No Tav: incendio lungo la ferrovia a Milano, trovata una bottiglia di benzina

di Grazia De Marco

Tornano a circolare regolarmente i treni dopo l’incendio doloso che questa notte è stato appiccato ad una centralina elettrica tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate. Su una seconda centralina, che si trova proprio accanto a quella incendiata, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una scritta:”NO TAV” ed una bottiglia che aveva contenuto benzina. Altre due bottiglie incendiarie sono state trovate a poca distanza. Fortunatamente non hanno preso fuoco.

Secondo le prime indagini della Digos, i messaggi mostrano una  matrice anarco-insurrezionalista: oltre alla sigla “No Tav” è stata scritta infatti anche la frase “Sole e Baleno vivono”.

ETERNIT: Dopo la sentenza Eternit, si apre oggi il processo contro 10 ex dirigenti Pirelli

di Grazia De Marco

Si apre oggi a Milano il processo contro 10 ex dirigenti Pirelli che sono stati accusati di aver lasciato i lavoratori esposti all’amianto nel corso degli anni 70 ed 80.

Un processo sul quale si sono accesi i riflettori dei media soprattutto perchè segue di poco la storica sentenza del processo Eternit di Torino nel corso del quale, per la prima volta in Italia, sono stati condannati a 16 anni di carcere e per lo stesso motivo, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny ed il barone belga Louis De Cartier De Marchienne.

I dieci imputati sono accusati di aver lasciato i lavoratori esposti all’amianto senza protezioni adeguate. Molti di loro sono morti negli anni successivi per gravi malattie.

L’Associazione dei parenti delle vittime chiede giustizia e risarcimenti  alle famiglie che al momento non sono stati ancora quantificati.

 

Rossella Urru rapita: su Twitter si chiede a gran voce la sua liberazione

di Grazia De Marco

E’ bastato un intervento di Geppi Cucciari al Festival di Sanremo per scatenare un vero e proprio tam tam su Twitter che chiede a gran voce la liberazione di Rossella Urru, rapita in Algeria nella notte tra il 22 e 23 ottobre dello scorso anno.

Un caso del quale i media, stranamente, non parlano.

Rossella, di origini sarde, lavora per una ONG, il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) ed è la coordinatrice del campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria.

Sembra che Rossella sia stata rapita dal gruppo terroristico Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento Monoteista per il Jihad in Africa occidentale), una costola dissidente di Al Qaeda nel Maghreb Islamico. Potrebbe essere tenuta prigioniera insieme a due colleghi spagnoli in Mali al confine con il Niger.

A metà dicembre la polizia algerina ha arrestato 11 sospetti miliziani di Jamat Tawhid ma non è ancora riuscita ad individuare il gruppo che la tiene prigioniera.

Maltempo Italia: 6 vittime ed allerta in Abruzzo e Marche. Isolati alcuni paesi

di Grazia De Marco

Sono purtroppo salite a 6 le vittime dell’ondata di maltempo che ha colpito da alcuni giorni l’Italia.

Intanto continua a nevicare in molte zone del Centro-Sud.

Le situazioni più critiche si registrano in Romagna, in Provincia di Pescara, in Umbria e nelle Marche. Oltre 1000 persone sono isolate in Basilicata e 300 persone sono state sgomberate in provincia di Rimini.

Gravi problemi per la viabilità: all’aereoporto di Fiumicino sono stati cancellati una sessantina di voli mentre a Bologna si registrano notevoli ritardi per arrivi e partenze. Strade secondarie con gravi problemi nelle Marche ed in Calabria. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, aumentano i ritardi ma la Protezione Civile esclude blocchi di treni.

A causa della neve e del ghiaccio anche il calcio si è fermato: rinviate Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina.

Maltempo, autostrade A14 (Bari – Bologna) A24–A25 (Pescara – Roma) chiuse: forti disagi della circolazione in tutta la penisola.

Maltempo: il vero inverno è arrivato. Foto da Polizia di Stato

A causa dell’ondata di freddo proveniente dal Nord-Europa il termometro ha registrato temperature che in territori del Nord e Centro Sud Italia erano al di sotto dello zero, causando intense nevicate e ghiacciate del manto stradale nelle più importanti autostrade della penisola. Gravi disagi sono stati registrati dagli utenti della strada i giorni 3 e 4 Febbraio 2012. Tuttavia, appare doveroso segnalare l’impegno dimostrato in scala nazionale dagli uomini della Polizia Stradale ed in particolare quelli dell’Abruzzo comandati  dal Dott. RAZZANO – Dirigente  del Compartimento Polizia Stradale dell’Abruzzo.

Non di meno, particolari segnalazioni di plauso e ringraziamento sono pervenuti a questa Direzione in merito all’operato degli uomini della Polizia Stradale coordinati dal Dirigente del Centro Operativo Autostradale de l’Aquila – Dott. DONATI. Va aggiunto, peraltro, che lo stesso Funzionario si adoperava personalmente a soccorrere utenti che si trovavano in precarie condizioni di salute, rimasti fermi a causa del blocco creatosi sull’autostrada Pescara – Roma. Anche lo scrivente si è trovato ad assistere all’opera di soccorso posta in essere dal predetto funzionario. Si è, constatato il notevole impegno da parte di questi attraverso tempi notevolmente rapidi nel risolvere le gravi problematiche preesistenti.

Una sensibile segnalazione è pervenuta ancheall’Ispettore PULCINI – Comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Pescara/Nord – il quale, insieme ad altri suoi collaboratori, ha prestato soccorso a numerosi automobilisti (soprattutto donne, bambini e anziani)  rimasti  bloccati dalla neve sulla tratta autostradale A/14 che dal casello Autostradale di Francavilla al Mare (CH) conduce al casello di uscita di Pescara/OW (CH).

La Direzione del Mensile Polizia di Stato si fa portavoce degli utenti che ringraziano.

Il Direttore

Umberto Buzzoni

Omicidio di Sarah Scazzi. Oggi si è svolta la terza udienza con la deposizione di Ivano

di Grazia De Marco

Si è svolta oggi la terza udienza del processo per il delitto di Sarah Scazzi che ha visto protagonista Ivano Russo, amico di Sabina. Una deposizione durata ben sei ore nel corso della quale il giovane ha rivelato alla corte di aver subìto pressioni dall’ex legale di Sabrina Vito Russo per rendere dichiarazioni “favorevoli alla ragazza“. Una dichiarazione forte che non mancherà di suscitare nuove polemiche e probabili strascichi legali.

Ivano Russo, nel corso della deposizione, ha dichiarato di avere un buon rapporto con Sarah che, a suo giudizio, lo avrebbe visto come una figura paterna, a causa della lontananza per lavoro del padre e del fratello. Spesso voleva essere abbracciata e, una delle ultime volte, i due si dissero di volersi bene.

Quanto al rapporto con Sabrina Ivano racconta che inizialmente si trattava solo di amicizia. Col tempo si è trasformato in un affetto più profondo che ha insospettito Ivano, soprattutto in seguito ad atteggiamenti ambigui e a complimenti che, come sostiene, “andavano oltre”.  Qualche giorno prima della morte di Sarah Ivano però ruppe il rapporto con Sabrina “per non farla soffrire”.

La sera in cui arrivò la notizia del ritrovamento del corpo di Sarah lui e Sabrina andarono in auto verso contrada Mosca. Nel tragitto Sabrina, parlando della prima confessione del padre Michele “disse che non ci credeva e che il padre l’aveva ‘sparata grossa’ per farsi credere”.

Domnica Cemortan era con Francesco Schettino: spunta un video inedito del naufragio

di Grazia De Marco

Colpo di scena in merito al naufragio della Costa Concordia.

Mentre la nave giace ancora su un lato, nei pressi dell’isola del Giglio, e si moltiplicano gli interrogativi sulla dinamica dell’incidente, spunta un video inedito riferito alle ore che precedono l’impatto con lo scoglio.

Il comandante Francesco Schettino era in compagnia della ballerina moldava Domnica Cemortan che sarebbe scesa dalla nave insieme agli ufficiali.

Nel video, mandato in onda da un’emittente Toscana, si vede la donna con un berretto di lana in testa ed una coperta attorno alle spalle.

Questa la conversazione che si evince dal video:

Chiede a un finanziere: “Perché?”. E lui: “E’ solo una domanda”. Cosa le aveva chiesto? Forse con chi era scesa dalla nave e se era sola? Non è confermato, ma poco dopo Domnica dice: “Parli inglese?”“Poco” risponde lui. E la moldava dice: “Mi vuoi chiedere se sono sola, no?”. Il resto è quasi incomprensibile.

Terremoto oggi Nord Italia: Magnitudo 4.9, paura a Verona, Milano e Genova

di Grazia De Marco

Due scosse sismiche, a distanza di poche ore l’una dall’altra, sono state avvertite in tutto il Nord Italia.

Tanta paura ma nessun danno a persone o cose. La situazione, nelle ultime ore è infatti tornata alla normalità.

La prima scossa durante la notte, e precisamente alle ore 00.54, ha avuto una magnitudo di 4,2 ed ha interessato Verona e provincia. Epicentro i comuni di Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Anna d’Alfaedo.

Alle 9.05 di questa mattina la scossa più forte di magnitudo 4,9 ha invece avuto come epicentro il reggiano ma l’intensità è stata tale da essere avvertita in tutto il Nord Italia, da Genova a Milano.

Tantissime le telefonate al 118, soprattutto dal capoluogo lombardo.

Covo Riina diventa caserma carabinieri

(da Ansa)

La villa in cui Toto’ Riina ha trascorso con la famiglia l’ultimo periodo di latitanza e’ da oggi una caserma dei carabinieri. Quando i lavori di recupero e riadattamento saranno conclusi, tra un anno (1,3mln la spesa), si potra’ considerare compiuto un ”atto altamente simbolico”, ha detto il comandante provinciale dell’Arma gen.Teo Luzi. Da qui era uscito Riina, il 15 gennaio 1993, quando fu bloccato dopo 23 anni di latitanza. Era una residenza di lusso: tante stanze, giardino e piscina.

Sarah Scazzi…al via il processo

da Il Messaggero.it

ROMA – Nel Palazzo di giustizia di Taranto via alla prima udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. In una gabbia alla sinistra della Corte d’Assise ci sono le uniche detenute, Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, accusate del delitto. In tutto gli imputati sono nove. Sabrina, a inizio di udienza, è scoppiata più volte in lacrime. In aula anche Michele Misseri e la famiglia della 15/enne di Avetrana strangolata il 26 agosto 2010.

Sabrina scoppia a pingere. Sabrina, ad inizio di udienza, è scoppiata più volte a piangere. «È normale – ha detto Nicola Marseglia, uno dei suoi avvocati – che in una situazione come quella odierna, a dibattimento, l’imputata, rimasta nella gabbia e neppure ammessa a stare a fianco del difensore, possa aver avuto una reazione come questa. Sta nelle cose». Rispondendo ad una domanda sul fatto che Michele Misseri, anche lui presente in Aula, abbia cercato lo sguardo delle due congiunte, l’avvocato Marseglia ha affermato che si tratta della «stessa scena che abbiamo visto nel corso dell’udienza preliminare: Michele Misseri che cercava lo sguardo della figlia e della moglie e dall’altra parte nessuna corrispondenza».

Nel pubblico presente anche il sindaco di Avetrana, Mario De Marco: il Comune chiederà di costituirsi parte civile nei confronti della famiglia Misseri.

La Corte: ok a immagini in tv ma solo dopo sentenza. La Corte di Assise di Taranto (presidente Cesarina Trunfio, a latere Fulvia Misserini, più sei giudici popolari, cinque dei quali sono donne) ha stabilito con ordinanza, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, che le immagini del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi potranno essere mandate in onda solo dopo la conclusione del processo stesso. Con la stessa ordinanza, accertato l’interesse «particolarmente rilevante» della vicenda da parte dell’opinione pubblica, la Corte ha autorizzato la ripresa integrale del dibattimento da parte della trasmissione di RaiTre “un giorno in pretura”. Non
potranno essere ripresi dalle telecamere gli imputati Cosima Serrano, Sabrina Misseri, Carmine Misseri, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, nonché testimoni e consulenti che ne facciano esplicita richiesta, come avevano fatto gli imputati. Vietata anche la presenza in aula dei fotografi.

Ressa di giornalisti e operatori tv nella sala stampa allestita davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Taranto. Solo due televisori stanno irradiando le riprese televisive garantite dalla trasmissione «Un giorno in pretura». Sono decine invece i cronisti, i fotografi e i cameramen presenti, tutti muniti di apposito pass per l’ingresso al Palazzo di giustizia. Inferiore all’attesa l’interesse dei cittadini. Delle circa 100 persone presenti in aula nello spazio riservato al pubblico la metà sono infatti giornalisti.