Alessandria: minacce via Facebook, arrestati

da Polizia di Stato

Ingiurie e diffamazioni,  attraverso Facebook, inneggianti alla violenza e all’odio.   E’ bastata una denuncia fatta da una persona negli uffici della polizia Postale per far scattare le indagini: padre e figlio sono stati arrestati  dalla Digos di Alessandria per detenzione abusiva di armi comuni da sparo.

Dal controllo dei profili Facebook, riconducibili ai due, gli agenti hanno trovato fotografie ed inserzioni varie che incitavano alla violenza.

Nella perquisizione domiciliari, invece, i poliziotti hanno sequestrato due pistole, di cui una a rotazione ed una a doppia canna, un elevato  quantitativo di munizioni alterate, un bastone in legno riportante il volto di Benito Mussolini, un tirapugni, una spada e un pugnale accuratamente  affilati dai due uomini.

Drastica riduzione degli episodi di violenza negli stadi. Cancellieri: «Sono stati fatti passi da gigante»

da Ministero Interno

In un convegno a Roma, organizzato dall’Associazione nazionale funzionari di Polizia, gli ultimi dati dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Presentato il libro ‘La Sicurezza negli stadi’

Le attività di contrasto alla violenza negli stadi stanno producendo interessanti risultati. Innanzitutto, una generale riduzione del numero degli incidenti nel corso delle manifestazioni sportive e un calo degli arresti e delle denunce. Inoltre, una maggiore presenza sugli spalti, soprattutto degli spettatori che seguono il campionato di serie B. Proprio in questi incontri, però, si registrano più casi di violenza con feriti. Ancora in controtendenza rispetto alla serie A, dove prevale la logica della sicurezza partecipata, nella categoria minore cresce l’impiego delle forze di sicurezza. Complessivamente sono stati emessi 4.747 provvedimenti DASPO, 1.059 solo in questa stagione. La tessera del tifoso si conferma un successo, avendo superato il milione di emissioni.
I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive al termine del girone di andata dei campionati professionistici di serie A, serie B e Lega Pro e divulgati questa mattina nel corso di un convegno presso l’Hotel Quirinale a Roma.

Sono intervenuti il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Presenti, inoltre, il sottosegretario all’Interno Carlo De Stefano, il vice capo di Gabinetto vicario Vincenzo Cardellicchio, il questore di Roma Francesco Tagliente, il nuovo presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive Pasquale Ciullo, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, l’onorevole Alfredo Mantovano, l’onorevole Emanuele Fiano. In sala anche i ragazzi delle scuole superiori Righi e Sereni.

Copertina 'La sicurezza degli stadi'«Dall’anno zero – quello in cui è stato ucciso l’ispettore Filippo Raciti – sono stati fatti passi da gigante» ha commentano il ministro Cancellieri nel corso del suo intervento. Il ministro, inoltre, ha lodato la presa di coscienza delle società calcistiche che hanno staccato ogni legame con gli ultrà e l’attività dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per la normativa e la messa in sicurezza degli stadi. «Ora dobbiamo fare un salto di qualità», ha poi aggiunto il ministro, «augurandoci che vengano costruiti nuovi stadi più funzionali e lontani dai centri cittadini».
Inoltre, ha detto, «bisogna che la gente si riappropri della partita» perché «vedere una partita allo stadio è tutta un’altra cosa che vederla in tv, è una festa di popolo, un rito festoso».
«Il sogno – ha auspicato anche il capo della Polizia Manganelli – è uno stadio senza forze di polizia e senza divisori in cui la sicurezza è garantita esclusivamente da addetti delle società sportive».

Nel corso dell’evento, organizzato dall’Associazione nazionale funzionari di Polizia, è stato presentato il libro ‘La sicurezza negli stadi’ – edito da Franco Angeli – curato da Roberto Massucci dell’Osservatorio sullo sport e da Nicola Gallo, funzionario di Polizia in servizio presso la questura di Ravenna. Il volume ha il patrocinio dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e contiene i contributi di magistrati, docenti universitari e psicologi di Polizia che hanno voluto così contribuire alla diffusione della cultura della sicurezza e della legalità.
«La sicurezza nelle manifestazioni sportive – ha osservato il segretario dell’Osservatorio Massucci – non può e non deve essere un problema solo della Polizia, ogni soggetto coinvolto deve assumersi le proprie responsabilità».