Expo2015, Cattozzo: la “cupola” voleva oltre 2 milioni di euro di tangenti

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E’ di oltre 2 milioni di euro la somma delle presunte mazzette che la cosiddetta “cupola” avrebbe chiesto per gli appalti di Sogin ed Expo. Lo avrebbe spiegato ai pm di Milano l’ex esponente dell’Udc, Sergio Cattozzo, chiarendo che la cifra si riferisce a presunte tangenti versate o promesse. Catozzo avrebbe poi aggiunto che l’ex senatore del Pdl, Luigi Grillo, sarebbe stato a conoscenza del giro di tangenti e lui stesso avrebbe preso la sua parte.

Da quanto si è saputo, Cattozzo avrebbe confermato ai pm di Milano, Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, che il presunto accordo illecito con l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro per l’appalto Sogin del valore di circa 85-90 milioni di euro prevedeva presunte tangenti, in caso di chiusura positiva della gara, per una percentuale dell’1,5% sul valore dell’appalto. Dunque Maltauro avrebbe promesso un versamento di circa 1,5 milioni di euro (compresa la parte di Cattozzo da ricevere attraverso una finta consulenza) e avrebbe effettivamente corrisposto 600mila euro.

Inoltre, sempre stando a quanto avrebbe riferito da Cattozzo, per l’appalto Expo sulle cosiddette ‘architetture di servizi’ Maltauro arebbe promesso una mazzetta da 600mila euro. L’ex esponente dell’Udc ligure avrebbe affrontato con i pm anche il capitolo dell’appalto da 323 milioni di euro per la “Città della salute” che era nel mirino dell’organizzazione.

Cantone: “Attenzione alla corruzione, ma non cancelliamo l’Expo di Milano”

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“L’unica cosa da non fare è cancellare l’Expo. Sarebbe ammettere che l’illegalità ha vinto”. Lo afferma il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, chiamato dal premier, Matteo Renzi, a seguire i lavori dell’Esposizione Universale di Milano 2015. “Bisogna andare avanti e il governo ci mette la faccia”, sottolinea. Cantone chiede poi alla politica di “rialzare la guardia”, adottando “regole chiare di finanziamento trasparente”.

“Tangentopoli non ci ha insegnato nulla. Tornano alla ribalta personaggi già condannati: il peggio poteva essere scongiurato”, aggiunge Cantone, secondo cui “i partiti hanno grandi responsabilità perché non hanno saputo attrezzarsi con delle regole chiare di finanziamento trasparente”. “La trasparenza – sottolinea – è l’anticorpo più potente nei confronti del malaffare. Si può tranquillamente mettere in campo una rete di controlli efficace, intelligente, agile e non burocratica, purché ci sia davvero trasparenza”.

Prime ammissioni durante gli interrogatori di garanzia – E mentre la politica attiva una task force anticorruzione per stroncare sul nascere la nuova Tangentopoli, nel carcere di Opera è una giornata di interrogatori per gli arrestati dello scandalo Expo. Ha ammesso i fatti “nella loro materialità” così come sono stati contestati. E’ questa la sintesi dell’interrogatorio reso al gip Fabio Antezza da Enrico Maltauro, l’imprenditore vicentino finito in carcere giovedì, assieme all’ex parlamentare Dc, Gianstefano Frigerio, all’ex funzionario Pci, Primo Greganti, all’ex senatore Fi-Pdl, Luigi Grillo, all’ex esponente ligure dell’Udc, Sergio Cattozzo, e al manager di Expo, Angelo Paris.

Alfano: “Escluse dagli appalti 33 aziende” – “Sull’Expo abbiamo svolto una forte azione di contrasto alle infiltrazioni criminali”. Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sottolineando che 33 aziende sono state escluse dagli appalti e sono stati controllati 66 cantieri e 2.400 soggetti. “Questi sono i fatti contro le infiltrazioni criminali – aggiunge il titolare del Viminale -. Adesso contro la corruzione disporremo di una task force che avrà anch’essa un ottimo risultato”.

Tajani: “Tempistica inchieste sospetta ma andiamo avanti” – “Le inchieste devono fare il proprio corso, certamente è un po’ sospetto che tutto accade in campagna elettorale”. Risponde così ai giornalisti riguardo l’inchiesta sull’Expo, il vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. “Bisogna impedire – continua Tajani – che la vicenda giudiziaria ostacoli il percorso dell’Expo, quindi separiamola nettamente da quella economica”.

Lupi: “Avanti con i lavori, dobbiamo arrivare in tempo” – “Andiamo avanti con i lavori. Dobbiamo assolutamente arrivare in tempo perché l’Expo deve essere l’appuntamento dell’Italia”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, dopo i nuovi episodi di corruzione all’Expo di Milano. “Abbiamo concordato con Renzi l’affiancamento dell’autorità nazionale per l’anticorruzione” per seguire i lavori di Expo.

Maroni: “Cantone abbia poteri investigativi veri” – “La nomina di Cantone sarà utile se avrà i poteri investigativi che noi non abbiamo, se può per esempio dialogare con la Procura per scoprire questi intrecci sotterranei che hanno portato all’inchiesta”. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sul ruolo che avrà per Expo il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Tangenti, arrestato geometra Inpdap

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I carabinieri di Napoli hanno arrestato un geometra dipendente dell’Inpdap per concussione: avrebbe chiesto una tangente di 450 euro a un dipendente pubblico per aumentare il valore di un immobile da lui indicato in una perizia. La perizia era necessaria per l’erogazione di un mutuo ipotecario e il denaro della tangente doveva servire ad acquistare un computer per il figlio del geometra.