Campania, blitz Gdf in pompe benzina: sequestrati 26 impianti

guardiada TGCOM24

In un’operazione contro il contrabbando di prodotti petroliferi, la guardia di finanza di Napoli ha sequestrato in Campania 26 distributori di benzina e 361 tonnellate di benzina e gasolio per un valore stimato in oltre 22 milioni di euro. I reati contestati vanno dalla vendita in nero all’uso illegale del regime di deposito fiscale, dalla manomissione delle colonnine di erogazione alla miscelazione illecita di prodotti petroliferi.

Nell’ambito dei controlli sono stati sequestrati alcuni microprocessori falsificati che avrebbero dovuto essere installati sui distributori per alterare la contabilita’. Scoperti anche alcuni tombini di accesso ai serbatoi interrati di carburante, che erano stati coperti da un manto di asfalto, in violazione delle norme di sicurezza

Blitz contro la ‘nuova’ mala del Brenta, 16 arresti

malabrentada AGI.IT
Una vasta operazione della Polizia di Stato, condotta dalla squadra mobile della questura di Venezia, che sta eseguendo 16 ordinanze di custodia cautelare, perquisizioni e sequestri nei confronti dei componenti di un violento gruppo criminale, costituito per la maggior parte, da pericolosi pluripregiudicati veneti, alcuni gia’ contigui alla disarticolata ‘Mala del Brenta’, con base operativa nella provincia di Venezia, che assaltavano con kalashnikov banche, laboratori orafi, centri commerciali del Nord-Est e della Toscana. All’operazione stanno partecipando 150 agenti della Polizia di Stato appartenenti ai vari Uffici e Commissariati della Questura di Venezia ed alle squadre mobili del Veneto, del reparto prevenzione crimine del Veneto, artificieri, unita’ cinofile antiesplosivo ed un elicottero del reparto volo di Milano.
  L’indagine e’ iniziata a seguito dell’individuazione di due persone controllate a Marghera vicino a un supermercato che furono trovati in possesso di una borsa contenente una pistola a salve, una maschera in lattice e di un’autovettura rubata.
  Grazie alle indagini e’ stato possibile accertare come il gruppo individuato aveva la disponibilita’ sia di armi comuni da sparo che da guerra tipo kalashnikov. Questa notte e’ scattato l’imponente blitz della Polizia di Venezia che ha arrestato tutti e sedici gli indagati sequestrando l’arsenale del pericoloso gruppo criminale. Infatti nel corso di una delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati: 4 kalashnikov, 1 fucile mitragliatore, una pistola semiautomatica Glok, una pistola semiautomatica Beretta, caricatori a mezza luna ed un migliaio di cartucce, pettorine della guardia di finanza, palette delle forze dell’ordine, lampeggianti blu, tutto materiale utilizzato per gli assalti. Un altro kalashnikov e’ stato sequestrato in un nascondiglio a Marghera, dove sono state rinvenute anche le maschere in lattice per il travisamento. (AGI) .

Udine, maxi blitz contro la pedofilia online: denunce in tutta Italia

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Vasta operazione antipedofilia della polizia di Udine che ha denunciato diverse persone in tutta Italia.

Adescavano bambine su Messenger, Skype e WhatsApp convincendole a inviare loro filmati e foto a contenuto erotico. Si era formata una vera e propria comunità i cui membri, dopo avere adescato le minorenni, si scambiavano i riferimenti di contatto.

Tra i denunciati 4 recidivi – Tra i denunciati, in maggioranza tra i 29 e i 54 anni ma vi sono anche due ultra sessantacinquenni, figurano impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati. Tra loro, quattro recidivi per reati analoghi. Le indagini erano state avviate circa un anno fa dopo la denuncia dei genitori di una bambina di 12 anni.

Le indagini proseguono in tutta Italia – Gli investigatori hanno sequestrato un’ingente quantità di materiale informatico: 22 computer, 46 hard disk, 508 supporti CD e DVD, 46 pen drive usb, 50 telefoni cellulari e sim card, 11 memory card e documentazione varia ritenuta utile per il proseguimento delle indagini, svolte in tutta Italia e in particolare nelle province di Pesaro, Udine, Roma, Palermo, Caserta, Vibo Valentia, Brescia, Latina, Cagliari, Avellino, Monza e Brianza, Enna, Milano, Verbania, Lecce, Savona, Lucca, Forlì e Cesena, Genova, Torino, Bari, Verona e Benevento.

‘ndrangheta, blitz della polizia: decine di arresti in Lombardia

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La polizia ha eseguito circa trenta arresti in Lombardia e in altre regioni italiane al termine di un’indagine nei confronti di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta operanti in Brianza. Perquisizioni e sequestri di beni mobili, immobili e società per un valore di decine di milioni di euro.

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, usura, estorsione, corruzione, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni e società.

L’organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe più volte fatto ricorso all’intimidazione e alla violenza mentre in più occasioni sarebbe intervenuta per pacificare i dissidi sorti all’interno della stessa ‘ndrina “locale” o con altre organizzazioni criminali.

A Seveso una vera e propria banca clandestina – Nell’ambito delle indagini, gli investigatori hanno scoperto a Seveso (Monza) una vera e propria banca clandestina, in cui venivano riciclati i proventi delle estorsioni e dell’usura, grazie ad un’ampia rete di società ma anche alla collusione di imprenditori e di impiegati postali e bancari.

I capitali accumulati, hanno inoltre accertato gli inquirenti e gli investigatori, oltre ad essere esportati in Svizzera e a San Marino venivano reimpiegati dall’organizzazione attraverso l’acquisizione di attività economiche nel settore edilizio, negli appalti e nei lavori pubblici, nei trasporti, nella nautica, nelle energie rinnovabili e nella ristorazione.

Secondo gli inquirenti, inoltre, i membri dell’organizzazione avevano anche organizzato una raccolta di denaro per sostenere i familiari di ‘ndranghetisti detenuti.

Strutture per anziani malsane e fatiscenti, blitz dei Nas

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I carabinieri del Nas hanno chiuso 18 strutture per disabili e anziani, al termine di un maxicontrollo in tutta Italia per verificare le autorizzazioni ed il rispetto dei requisiti igienico-sanitari. In alcuni casi i militari hanno rinvenuto farmaci e cibi scaduti. La task force istituita dal ministro Lorenzin ha segnalato 102 persone all’autorità giudiziaria e 174 a quella sanitaria, oltre ad aver accertato 174 violazioni penali e 251 amministrative.

Durante le indagini, si è scoperto che in una struttura di Roma, chiusa dai carabinieri del Nas alcuni anziani erano stati alloggiati in un seminterrato fatiscente, privo di abitabilità ed in pessime condizioni di manutenzione.

I tre anziani, in esubero rispetto alla capacità ricettiva della struttura, erano stipati in un seminterrato con pareti invase dall’umidità e con l’intonaco cadente. I carabinieri hanno trovato anche una donna allettata in evidente stato di disidratazione. Per questo è stato avvertito il 118 che ha disposto il ricovero ospedaliero dell’anziana.

Nell’ambito dell’ispezione, in un frigocongelatore a pozzetto, sono stati rinvenuti e sequestrati alimenti congelati (petti di pollo e spezzatino di vitella) privi di ogni documentazione nonché in cattivo stato di conservazione ed insudiciati perché privi di involucro protettivo. Il titolare della struttura è stato denunciato.

Roma. Blitz antiterrorismo: arrestati 2 anarchici

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Operazione antiterrorismo dei carabinieri del Ros nel Lazio. Sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale). Gli arrestati sono Gianluca Iacovacci, 29 anni, di Frascati, e Adriano Antonacci, 26, di Genzano di Roma, accusati di associazione terroristica e di altri reati.Gli indagati sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni.

Nello stesso contesto sono state eseguite delle perquisizioni, sempre nell’hinterland della Capitale, nei confronti di altre tre persone. Per quanto riguarda le due persone arrestate, invece, l’accusa, tra l’altro, è di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico” (l’art 270 bis del codice penale, introdotto nel 2001 dopo l’attentato alle torri gemelle).

Ai due – entrambi residenti nella zona dei castelli Romani e incensurati – sono stati contestati anche i reati di concorso in “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi”, incendio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose. Secondo le indagini, coordinate dalla procura di Roma e condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, sono gli autori di 13 azioni eversive e attentati compiuti dal 2010 al 2013.

Blitz contro clan Rom a Latina, 34 arresti

da Polizia di Stato

Omicidi, lesioni, rapine e molte altre  le accuse rivolte alle 34 persone arrestate dalla Squadra mobile di Latina. Protagonisti dei gravi reati sono gli appartenenti al  clan, di origine Rom, Ciarelli-Di Silvio da anni ormai stabiliti nel capoluogo pontino.

Le indagini svolte dalla Squadra mobile di Latina e coordinate dallo Sco (Servizio centrale operativo), hanno consentito di accertare che gli  arrestati hanno costituito tra loro un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati in materia di detenzione, porto e  cessione illegale di armi da sparo, omicidi, tentati omicidi, lesioni, incendi, rapine, estorsioni, usura, trasferimento di valori e cessione di  sostanze stupefacenti.