Maxi blitz contro Sacra corona unita, 46 arresti

carabinierida Agi (Agenzia di Stampa)

I carabinieri del Comando provinciale di Brindisi hanno eseguito, in provincia e sul territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lecce su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia a carico di 46 indagati, accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alla cessione di stupefacenti, omicidio, reati in materia di armi, estorsione e altro, tutti aggravati dal metodo mafioso.

In corso di esecuzione anche un provvedimento di sequestro d’urgenza, emesso dal pm nei confronti di alcuni degli indagati, di beni mobili e immobili, comprese due attivita’ commerciali, e libretti postali per un valore complessivo di circa un milione di euro.

Processo attentato Brindisi, Vantaggiato in aula Ragazze ferite:”Siamo in ansia perché lui è qui”

da TGCOM24

E’ iniziato il processo a carico di Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell’attentato del 19 maggio 2012 dinanzi alla scuola Morvillo Falcone, costato la vita alla 16enne Melissa Bassi. In aula i genitori della giovane vittima e due delle ragazze ferite, che hanno detto: “Siamo ansiose perché sappiamo che lui è qui”. L’imputato è infatti presente in aula, ma non risponde alle domande. Il procuratore: “E’ una tattica per chiedere l’infermità mentale”.

Quando il presidente della corte d’Assise di Brindisi, Domenico Cucchiara, ha chiesto a Vantaggiato se fosse consenziente alle riprese in aula, l’imputato non ha risposto. Cataldo Motta, il procuratore della Dda di Lecce, ha motivato così il silenzio del 69enne: “A mio avviso è tutto artefatto. Sta costituendo uno stato per poi poter chiedere l’infermità mentale”.In aula erano presenti Massimo e Rita Bassi, i genitori della giovane vittima, e due compagne di classe di Melissa, Selena e Azzura, ferite nell’attentato. “Io non ho dormito – ha raccontato Selena – ero in ansia, ma non vedevo l’ora di venire qui, al tribunale di Taranto e di guardarlo negli occhi”. “Invece – ha aggiunto Azzurra – non ci hanno permesso di arrivare a lui, ci siamo avvicinate ma ci hanno bloccate. Però non è giusto, noi abbiamo il diritto di guardarlo in faccia”.

Il 19 maggio 2012 l’attentato alla scuola Morvillo Falcone
Vantaggiato è imputato di strage aggravata dalla finalità terroristica, tentativo di omicidio e fabbricazione ed esplosione di ordigno micidiale. Lo scorso giugno l’imprenditore ha confessato di essere il responsabile dell’attentato compiuto davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi il 19 maggio 2012 in cui perse la vita Melissa Bassi, 16 anni, e rimasero ferite altre nove persone, tra passanti e studenti.

Brindisi: continuano le indagini sul killer

da Polizia di Stato

Non si fermano  le indagini sull’attentato che a Brindisi, il 19 maggio scorso, ha stroncato la vita della 16enne Melissa Bassi e provocato il ferimento di altre 5  studentesse.

Da una parte continuano gli accertamenti tecnici della Scientifica; dall’altro il pool degli investigatori costituito a Brindisi continuano a  scavare nella vita di Giovanni Vantaggiato reo confesso dell’attentato.

I riscontri degli inquirenti inchiodano il piccolo imprenditore leccese anche se non sono stati chiariti alcuni aspetti relativi ad eventuali  mandanti e complici come resta, per il momento, oscuro il movente. E su questi aspetti magistrati e investigatori continuano a lavorare.

Al gruppo di lavoro che investiga con “Splendida sinergia” per utilizzare le parole del capo della Polizia il prefetto Antonio Manganelli,  partecipano diverse componenti delle forze dell’ordine: gli uffici investigativi di Bari Lecce e Brindisi e gli uomini della scientifica; per i  Carabinieri il contributo è stato fornito dagli investigatori del Raggruppamento operativo di Brindisi; da Roma, subito dopo lo scoppio  dell’ordigno, erano arrivati gli esperti dello Sco della Polizia di Stato e del Ros dei Carabinieri che coordinano le indagini.