recando per formulare le specifiche richieste di intervento e, presso il comando provinciale di Ferrara, è stato istituito il centro di coordinamento per le opere provvisionali di messa in sicurezza degli edifici.
Un’attività, ques’ultima, che consentirà da parte dei VVF di progettare ed eseguire interventi per la sicurezza delle strutture danneggiate e rendere possibile una ancor più rapida riattivazione della viabilità ordinaria. Ricognizioni sono state già state avviate anche per la verifica dei danni subiti dai beni culturali ed architettonici, attività per la quale i vigili del fuoco stanno operando in stretto contatto con le Sovrintendenze.