Polizia stradale: operazione notturna sulle autostrade

Sono 13 le regioni che questa notte sono state messe sotto la lente della Polizia stradale con l’operazione “Safe driving for good transport”. Tutta la rete autostradale di Piemonte e Valle d’Aosta,  Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria è stata sottoposta a controlli straordinari destinati ad accertare le capacità psicofisiche dei guidatori e la sicurezza dei mezzi coinvolti.

Sono state oltre 4.400 le persone controllate ed oltre 3.600 i veicoli. Le violazioni penali ed amministrative sono state oltre 750.

Le persone colte alla guida in stato di alterazione da sostanze alcoliche sono state 129; accertate anche 47 violazioni dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali.

Le patenti ritirate sono state 150, mentre sono stati sequestrati 46 veicoli.

fonte e foto polizia di stato

VENTIMIGLIA. ARRESTATO PASSEUR DALLA POLIZIA DI STATO E DALLA POLIZIA DI FRONTIERA FRANCESE. ALL’INTERNO DEL FURGONE CELATI 2 BAMBINI.

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Nell’ambito di servizi di cooperazione italo-francese, finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina, personale della Polizia di Frontiera di Ventimiglia e della Polizia di frontiera francese hanno arrestato un cittadino nizzardo 37enne, intercettato lungo il confine italo-francese per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il passeur “traghettatore” è stato oggetto di osservazione da parte dei poliziotti di Ventimiglia che lo hanno seguito e fermato in territorio francese, a Breil sur Roya, in collaborazione con le autorità di frontiera transalpine, poiché aveva fatto salire a bordo del suo furgone Citroen un gruppo di stranieri, tra cui 2 bambini in tenera età.
All’interno del furgone, infatti, coperti da un telo, vi erano 8 eritrei privi di documenti, tra i quali tre donne e due bambini.  Condotto presso gli uffici della PAF di Mentone, il passeur è risultato essere già noto ai poliziotti transalpini per la sua appartenenza a gruppi “no border”, ed è stato tratto in arresto in Francia per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nello stesso contesto, lo scorso 13 luglio, le Autorità francesi, in collaborazione con gli operatori del Settore di Ventimiglia, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino che, verso corrispettivo, aveva trasportato dall’Italia alla Francia, a bordo di un furgone, 28 stranieri irregolari di nazionalità subsahariana.
Le operazioni sono espressione della consolidata cooperazione tra le Autorità di Frontiera dei due Paesi, particolarmente intensificata  dopo le determinazioni del Comitato misto tenutosi ad Imperia lo scorso aprile alla presenza dei Prefetti di Nizza ed Imperia, del Questore di Imperia e del Direttore interregionale della Polizia di Frontiera.

di Renato D’Angelo e Umberto Buzzoni

Fonte Foto Polizia di Stato

Sicurezza stradale: al via il progetto “Ania campus”

È partito oggi, da Roma, il tour di oltre un mese e mezzo, legato al progetto di “Ania Campus 2016“, che toccherà 16 città italiane in 14 regioni, in cui saranno coinvolti oltre 1.500 studenti delle scuole superiori.

Tecnologia, divertimento, formazione e informazione. Sono questi gli ingredienti base dell’iniziativa dedicata alla sicurezza stradale sulle due ruote realizzata dalla Fondazione Ania in collaborazione con la Polizia di Stato e la Federazione motociclistica italiana, promossa dal Dipartimento delle politiche giovanili.

Lo scopo è quello di insegnare, soprattutto ai giovani, a rispettare le regole della strada e le tecniche di guida sicura sulle due ruote.

In ogni città sarà allestito un Campus, con un’area dedicata alla teoria e un vero e proprio circuito per le prove pratiche di guida sicura. Nel solo 2014, sulle strade italiane, hanno perso la vita 816 persone e oltre 55mila sono rimasti ferite, a seguito di un incidente stradale su un mezzo di questo tipo.

I ragazzi, dopo aver svolto la parte teorica, proveranno ad affrontare, secondo le regole apprese, il circuito predisposto, sotto la supervisione di istruttori e piloti professionisti.

Ogni mezzo utilizzato per le esercitazioni sarà equipaggiato con una telecamera che riprenderà le manovre eseguite dal conducente. I video saranno utilizzati a scopo didattico, mettendo in evidenza eventuali errori o manovre non corrette.

La teoria tratterà anche i temi dell’abbigliamento e degli accessori con particolare attenzione al casco. Per ribadire l’importanza di utilizzare solo i caschi a norma, la Fondazione Ania ha lanciato un’iniziativa per “rottamare” i vecchi caschi non omologati ancora in circolazione: i ragazzi che durante la manifestazione si presenteranno con un casco non a norma, riceveranno in cambio un nuovo casco che potranno personalizzare secondo la propria creatività.

In ogni tappa la Polizia stradale sarà presente con il Pullman Azzurro, l’aula multimediale itinerante, a bordo del quale gli specialisti della Polizia spiegheranno ai giovani i più importanti aspetti della sicurezza sulle due ruote.

Al termine della mattinata, il Campus resterà operativo e sarà possibile, per chiunque passerà nell’area predisposta, svolgere attività formativa e prove di guida sicura sul circuito, con l’assistenza di piloti e tecnici.

“La scelta di un progetto come Ania Campus – commenta Aldo Minucci, presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale -nasce da una duplice considerazione: chi viaggia sulle due ruote a motore fa parte degli utenti vulnerabili della strada e il fatto che, tra i motociclisti, sono particolarmente colpiti i giovani”.

Sul tema il direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno osserva che “È di tutta evidenza che per i conducenti di moto e ciclomotori la strada continui a rappresentare un pericolo ben superiore di quanto sia per gli automobilisti. Se fino al 2014 il trend della incidentalità per i motociclisti è stato in graduale e costante diminuzione, nel 2015 assistiamo purtroppo ad una preoccupante inversione ditendenza. Iniziative come quella di oggi rappresentano quindi un fondamentale momento di riflessione”.

“Siamo lieti di far parte di questa squadra che con Ania Campus si propone di educare attraverso un percorso formativo che passa dai nostri formatori, dagli agenti della Polizia stradale e da istruttori di guida – dice il Segretario Generale della Fmi, Alberto Rinaldelli -. La Federazione motociclistica italiana opera attraverso lezioni di educazione stradale indirizzate a bambini e ragazzi di ogni età”.

Questo il commento di Antimo Cesarosottosegretario di Stato del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo: “L’attenzione del Governo al tema della sicurezza stradale trova immediato riscontro nel progetto Ania Campus, risultato vincitore e primo classificato di un bando di concorso lanciato nel 2009 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento della gioventù. I dati relativi all’incidentalità stradale ed il tasso di mortalità che si registra sulle strade italiane, infatti, oltre ad imporre il coinvolgimento attivo delle Istituzioni del nostro Paese, rende quanto mai urgente l’attuazione di progetti formativi come questo”.

fonte Polizia di Stato

Il trasferimento del Sovrintendente Capo Giuseppe Coppola dal Commissariato Appio alla Polaria dell’Aeroporto di Ciampino

Da oggi il Sovrintendente Capo Giuseppe Coppola presterà servizio nella Polizia di frontiera aerea (Polaria) dell’Aeroporto di Ciampino dopo aver lavorato per ben quindici anni a Roma nel Commissariato Appio di Via Botero dedicandosi con professionalità e costanza alla lotta contro lo Stalking.

Sottoufficiale di grande prestigio e che può vantare una carriera di 26 anni in Polizia, grazie al lavoro svolto anche in Piemonte, a Pisa e a Roma nel Commissariato Tuscolano, il Sovrintendente Capo Giuseppe Coppola si occuperà di vigilare sulla sicurezza aeroportuale, prevenendo ogni violazione di legge in un processo di controllo e prevenzione al fine di scongiurare anche eventuali attacchi terroristici.

Il nostro più sentito ringraziamento per il lavoro svolto accompagnato da un sincero augurio di eccellere anche in questa nuova esperienza.

Direttore Umberto Buzzoni

Guida senza patente: da oggi fino a 15 mila euro di sanzione

In vigore da oggi la depenalizzazione di alcuni reati. Tra questi la guida senza patente che quindi diventa una violazione amministrativa.

Guidare un ciclomotore, un motoveicolo, un autoveicolo o una macchina agricola senza patente perché mai conseguita o perché la patente precedentemente posseduta era stata revocata, non sarà più reato ma illecito amministrativo punito con la sanzione pecuniaria del pagamento da 5 mila a 15 mila euro e con il fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.

Stessa sanzione si applica anche:
· a chi pur avendo la patente, guida un veicolo diverso da quello che la patente lo abilita a condurre;
· a chi guida un veicolo per il quale è richiesta una categoria di patente appartenente ad un diverso gruppo;
· a chi guida con patente non rinnovata a seguito di mancato superamento della prescritta visita medica di conferma di validità o di revisione per accertata mancanza dei requisiti fisici;
· a chi ha una patente extracomunitaria scaduta di validità e continua a guidare in Italia dopo un anno dal momento in cui ha acquisito la residenza;
· al titolare di una patente estera che guida in Italia nonostante abbia avuto in provvedimento di inibizione alla guida per aver commesso gravi violazioni che comportano la revoca della patente.

Nel caso in cui, in un biennio, si ripeta uno dei comportamenti indicati, gli illeciti successivi continuano a mantenere la natura di reato e per essi è prevista la pena dell’arresto fino ad un anno e la confisca amministrativa del veicolo.

fonte Polizia di Stato

“Corse truccate” per 9 tassisti a Fiumicino, denunciati

Sono stati smascherati, dalla polizia di Frontiera di Fiumicino, 9 tassisti che avevano escogitato un sistema per aggiudicarsi un numero maggiore di corse verso la Capitale, e per mantenere la priorità nelle chiamate rispetto agli altri colleghi.

All’aeroporto di Fiumicino è attivo un sistema che prevede che il tassista entri nell’area taxi con un numero progressivo con il quale viene chiamato, secondo un ordine crescente, per prelevare i passeggeri in attesa nella zona del terminal arrivi. Questa procedura è gestita da un apparecchio elettronico, chiamato transponder, una sorta di telepass, che viene fissato sulle autovetture e che regola l’accesso nell’area interessata.

Le corse di breve durata danno la possibilità ai tassisti di accedere nuovamente all’area detta “zona accosti”, senza perdere la priorità acquisita, a condizione che il reingresso avvenga, però, entro i 20 minuti successivi. I 9 indagati si scambiavano tra loro il transponder, e quindi erano in grado di effettuare anche 10 accessi consecutivi nei 20 minuti, ottenendo più corse a discapito dei altri colleghi.

L’indagine ha preso il via dalla denuncia di una passeggera che si era vista minacciare e gettare i bagagli dal taxi, solo perché aveva preteso il rispetto delle regole comunali e quindi l’utilizzo del tassametro per il conteggio del costo della corsa. Il tassista però voleva applicare il regime forfettario, previsto in realtà solo per le corse in partenza da Fiumicino e con arrivo all´interno delle mura aureliane.

Nel caso specifico l’autista ha abbandonato la donna ed i relativi bagagli sull’autostrada, costringendola ad un pericoloso percorso a ritroso a piedi per prendere un altro taxi.

In una delle auto controllate è stato sequestrato un congegno elettronico che consentiva di alterare il costo delle corse, modificando il tassametro, semplicemente premendo il tasto di un piccolo telecomando.

fonte Polizia di Stato

Caserta: furti di carburante ai tir in autostrada 4 in manette

Agli ordinativi telefonici di “vino bianco” e “vino rosso” seguiva sempre un furto ai Tir in sosta nelle aree di servizio dell’A1, intorno a Teano e, sull’A30, tra Caserta e Salerno.

L’indagine della Sezione di polizia stradale di Caserta ha però messo fine all’attività criminale di 4 persone, arrestandole.

Il colore del vino distingueva la necessità del momento: bianco per la benzina e rosso per il gasolio.

Il gruppo criminale, organizzato nella ripartizione di compiti e ruoli, individuava accuratamente i mezzi pesanti parcheggiati e dopo aver atteso il momento giusto sottraeva, oltre a grossi quantitativi di carburante, anche parti della carrozzeria dei mezzi pesanti.

Questi furti avevano condizionato a tal punto gli autotrasportatori tanto da costringerli ad evitare le aree di sosta su quei tratti di autostrada.

Tra gli arrestati anche una guardia particolare giurata, che riceveva gli ordinativi del carburante da parte dei ricettatori, e un custode di un cantiere, che riutilizzava il gasolio rubato per rifornire ruspe ed autocarri destinati all’attività edilizia.

La polizia Stradale ha recuperato e restituito ai legittimi proprietari circa 2mila litri di carburante.

fonte Polizia di Stato

Finisce l’obbligo di esporre l’assicurazione sui veicoli

Dal 18 ottobre non è più obbligatorio esporre il contrassegno di assicurazione r.c. auto su tutti i veicoli a motore; rimane l’obbligo di avere al seguito il certificato di assicurazione.

Infatti in caso di controlli da parte degli organi di polizia, si può dimostrare di aver assicurato il veicolo esibendo la documentazione contrattuale in proprio possesso, compresa la ricevuta di pagamento del relativo premio, che prevale rispetto alla consultazione della banca dati.

Il conducente, quindi, pur non avendo più l’obbligo di esporre sul veicolo il contrassegno di assicurazione, con il numero della targa e l’indicazione dell’anno, mese e giorno di scadenza, dovrà continuare ad avere con se il certificato di assicurazione, da esibire in sede di controllo agli agenti.

Sul portale dell’automobilista, all’indirizzo www.ilportaledellautomobilista.it, è possibile verificare la presenza della copertura assicurativa dei veicoli.

fonte Polizia di Stato

Sicurezza stradale: in aumento le vittime a causa dalle “distrazioni fatali”

Cinture dimenticate, cellulare all’orecchio e, sempre più spesso, la brutta abitudine dei selfie scattati mentre si è alla guida. Sono solo alcuni dei comportamenti adottati dai guidatori che hanno portato all’incremento dell’incidentalità mortale registrato sulle strade italiane già nello scorso anno.

Un’inversione di tendenza rispetto al trend virtuoso che aveva caratterizzato il decennio 2001-2013, con una costante diminuzione degli incidenti mortali.

Lo rivelano i dati della Polizia stradale, presentati e analizzati in uno speciale pubblicato sull’ultimo numero di Poliziamoderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato.

In particolare gli esperti della Stradale imputano questa inversione di tendenza ad un generalizzato calo dell’attenzione causato dalla tecnologia e dal mancato uso delle cinture di sicurezza.

I primi 6 mesi del 2015 hanno confermato l’inversione di tendenza: gli incidenti mortali sono passati da 879 nel 2014 a 897 nell’anno in corso. Anche il numero delle vittime è aumentato di 18 unità, passando da 954 dei primi 7 mesi del 2014 a 972 dello stesso periodo del 2015.

Grande preoccupazione anche per gli incidenti notturni, che si verificano dalle 22 alle 6. Basti pensare che nel solo mese di luglio c’è stato un incremento del 114 per cento di quelli mortali, mentre le vittime sono aumentate del 120 per cento.

Per le due ruote i dati sono contrastanti: a fronte di una mortalità diminuita del 25 per cento tra i ciclisti, è stato registrato un incremento del 78 per cento delle vittime tra i motociclisti. Anche per i pedoni i numeri non sono confortanti, con un aumento della mortalità pari all’80 per cento.

Nell’articolo vengono poi analizzate anche altre possibili cause dell’aumento degli incidenti, come l’invecchiamento del parco macchine del nostro Paese. Vetture per le quali sarebbe necessaria una costante manutenzione che, forse a causa della crisi, spesso non viene effettuata. Lo stesso vale per i pullman turistici, che dovrebbero garantire maggiori standard di sicurezza.

Altri aspetti trattati sono quelli non meno importanti del controllo e della prevenzione, affidati alle nuove tecnologie che utilizzano sistemi informatici e alle numerose campagne di educazione messe in campo dalla Polizia stradale. In particolare si è pensato di coinvolgere sempre più, e in maniera diretta, i giovani, che saranno gli automobilisti di domani.

Infine un focus sull’evoluzione della normativa europea che, dal 2001, ha sempre avuto come obiettivo primario quello di ridurre il numero delle vittime da incidente stradale.

fonte Polizia di Stato

Ambulanza viaggia senza assicurazione e scatta il sequestro

Napoli. L’episodio è avvenuto ieri, nel primo pomeriggio, quando una pattuglia della polizia stradale in servizio è intervenuta ed ha intimato l’alt ad un’ambulanza.

Il conducente ha accostato e sono iniziate le verifiche di routine. Attraverso la documentazione esibita gli agenti si sono resi conto che l’ambulanza circolava senza il contrassegno assicurativo.

Gli agenti della polizia stradale hanno quindi multato il conducente per circolazione senza assicurazione e sequestrato l’ambulanza, come prevede il Codice della Strada in questi casi specifici.

Quello accaduto ieri non è il primo caso di sequestro di ambulanze di operatori privati.