Cerimonia in ricordo di Antonio Manganelli

Sono passati cinque anni dalla scomparsa del prefetto Antonio Manganelli, capo della Polizia dal 2007 e deceduto, ancora in carica, il 20 marzo 2013.

In suo ricordo è stata celebrata, a Roma, a mezzogiorno, nella basilica di “Santi Vitale e Compagni Martiri in Fovea” la Santa Messa. In questa occasione ha cantato il tenore Antonio Costa, sovrintendente della Polizia di Stato in servizio alla questura di Catania.

Il tenore, nella celebrazione, è stato accompagnato da un quintetto della Banda musicale della Polizia di Stato.

fonte e foto polizia di stato

Traffico di droga: a Roma 14 ordinanze cautelari

Fermato un gruppo criminale che riforniva di droga le zone del Quarticciolo e di Centocelle a Roma.

La Polizia ha eseguito questa mattina 14 ordinanze cautelari e, nel corso delle perquisizioni nei confronti delle persone indagate, ha sequestrato anche diverse armi.

Nello specifico cinque persone sono finite in carcere, tre agli arresti domiciliari, altre tre erano già detenute per altra causa, per due è stato disposto l’obbligo di dimora e per un’altra il solo obbligo di firma.

Oltre all’attività di spaccio, l’organizzazione esercitava attività estorsive nei confronti dei grossi acquirenti di cocaina che non erano in grado di onorare gli impegni presi.

L’indagine è stata avviata nel settembre del 2015, a seguito dell’arresto di tre uomini che gestivano una sala giochi a Centocelle. In quell’occasione i tre furono sorpresi in possesso di cocaina e hashish, oltre ad un’arma da sparo risultata rubata pochi giorni prima.

Le successive investigazioni consentivano di disegnare una mappa delle piazze di spaccio del Quarticciolo e Centocelle, con l’individuazione e degli spacciatori al minuto e dei custodi dello stupefacente e dei loro fornitori.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati effettuati 23 arresti in flagranza di reato, eseguiti 26 sequestri di sostanze stupefacenti e sequestrate 6 armi comuni da sparo.

fonte e foto polizia di stato

OPERAZIONE “GAME OVER” DELLA POLIZIA DI STATO

E’ in corso una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, volta a disarticolare l’organizzazione mafiosa Cosa Nostra. Più di 200 poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, stanno eseguendo un’ordinanza di Custodia Cautelare a carico di 31 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse ed alla truffa ai danni dello Stato, stupefacenti e altro. Dalle indagini, è emerso un vero e proprio contratto tra Cosa Nostra palermitana e BACCHI Benedetto, imprenditore del settore dei giochi e delle scommesse, che era riuscito, con l’appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie di scommesse abusive, più di settecento in tutta Italia, capaci di generare profitti quantificati nell’ordine di oltre un milione di euro mensili. Parte di queste somme, tra i 300 e gli 800 mila euro l’anno, veniva poi distribuita all’organizzazione mafiosa. Tra gli arrestati, spicca il nome di NANIA Francesco, socio occulto di BACCHI e capo della famiglia mafiosa di Partinico, che, grazie alla complicità di Michele DE VIVO, insospettabile commercialista campano che fungeva da prestanome, era anche riuscito a creare un fiorente mercato di import-export di prodotti alimentari con gli Stati Uniti.
È stata in parte ricostruita la movimentazione degli enormi flussi di denaro provenienti dal gioco illecito e posti sotto sequestro beni immobili, società e conti correnti bancari di pertinenza del citato imprenditore e di diversi altri soggetti che lo avevano coadiuvato nell’opera di riciclaggio, per il valore di diversi milioni di euro. Sono state, altresì, chiuse e sequestrate, con l’ausilio delle Squadre Mobili territorialmente competenti, più di 40 agenzie di scommesse operanti in tutto il territorio nazionale con il marchio di proprietà di BACCHI. Tra gli arrestati, oltre a persone legate a Cosa Nostra, con ruoli apicali, anche insospettabili professionisti funzionali agli interessi criminali di Bacchi. Alcuni indagati rispondono di associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico di stupefacenti.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polizia di Stato

BOLOGNA: Traffico internazionale di stupefacente. 21 arresti della Polizia di Stato

Nel mirino degli investigatori il mercato della cocaina e dell’hashish gestito da due differenti organizzazioni criminali costituite da marocchini e albanesi. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacente. La droga, importata dal Marocco, veniva distribuita nel Lazio, in Emilia Romagna e nel resto del Nord Italia. L’operazione, denominata “Rexton”, condotta dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Bologna e coordinata dalla Direzione Centrale Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha consentito di ricostruire le rotte del narcotraffico dal Nord Africa, con trafficanti che hanno curato nei minimi dettagli l’importazione dello stupefacente dal Marocco tramite corrieri che trasportavano l’hashish a bordo di camion via terra attraverso la Spagna. In una occasione gli investigatori della Squadra Mobile di Bologna sono riusciti a sequestrare un carico di una tonnellata di  hashish fatto arrivare a Roma per poi essere distribuito nel Nord Italia. Collaudato e particolare il modo di comunicare tra i vari anelli della catena di distribuzione della droga che utilizzavano un linguaggio criptato che gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti nel corso dell’indagine  a decriptare. Come tutte le aziende che si rispettino, il prodotto deve avere un marchio – un “brand” – che lo faccia riconoscere agli acquirenti. Così si è accertato che la droga era indicata con pseudonimi a seconda del tipo e della qualità: “Capitale”, “Vueling”, “Roma” “Top”, ovvero del marchio impresso sui singoli panetti. Gli appuntamenti venivano fissati nel corso di incontri, poche e veloci erano le comunicazioni per telefono. Contemporaneamente, sotto la lente di ingrandimento degli investigatori è finita un’altra organizzazione criminale operante in Provincia di Reggio Emilia e composta da personaggi di origine Albanese che aveva come merce di vendita la cocaina. I contatti e lo scambio di materiale era frequente tra le due organizzazioni che portava a viaggi sulla via Emilia di cocaina ed hashish. Il flusso di droga: gli investigatori hanno quantificato che la movimentazione dei distributori di hashish poteva essere di circa 300 chilogrammi mensile solo per la Provincia di Bologna, mentre di circa 1000 chilogrammi quella giunta nella Capitale per la successiva distribuzione in altre Province del Nord Italia, per quanto riguarda la cocaina, invece, era dell’ordine di circa un chilogrammo ogni settimane che veniva fatto arrivare nel capoluogo emiliano.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Foto Polzia di Stato

 

The Guardian, Polizia di Stato

In riferimento all’articolo pubblicato sul sito del quotidiano inglese The Guardian dal titolo “Interpol circles list suspected Isis fighters belivied to be in Italy”, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza precisa quanto segue. Non trova alcun riscontro l’informazione di 50 “combattenti stranieri” approdati sulle coste italiane appartenenti all’Isis e pronti a compiere attentati.
Nell’ambito di un consolidato, costante e prolifico  rapporto di collaborazione e scambio d’informazioni tra le autorità italiane e tunisine, quest’ultime hanno segnalato nel tempo al nostro Paese il probabile ingresso in Italia di appartenenti a presunti gruppi integralisti. Il proficuo rapporto di cooperazione internazionale di polizia tra i due Stati ha permesso di rintracciare un esiguo numero di persone segnalate le quali, a seguito delle previste procedure d’identificazione, sono state immediatamente rimpatriate. Ovviamente è massima l’attenzione verso tutti coloro che raggiungono illegalmente il nostro territorio e l’immediata espulsione di alcuni soggetti segnalati ne è una incontrovertibile conferma. Giova inoltre ricordare che grazie alla citata collaborazione con le Autorità tunisine, due volte alla settimana vengono effettuati rimpatri collettivi verso quel Paese.

fonte foto Polizia di Stato

CATANIA. SEQUESTRO AI FINI DI CONFISCA DISPOSTO DAL TRIBUNALE

La Questura di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro ai fini della confisca  disposto dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione –  nei confronti di  Michele GUGLIELMINO, di anni 48, pluripregiudicato, orbitante nell´area di influenza della cosca “Cappello”, sottoponendo a sequestro preventivo numerosi beni mobili, immobili ed imprese nell´ambito della grande distribuzione alimentare per un valore stimato di circa 41 milioni di euro.
13 supermercati (a marchio G.M.) dislocati a Catania e in provincia; un distributore di carburanti; terreni edificabili, ville, automobili e conti correnti e rapporti bancari questi ultimi per un valore di 250.000 euro sono i beni illecitamente conseguiti ed aggrediti dal provvedimento di sequestro che scaturisce da una dettagliata proposta avanzata dal Questore di Catania, in accordo con la Procura della Repubblica, al locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, per l´applicazione nei confronti del GUGLIELMINO di una misura di prevenzione personale e patrimoniale ed è il  frutto di un articolato disposto investigativo condotto da un gruppo di lavoro integrato tra il personale della Divisione Polizia Anticrimine e quello della Squadra Mobile di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale Anticrimine.
Michele GUGLIELMINO, inteso “Michele da Gesa”, pregiudicato, ritenuto soggetto socialmente pericoloso, già particolarmente attivo nel traffico degli stupefacenti, per le cui condotte ha subìto severe condanne definitive e che, in virtù della sua “vicinanza” al clan mafioso “Cappello”, desunta anche dal contesto famigliare e ambientale di riferimento e dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, si è distinto nella capacità di inserirsi nel mercato della grande distribuzione di generi alimentari, reimpiegando il denaro, provento delle attività illecite, nell´acquisto di beni e nella costituzione di numerose attività commerciali, tutte a lui riconducibili.
A suo carico è stata anche richiesta l´applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S.

di Umberto Buzzoni
Foto Polizia di Stato

BOLOGNA: OPERAZIONE “EVERGREEN”

Gli uomini della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, coadiuvati da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord e della Polizia Stradale di Parma, intervenuti a seguito del furto aggravato commesso all’interno dell’area di servizio NURE Nord sita al km 166 dell’autostrada A21 in danno di autotrasportatore in sosta notturna, cui erano stati sottratti 65 pneumatici marca Continental   per autocarri, per un valore di oltre 50.000 €. L’indagine che ha permesso di sgominare questo pericolosissimo sodalizio criminale è stata avviata dall’Ufficio Polizia Giudiziaria di Bologna a seguito di un furto verificatosi il 04/10/2017 presso l’area di servizio Sillaro Ovest. Il gruppo per evitare di essere individuato non soggiornava mai in strutture alberghiere, preferendo sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno tra Andria e le province di Bologna, Alessandria, Pavia e Piacenza, dove imperversavano almeno dal mese di Ottobre.
La loro attenzione era tale, per cui, anche in caso di sosta durante il tragitto, lasciavano comunque qualcuno a guardia dei veicoli per evitare che gli inquirenti potessero piazzare dei segnalatori GPS, attenzione che comunque non ha evitato alla Polizia Stradale di venirne a capo. I malviventi, in poco meno di tre ore, sono riusciti a sottrarne 65, senza che l’autista si accorgesse di nulla. Durante il furto attorno all’area di servizio erano state schierati dei cosiddetti “pali”, mentre due autovetture facevano costantemente la spola nella tratta autostradale, per evitare brutte sorprese da parte della Polizia. Ultimato il furto e recuperati i complici, la compagine si è diretta verso sud. Dato l’orario, il traffico pesante era già ripreso in modo intenso, circostanza per cui, una volta immessisi sulla A1, gli operatori hanno dovuto adottare ulteriori cautele per intervenire in sicurezza. Il dispositivo è scattato in zona Modena, dove una prima macchina, sulla quale viaggiavano cinque malviventi, è stata fatta entrare nell’area di servizio Secchia Ovest. Gli occupanti sono stati immediatamente ammanettati e condotti nella vicina Sottosezione. La seconda macchina è stata costretta a fermarsi all’interno dell’area di parcheggio Castelfranco e, anche qui, i quattro occupanti sono stati immediatamente neutralizzati e ammanettati, per poi essere a loro volta condotti presso la caserma di Modena Nord.
Nel caso dell’autocarro, anch’esso già individuato, per evitare che l’autista nel tentativo di sottrarsi all’arresto potesse provocare danni irreparabili agli operatori e agli utenti in transito, si è preferito pedinarlo a distanza, in attesa del momento giusto. L’uomo, ha proseguito la marcia fino a un’area di servizio di Ancona, dove si è fermato per riposare. Non è riuscito nell’intento, poiché il personale dell’Ufficio P.G. bolognese, coadiuvato da quello del Compartimento di Ancona è intervenuto traendolo in arresto e recuperando la refurtiva.

Di Umberto Buzzoni
Foto Polizia di Stato

Accordo tra Polizia di Stato e Lottomatica

E’ stato siglato oggi a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Lottomatica S.p.a. per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici in danno dei sistemi e servizi informativi di particolare rilievo per il paese tra i quali rientrano anche quelli in uso a Lottomatica, peraltro funzionali all’espletamento delle attività affidate in concessione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La convenzione, firmata dal Capo della Polizia- Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e dal Presidente e Amministratore Delegato di Lottomatica S.p.a. Fabio Cairoli è finalizzata ad avviare una cooperazione strutturata per la condivisione di procedure efficaci di intervento volte a conoscere, contrastare ed analizzare i crimini informatici nel settore dei giochi e delle scommesse, nel quale la tecnologia e i servizi automatizzati costituiscono una risorsa fondamentale.

L’Accordo rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento delle attività di prevenzione attraverso la stipula di convenzioni con operatori che forniscono prestazioni essenziali, sia pubblici che privati, aventi l’obiettivo di garantire servizi specialistici volti ad incrementare la sicurezza pubblica, nell’ambito della quale ha un ruolo di primaria rilevanza la sicurezza cibernetica.

La condivisione informativa e la collaborazione operativa, principali finalità dell’accordo, rappresentano un innovativo sistema di contrasto al cybercrime nella consapevolezza che il continuo cambiamento delle minacce richiede una sinergia tra tutti gli operatori interessati per rendere l’azione di prevenzione dei crimini online efficace e adeguata.

Un’attività che per la Polizia di Stato sarà assicurata dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni mentre per Lottomatica S.p.a. dal ICT Security dell’azienda.

Alla firma della convenzione erano, inoltre, presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato e Nunzia Ciardi, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, mentre per Lottomatica S.p.a. Roberto Saracino- Senior Vice President & CTO, Primiano De Maria-Vice President & Assistant General Counsel, Simone Cantagallo- Senior Director Media Communications, Valerio Visconti- Director ICT Security e Robert Vincent- Executive Vice President for Administrative Services and External Relations.

Fonte Foto Polzia di Stato

Appio Nuovo, Ancora un arresto da parte degli uomini della Squadra Investigativa

Gli agenti della squadra investigativa del Commissariato Appio Nuovo diretto dalla dott.ssa Pamela De Giorgi, in collaborazione con i commissariati di Velletri e Frascati hanno tratto in arresto un pericoloso rapinatore seriale, pluripregiucato, con reati specifici; scarcerato ad aprile 2017 sempre in riferimento ad alcune rapine commesse a mano armata.
Ad incastrare l’uomo S.A. di 47 anni, con curriculum criminale di elevato spessore, sono state le impronte digitali lasciate il 18.10.2017 in occasione di una rapina in una farmacia situata in zona appio, da qui gli operatori di polizia giudiziaria del suddetto commissariato, riuscivano ad identificare l’uomo e a ricostruire le fasi di una seconda rapina con sequestro di persona avvenuto lo stesso giorno in una zona del tuscolano.
Dopo  serrate indagini, il pericoloso malvivente  veniva rintracciato a Frascati dagli agenti dell’Appio che con l’ausilio degli equipaggi dei commissariati dei Castelli Romani, che lo sottoponevano a fermo di pg l’uomo su disposizione del pm di turno di Velletri e successivamente veniva associato al carcere di Velletri per i reati di rapina aggravata e sequestro di persona.

Di Umberto Buzzoni

Foto Polizia di Stato

Roma. Commissariato Appio Nuovo. Sequestrati 101 KG di Marijuana

Durante il servizio di controllo straordinario del territorio operato dal COMMISSARIATO DI P.S. SEZIONALE  APPIO NUOVO, veniva fermato a bordo di una Renault Scenic C.N. in quanto destava sospetto agli operatori di Polizia, perchè, a bordo dell’auto trasportava merci coperte  da buste in plastica nera lasciando intravedere dei pacchi in cellophane trasparente contenenti della sostanza di colore verde/marrone con caratteristiche simili a quelle della marijuana.
Una volta fermato, il conducente del veicolo sospetto, ammetteva subito che la sostanza in suo possesso era Marijuana .
La perquisizione immediatamente effettuata sulla persona e nel veicolo permetteva di rinvenire, 2 telefoni cellulari e 20 confezioni di cellophane trasparente contenenti ognuna circa 5 kg di sostanza stupefacente, per un totale di 101 kg di Marijuana. Successivamente L’atto di PG veniva esteso alla dimora dello stesso con esito negativo. Piu tardi, veniva data notizia dell’arresto al Sostituto Procuratore del turno arrestati presso il Tribunale Ordinario di Roma nella persona del Sostituto Procuratore, che disponeva che l’arrestato fosse associato alla casa circondariale di “Regina Coeli” in Roma .
Al prevenuto veniva notificato il verbale sui diritti d’informazione dell’arrestato ex art. 386 CPP.
Il veicolo usato per commettere il reato veniva restituito al legale rappresentante dell agenzia di noleggio  che nel contesto veniva escluso a S.I. in relazione al noleggio del veicolo  ad opera del
C.N.,  per la commissione del reato. La riconsegna veniva effettuata dato che non risultava utile ai fini della prosecuzione delle indagini.
Si rappresenta che C.N. risulta annoverare segnalazioni in banca dati SDI per falso e gioco d’azzardo.
La redazione del mensile Polizia di Stato si congratula con la dirigente e gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Appio Nuovo, per essere sempre presenti 24h /24 h nel far rispettare la legge.

Il direttore Umberto Buzzoni

Foto Polizia di Stato