Sicurezza stradale: più di 10 mila controlli con “Vacanze sicure” sullo stato dei pneumatici

fonte Polizia di Stato

Presentata oggi a Roma, dal direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno e dal direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, “Vacanze sicure“, l’iniziativa della Polizia stradale in collaborazione con le Associazioni dei Produttori e dei Rivenditori di pneumatici per sensibilizzare tutti gli automobilisti sull’importanza del controllo dei pneumatici.

Si tratta della dodicesima edizione della campagna di sicurezza stradale che mette in primo piano il pneumatico, essendo l’unico punto di contatto tra un veicolo e il suolo.

Le regioni coinvolte dai controlli specifici in questa edizione sono: Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Campania, Basilicata e Liguria.

Da nord a sud, passando per le grandi direttrici del traffico nazionale, adriatico e tirreno, la campagna 2015 prevede circa 10 mila controlli sulle vetture che circolano o transitano in queste regioni.

Dal 15 maggio al 15 giugno verranno verificati principalmente lo stato di usura dei pneumatici, la rispondenza alle caratteristiche riportate sulla carta di circolazione del veicolo e l’omologazione delle gomme.

“L’obiettivo – sostiene Giuseppe Bisogno direttore del Servizio polizia stradale – è quello di accrescere la consapevolezza degli utenti della strada relativamente al corretto uso e manutenzione degli pneumatici per prevenire gravi rischi per la sicurezza: trascurare o non controllare lo stato di efficienza degli pneumatici costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui ogni conducente deve sentirsi parte integrante”.

Il direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti ha inoltre rammentato che a partire dal 15 aprile è bene provvedere, per chi non le avesse montate, al ripristino dell’equipaggiamento estivo.

“Il consiglio è sempre quello di equipaggiare il proprio veicolo con pneumatici di serie idonei al periodo stagionale – ha affermato Bertolotti”.

“Aggancio” riuscito contro banda specializzata in furti ai Tir

fonte Polizia di Stato

Usavano un sistema pratico e veloce per impossessarsi dei carichi trasportati dai Tir: agganciavano il semirimorchio carico di merce a un trattore stradale e in pochi minuti lo trasferivano in un luogo sicuro dove poi scaricavano la merce che conteneva.

Così una banda specializzata in furti riusciva a rubare la merce dai Tir fermi nelle aree di sosta autostradali e doganali nel Nord Italia, ma gli uomini della polizia Stradale di Bologna e di Napoli li hanno individuati e arrestati.

Sono dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Bologna ed eseguite questa mattina nei confronti di pregiudicati campani nell’operazione denominata Towed, “aggancio“. Gli indagati, di cui 6 finiti in carcere, 5 ai domiciliari ed uno con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato.

Le indagini, iniziate nel febbraio 2013 dopo una denuncia da parte di una società di logistica operante presso l’interporto bolognese, hanno permesso d’identificare i 23 componenti complessivi del gruppo e la tecnica utilizzata per i furti.

Nel novembre 2013, a seguito del furto di un semirimorchio carico di prodotti farmaceutici nel piacentino, vennero arrestati in flagranza tre malviventi appartenenti allo stesso gruppo criminale.

Gli investigatori hanno accertato almeno 12 furti attribuibili ai criminali avvenuti nel Centro e Nord Italia di svariate tipologie di merci come televisori, prodotti farmaceutici, detersivi, pneumatici, polimeri plastici per le lavorazioni industriali e ferro per un valore commerciale stimato intorno ai 2 milioni di euro.

Tre i capannoni industriali sequestrati nel corso dell’indagine nella zona portuale di Napoli, a Casalgrande (Reggio Emilia) e a Carinaro (Caserta) dove era stata nascosta la merce rubata, in attesa di essere riciclata attraverso circuiti commerciali compiacenti.

In questi depositi è stata recuperata merce per un valore di 600 mila euro.

Terrorismo, il capo della polizia: «Italia a rischio accentuato, attenzione massima ai foreign fighters»

C’è un «fattore di rischio molto più accentuato» per l’Italia. Lo ha detto il capo della Polizia Alessandro Pansa in audizione alla Camera sottolineando che il nostro paese «è più esposto rispetto al passato» al terrorismo internazionale. I teatri di guerra, ha sottolineato Pansa, sono più vicini a noi e c’è una forte «complessità dello scenario degli attori coinvolti».

Il capitolo foreign fighters
L’attenzione è focalizzata sui foreign fighters: 60 in Italia, «più di 3 mila che provengono dall’Unione Europea. In Italia ne contiamo circa 60, 5 di origini italiane, 2 con doppia nazionalità». Un fenomeno che non va sottovalutato secondo Pansa, e per il quale andrebbero applicate le misure di prevenzioni già previste per i mafiosi.

Una norma del decreto antiterrorismo che consenta tale applicazione «è necessaria e indispensabile» per consentire una adeguata attività di prevenzione nei confronti del terrorismo internazionale.

«Ci sono soggetti che aderiscono alle organizzazioni terroristiche motu proprio e si addestrano motu proprio – ha spiegato Pansa – quando i loro comportamenti non sono ancora da sanzione penale è necessario e indispensabile che vengano adottate nei loro confronti delle misure personali, per controllarli al meglio».

I migranti
«Immigrazione non è sinonimo di terrorismo secondo Pansa – sui barconi non risultano terroristi ma è una eventualità non si può escludere a priori».

fonte Il Messaggero

Campobasso. Evasori di bolli auto, denunce della Polizia Stradale

timthumbdi Quotidiano Molise

Continuano serrate le indagini della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Campobasso, volte a smascherare gli evasori dei bolli auto e coloro che con sotterfugi cercano di sottrarsi alle proprie responsabilità connesse alla circolazione dei veicoli.

Questa volta è stato un intero nucleo familiare ad essere scoperto. Sin dal 2006 avevano messo in atto un efficace sistema che gli ha consentito di risparmiare non solo gli importi degli esborsi dovuti ma, addirittura, di trarne guadagni in termini di introiti finanziari.

Il meccanismo consisteva nel fare attestare sul certificato di proprietà del veicolo l’avvenuta vendita in favore di altro soggetto. L’atto veniva asseverato dall’Ufficiale di Anagrafe del comune di residenza che autenticava la firma del venditore e, come per legge, si limitava ad annotare sul documento le generalità dell’acquirente.

Da tale data, sarebbe scattata l’esenzione del pagamento del tributo alla Regione Molise. In realtà la vendita era solo formale e non sostanziale e pertanto essa era un mero espediente per sottrarsi alle responsabilità connesse alla proprietà del veicolo sia sotto il profilo tributario sia sotto quello della circolazione stradale, poiché il proprietario è obbligato in solido con il trasgressore per le violazioni delle norme del Codice della Strada.

E’ stato infatti accertato che i presunti acquirenti erano persone inesistenti e che i veicoli restavano nella piena disponibilità dei finti venditori. Di tal guisa, per le contravvenzioni recapitate per eccessi di velocità ad esempio, era sufficiente inviare un ricorso al Prefetto asserendo la propria estraneità ai fatti perché non più proprietario, supportando la dichiarazione con la copia del Certificato di proprietà dal quale si evinceva il nuovo responsabile in solido. Le Forze di Polizia avviavano quindi la procedura di notifica nei confronti del nuovo intestatario che, in quanto insistente, risultava senza esito, con conseguenti spese a carico dell’Erario.
Non solo.

I tre soggetti individuati, peraltro una coppia di noti professionisti isernini, ed il genitore di uno di loro, dovranno rispondere di truffa continuata ai danni dello Stato dinanzi Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo regionale.

Uscire dall’A27 senza pagare: ecco come agiscono i furbetti dell’autostrada

di Il Mattino

TREVISO – L’autostrada veneta A27 ha circa 100mila euro di danni l’anno, provocati da pedaggi non pagati. A fare la stima è stata la polizia stradale, pubblicata sul Mattino. Uscire senza pagare l’autostrada non è impossibile come sembra.

Le strategie principali sono due. La prima è quella di entrare da una porta a pagamento, ritirare il biglietto, e uscire sulla scia di un veicolo che si serve del Telepass. Il secondo metodo prevede l’uscita da una porta automatizzata. Dopo aver inserito una tessera viacard esaurita c’è la possibilità di chiedere l’apertura delle sbarre, di ritirare lo scontrino, e di pagare in contanti o sul sito internet della società entro una settimana. Una ditta di Milano non ha pagato pedaggi per un importo di 17mila euro e potrebbe addirittura rischiare il pignoramento degli automezzi.

In stazione e in viaggio: la Ferroviaria è con voi

da Polizia di Stato

Siete tra quelli che preferiscono  partire in vacanza col treno, piuttosto che cimentarvi in estenuanti viaggi con l’automobile, magari nei giorni da bollino rosso e con 40 gradi  all’ombra? O più semplicemente siete tra coloro che prendono la metro o il treno per recarsi al lavoro o per il semplice piacere di  farlo?
Scelta saggia, moderna ed ecologica, ma è anche giusto che sappiate che, specie nei giorni e nelle ore di punta, c’è chi potrebbe  approfittare di una vostra distrazione per “alleggerirvi” di un bagaglio, di un telefonino, di un oggetto personale, o semplicemente del  portafogli.

Da qui l’idea della polizia ferroviaria, semplice ed efficace: un video-tutorial per descrivervi e mostrarvi tutte le situazioni più comuni  e a rischio, quelle in cui è facile essere presi di mira dai delinquenti. Gli agenti della Polizia di Stato lo spiegano attraverso immagini  e parole molto, molto efficaci. Qui presentiamo due versioni dello stesso breve video: una destinata ai normodotati, l’altra ai ciechi e ai sordi,  corredata di sottotitoli e di sintetizzatore vocale.

Poco più di tre minuti che vi daranno un’idea delle situazioni più comuni che sfruttano i malintenzionati nelle stazioni dei treni.  Naturalmente le stesse indicazioni sono utili per tutti i luoghi ad alta densità di persone, come le metro, i centri commerciali, le poste,  gli aeroporti, i musei, i siti archeologici.

In caso assistiate o siate vittime di tentativi di furto, anche in caso di minimo dubbio, rivolgetevi agli agenti della polizia ferroviaria, al  vostro fianco 24 ore su 24 nelle maggiori stazioni e sui treni nazionali.

Ponte del 1 maggio. Bollino rosso sulle principali arterie stradali ed autostradali

di Grazia De Marco

Per il ponte del primo maggio è previsto traffico intenso su strade e autostrade ed oggi in particolare le principali arterie saranno da bollino rosso.

La circolazione sarà resa più complicata anche dalla presenza dei mezzi pesanti (fermi solo domenica e martedì).

I turisti si muoveranno principalmente da nord verso sud per raggiungere le località di Liguria ed Emilia-Romagna, oppure verso i laghi della Lombardia.

Possibili problemi anche ai valichi di frontiera, per l’arrivo di turisti stranieri (principalmente da Austria, Francia e Germania).

Il grande rientro, invece, è previsto per la serata di martedì 1 maggio tra le ore 16 e 22 e dalle 8 alle 22 ci saranno il blocco dei mezzi pesanti e la rimozione di tutti i cantieri con esclusione di quelli  permanenti.