Serie di furti in negozi e case, baby-gang sgominata a Crotone

baby gangda Agi.it

Furti a ripetizione in esercizi commerciali e private abitazioni: questa l’attivita’ prediletta da una banda, composta interamente da minorenni, che negli ultimi tempi aveva messo a segno numerosi colpi in citta’. A scoprirlo sono stati gli agenti della squadra Mobile di Crotone che hanno denunciato quattro giovani, tutti di eta’ compresa tra i 16 e i 17 anni, anche se ritengono che la baby gang fosse composta almeno da una decina di persone. L’indagine e’ scattata proprio in seguito alla recrudescenza dei furti che stavano avvenendo in citta’ e alla conseguente serie di denuncie presentate dalle vittime presso la Questura di Crotone. Dopo aver ascoltato testimoni, visionato telecamere e controllato alcuni soggetti pregiudicati per reati specifici, gli investigatori della Mobile hanno scoperto l’esistenza di una vera e propria banda di giovanissimi, tutti minorenni e in molti casi incensurati, responsabile dei furti in abitazioni e negozi. Finora sono stati identificati e denunciati quattro dei componenti della baby gang e recuperata l’intera refurtiva. In particolare e’ stato rinvenuto un ingente quantitativo di sigarette elettroniche, del valore complessivo di circa 25 mila euro, provento del furto avvenuto nella nottata del 10 settembre scorso in danno di un esercizio commerciale di Crotone, nonche’ un ciclomotore Piaggio Liberty asportato nella notte dell’11 settembre, nei pressi di un’abitazione privata.
La refurtiva e’ stata restituita ai legittimi proprietari, mentre i quattro giovani sono stati deferiti alla Procura dei minori di Catanzaro. Le indagini proseguono per individuare i restanti componenti della baby gang.

Denunciata infermiera per furti a malati

furtida Ansa.it

Una donna di 45 anni in servizio come infermiera all’ospedale di Treviso è accusata di furto continuato perché sospettata di essere la responsabile di una serie di piccoli furti nei locali in cui opera. A farne le spese sarebbero stati, oltre che dipendenti e pazienti, anche assistiti in sede domiciliare. L’indagata, ripresa da alcune telecamere collocate dalla polizia, avrebbe spiegato di aver utilizzato il ricavato dei furti perché incapace di resistere alla tentazione del videopoker.

POLIZIA: Termoli. Furti sotto ombrelloni. Fermato 60enne di Ancona

commissariatoda Primonumero

Termoli. Ancora furti sotto gli ombrelloni del lungomare termolese. Questa volta, tuttavia, a finire nei guai è stato un 60enne di Ancona che gli agenti della polizia hanno trovato in possesso di un borsello e di un cellulare la cui sparizione era stata denunciata ieri, sabato 31 agosto, da una turista torinese in vacanza in città. Ed è così che nel pomeriggio di oggi, domenica 2 settembre, il 60enne è stato raggiunto dagli uomini del 113 mentre si trovava in uno stabilimento sul lungomare nord di Termoli. Perquisito è stato quindi trovato in possesso di alcuni oggetti rubati. Fermato è stato quindi portato al Commissariato di via Cina mentre diversi erano i bagnanti che hanno assistito alla scena.

E diversi sono stati i furti registrati nel corso della stagione estiva sotto gli ombrelloni del litorale termolese. Episodi che si sono andati ad aggiungere ai furti messi a segno in diversi appartamenti della città. Molti sono stati i bagnanti, tra i quali anche turisti, che nel corso dell’estate hanno denunciato la scomparsa di portafogli, soldi o telefoni cellulari dal proprio ombrellone.

Sgominata banda a Frascati: rubava auto di lusso e vendeva i pezzi

carabinierida Agi

Rubavano auto di lusso in varie regioni del centro Italia, le smontavano e le rivendevano ‘a pezzi’.
Un’organizzazione composta da quattro persone ‘e stata scoperta e sgominata dai carabinieri della compagnia di Frascati che hanno arrestato due persone, un camionista 63enne, residente nella provincia di Livorno, incensurato, e un romeno di 23, senza fissa dimora e gia’ noto alle forze dell’ordine. Per entrambi l’accusa e’ di ricettazione e riciclaggio in concorso, e hanno denunciato per gli stessi reati un 57enne e una 60enne.

Il primo ad essere fermato dai militari e’ stato il camionista 63enne, sorpreso alla guida di un autoarticolato che trasportava un container, uscito poco prima da una villa di Rocca Priora. All’interno del container due telai di auto rubate e decine di parti meccaniche oltre a 4mila euro in contanti. Nella villa i carabinieri hanno scoperto un’officina meccanica utilizzata per lo smontaggio di autoveicoli e telai, documenti, parti meccaniche ed elettroniche di almeno 20 auto, tutte rubate in vari comuni tra il Lazio, la Toscana e l’Abruzzo. Nell’officina e’ stato fermato il 23enne romeno. Il 57enne e la 60enne sono i proprietari della villa, dove vivevano. (AGI) .

Milioni di euro dalle truffe, fermata banda di zingari

da Polizia di Stato

Truffe, furti e rapine erano la loro  attività. Si tratta di una banda di zingari “Sinti” di cittadinanza italiana scoperta dalle Squadre mobili di Brescia e di Trento. Sono otto  gli arresti che questa mattina la polizia ha eseguito nelle province di Brescia, Mantova, Bolzano e Venezia province dove la banda svolgeva le sue  attività illecite.

L’operazione denominata “Derrick”, dal soprannome di uno degli arrestati, ha portato alla denuncia anche di 20 persone e al sequestro di lussuose  ville, denaro contante, quadri ed altri oggetti di valore ed autovetture di lusso, come Ferrari, Bentley, Jaguar.

Nessuno degli zingari proprietari di tali beni svolge un’attività lavorativa o ha mai presentato dichiarazione di redditi, e le ricchezze,  quantificate in almeno 8 milioni di euro, vengono considerate dagli inquirenti come arricchimento illecito.

Le truffe realizzate dal gruppo criminale sono una quarantina, tutte ai danni di imprenditori che venivano anche picchiati e minacciati di morte  per non denunciare i fatti.   Denunce che spesso non venivano presentate anche perché le grosse somme di denaro truffate erano soldi in nero.

Le indagini erano iniziate separatamente in Trentino Alto Adige e nel bresciano fino dal 2009.

La banda,da quanto si è scoperto, era ben organizzata: I malviventi si facevano conoscere come magnati russi o degli Emirati Arabi,  provenienti da Dubai e gli imprenditori, nessuno alle prime armi, si erano fidati anche perché i Sinti si presentavano bene, con le auto di  lusso e inviti nelle loro ville sul Garda bresciano.   Quelle stesse ville ora sequestrate tra gli applausi della gente del posto, a dire: ”Qui ci hanno truffati tutti”.
Cercavano le loro vittime con annunci sui giornali e così avevano trovato anche quattro imprenditori di Bolzano, che vendevano alberghi e ai  quali hanno truffato più di 600 mila euro.

Oltre a contrattare questi affari, i nomadi proponevano anche cambi di valuta, ad esempio tra franchi svizzeri ed euro, con guadagni dal 15 al 20  per cento ma lasciavano immancabilmente in mano al malcapitato una valigia piena di cartaccia.
Nel corso delle perquisizioni un arresto è stato effettuato perché una persona è stata trovata in possesso di una pistola con  matricola abrasa.

Terremoto: a Modena arresti per sciacallaggio

da Polizia di Stato

Arrestate tre persone dalla polizia per tentato furto nelle zone del modenese colpite dal sisma. Nel pomeriggio di ieri una volante in servizio antisciacallaggio nel territorio di Mirandola, ha sorpreso tre persone che si aggiravano tra le abitazioni lasciate incustodite.

I poliziotti li hanno fermati e dal controllo sono risultati tutti con precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Per i tre a quel punto sono stati applicati i provvedimenti dell’obbligo di lasciare la provincia. Provvedimento che non rispettavano perché qualche ora più tardi al 113 veniva segnalata la presenza di tre malfattori che da un cortile avevano rubato una bicicletta.

I poliziotti che prima li avevano identificati e intimato di lasciare la provincia se li sono di nuovo ritrovati davanti. Questa volta il finale è stato diverso perché i tre sono finiti in carcere, con l’accusa di furto aggravato, in attesa del processo per direttissima.

Sempre nelle zone terremotate della provincia di Modena vengono segnalati altri metodi che gli sciacalli usano per depredare le case lasciate incustodite: alcune persone girando in macchina, senza alcuna autorizzazione attraverso un megafono comunicano alla cittadinanza di abbandonare le proprie abitazioni per imminenti scosse di terremoto.

La stessa informazione viene data con attività “porta a porta” da persone con indosso pettorine false, o attraverso telefonate presso le varie abitazioni private.

Si sottolinea che tali avvisi sono da considerarsi assolutamente infondati.