Shopping di Natale online, ecco i consigli della Polizia per evitare truffe

Meglio le carte ricaricabili o quelle normali? E come fidarsi di un’app o di un sito? Queste e altre risposte in un breve vademecum per l’e-commerce sicuro

Otto regole d’oro per evitare che la corsa on line all’acquisto di Natale, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo, finisca in una truffa. È una Guida all’e-commerce sicuro, ricca di consigli e suggerimenti su come muoversi tra i negozi virtuali, quella che si trova sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.

«Il numero di denunce presentate (più di 25mila), sommato a quello delle persone arrestate (una ventina) e di quelle indagate (più di 3.500) – spiega Roberto Di Legami, direttore del Servizio – ha richiamato l’attenzione della Polizia postale e delle comunicazioni, che ha potenziato ogni utile strumento per indirizzare l’utenza ad un uso appropriato della rete e dei pagamenti online e contrastare le truffe messe in atto su Internet, anche attraverso la chiusura di numerosi spazi virtuali che, solo nel 2015, ammontano a circa 1.600».

Questi, nel dettaglio, i punti del vademecum:

1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati

Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato: gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare.

2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali

Quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti: potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. È consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note ma in caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3. Dietro ad un sito deve esserci un vero negozio

Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di partiva Iva, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

4. Leggere sempre commenti e feedback di altri acquirenti

Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i feedback pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull´attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime.

5. Utilizzare app ufficiali negozi online

Su smartphone e tablet, se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le app ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di «passare» o «essere indirizzati» su siti truffaldini o siti clone.

6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, pin o password) che, in quanto tali, vanno custodite gelosamente e non divulgate. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di «https» nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente.

7. Non cadere nella rete del phishing e dello smishing

Ovvero nella rete di quei truffatori che, attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali.

8. Assicurare gli acquisti

Oltre che controllare i dettagli della transazione e le modalità di consegna, è importante scegliere sempre una spedizione tracciabile ed assicurata. Il costo potrebbe essere di poco superiore ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l’oggetto acquistato fino alla sua consegna.

fonte La Stampa

Polizia e comunicazione: il futuro si fa in “4 “

Anche la Polizia di Stato partecipa all’Italian digital day, il workshop organizzato dal governo sul futuro digitale in Italia, considerato una priorità per lo sviluppo della nazione tanto nel privato quanto nel pubblico. Oggi a Venaria Reale in provincia di Torino, alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi alle autorità di Governo e a tutti gli attori coinvolti nel progetto di sviluppo digitale del Paese, la Polizia di Stato ha presentato un video che è anche la sintesi degli sforzi fatti nel settore della comunicazione con il cittadino da parte dell’Amministrazione. La Polizia, e non è un modo di dire, si è fatta in quattro sui canali social per dialogare con i cittadini. La pagina di Agente Lisa con oltre 270mila like e una media di 10mila contattial mese, è nei primi tre posti della classifica Blogmeter delle pagine con maggiore interazione; un profilo dove i cittadini possono dialogare in modo diretto e confidenziale con i poliziotti della redazione. Ma Polizia di Stato è anche un brand e quindi su facebook non poteva mancare la pagina ufficiale con oltre 120 mila like. Nei post i cittadini trovano informazioni utili dalla sicurezza stradale alle truffe, iniziative istituzionali, risultati di operazioni di polizia e tante altre curiosità.

Un terzo profilo social è dedicato alle iniziative rivolte dalla Polizia postale ai giovani: la paginaUna vita da social” racconta in presa diretta gli incontri che da tre anni gli agenti della Postale, a bordo di un truck, hanno con gli studenti, gli insegnanti e i genitori in tutta Italia. Cento città 18 mila chilometri percorsi e un milione di studenti incontrati questi i numeri della campagna di sensibilizzazione.

Non poteva mancare infine una finestra su Twitter che, con il profilo Polizia di Stato, garantisce ai cittadini informazioni immediate sintetiche sul social network; i cinguettii della Polizia offrono agli utenti anche spunti di approfondimento contenuti sulle pagine facebook e sul sito poliziadistato.it e sul canale youtube.

fonte Polizia di Stato

Operazione “Triangle”: presi in Nigeria 3 leader dei cybercriminali

Grazie alle informazioni raccolte dalla Polizia postale e delle comunicazioni italiana, gli investigatori nigeriani dell’Economic and financial crimes commission (Efcc) sono riusciti ad arrestare i tre cybercriminali sfuggiti al blitz conclusivo dell’operazioneTriangle“.

I tre hacker, tutti elementi di vertice dell’organizzazione, riuscirono a sottrarsi alla cattura rifugiandosi in Nigeria, loro Paese di origine.

Il 9 giugno scorso circa 750 uomini della polizia italiana, spagnola, polacca, inglese, belga, georgiana, turca e camerunense, con il supporto di Europol ed Interpol, e con il coordinamento di Eurojust, arrestarono gran parte degli appartenenti all’organizzazione criminale responsabile di numerose truffe commesse ai danni di piccole e medie imprese sparse in tutto il mondo.

In particolare gli indagati erano specializzati nel riciclaggio di denaro, oltre 6 milioni di euro, proveniente da operazioni di phishing realizzate con la tecnica del “man in the middle” (uomo in mezzo).

La truffa avveniva attraverso l’accesso informatico abusivo a caselle di posta elettronica di aziende italiane ed estere grazie al quale gli hacker si inserivano nei rapporti commerciali tra aziende, all’insaputa delle stesse, indirizzando i reciproci pagamenti su conti correnti dell’organizzazione.

I tre arrestati sono un ingegnere meccanico e due proprietari di piccole imprese. Nelle loro case sono stati trovati e sequestrati computer, telefoni cellulari, sim card, vari supporti di memoria, oltre a una notevole quantità di documenti bancari comprovanti l’attività fraudolenta.

Si tratta di un’operazione molto importante anche per i risvolti di collaborazione internazionale. Infatti per la prima volta, Polizia italiana e Autorità governative nigeriane hanno lavorato fianco a fianco nel contrasto al cyber crime internazionale, condividendo in maniera trasparente le loro conoscenze sul fenomeno e consentendo così di intercettare la cellula nigeriana del gruppo criminale.

fonte Polizia di Stato

Campagna Blackfin: la Polizia in “pista” per la sicurezza informatica

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

L’Operazione Blackfin, la campagna sulla cyber-consapevolezza, è iniziata il 10 e proseguirà fino a domani 13 novembre, negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

Nelle aree attigue ai gate del Terminal 1, ai passeggeri in transito, gli specialisti della Polizia postale e delle comunicazioni, operatori dell’Unità Europol italiana che dipende dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e rappresentanti delle maggiori società di cyber security, forniscono informazioni e consigli sulla sicurezza informatica.

L’operazione si svolge contemporaneamente anche in altri Paesi europei, e non solo, con iniziative differenti in ogni location, ma con l’obiettivo comune di dare al pubblico indicazioni utili per proteggere i propri dispositivi di accesso alla rete quindi contrastare il furto di dati personali e finanziari da parte dei criminali informatici.

Roberto Di Legami, direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, ha commentato “L’impegno della Polizia di Stato per sensibilizzare gli utenti all’uso consapevole della rete è iniziato più di 15 anni fa. Come protagonisti istituzionali nella sicurezza informatica, siamo convinti che rendere il web più sicuro con tecnologie innovative e sempre più sofisticate sia un nostro obiettivo primario per contribuire ad uno sviluppo sostenibile della rete Internet e dei suoi servizi a beneficio di tutti gli utenti”.

di Umberto Buzzoni

Operazione della Polizia Postale con 50 arresti in Romania

Ci sono anche i 4 capi dell’organizzazione criminale tra le 50 persone arrestate dalla Polizia postale italiana insieme alla Polizia rumena e al Centro europeo per la lotta al Cybercrime di Europol, in Romania.

Frode informatica è il reato contestato, infatti, le persone coinvolte sono responsabili di frodi con carte di credito clonate, poi utilizzate per l’acquisto su internet di beni di vario tipo.

Le attività del gruppo criminale andavano avanti dal 2013 causando danni a privati cittadini, compagnie private ed istituzioni bancarie per diverse centinaia di migliaia di euro.

Tra i vari sistemi utilizzati per carpire i dati personali utilizzavano una finta agenzia di viaggi online in cui ignare persone pagavano viaggi inesistenti lasciando i dati personali e della carta di credito.

L’operazione è stata portata a termine in Romania e durante le perquisizioni è stata sequestrata un’enorme quantità di dispositivi digitali, tra i quali numerosi Pc, tablet, telefoni cellulari, schede Sim, schede di memoria e altra documentazione.

La Polizia postale ha coordinato i propri Uffici sul territorio nazionale negli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Marco Polo, Bologna Guglielmo Marconi, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Napoli Capodichino, Catania Fontanarossa e quello di Palermo Punta Raisi.

Il bilancio complessivo a livello globale dell’operazione è stato di: 130 persone arrestate delle quali 101 in Europa, 11 tra Asia e Oceania, 9 nei Paesi dell’America Latina, 6 in Canada e 2 negli Stati Uniti.

L’odierna operazione – spiega Roberto Sgalla, direttore delle Specialità della Polizia di Stato – è il frutto di una efficace attività di prevenzione e della consolidata collaborazione tra pubblico e privato, sia con le compagnie aeree che con gli uffici antifrode delle varie società emittenti ed intermediarie delle carte di credito, ma anche della costante e qualificata collaborazione con i collaterali organi di polizia stranieri e con le organizzazioni di cooperazione internazionale di polizia Europol ed Interpol.

fonte Polizia di Stato

Matera: sequestro di foto di minorenni ad un 30enne

Custodiva nel proprio computer immagini di ragazzine, acquisite illegalmente. Un uomo di 30 anni, incensurato, è stato denunciato dopo che la Polizia postale di Matera ha analizzato il computer e l’hard disk dell’uomo.

Le indagini sono partite dalla denuncia di due ragazze minorenni contattate sui propri profili facebook da una sedicente segretaria di redazione del famoso marchio Yamamay che, millantando provini per selezionare nuove modelle, richiedeva foto in costume, cui seguiva l’invio della data dei provini stessi.

L’inganno risultava convincente, in quanto il link accedeva realmente al sito Yamamay, totalmente estraneo alla vicenda.

Quando le ragazze si sono presentate al negozio Yamamay di Matera, parlando con l’ignaro proprietario hanno avuto l’amara sorpresa: nessun concorso, nessun provino, foto inviate evidentemente ad uno sconosciuto millantatore.

Alla denuncia delle due ragazze è seguita anche quella del proprietario del negozio.

L’uomo, con questo stratagemma, si era impossessato di decine e decine di foto di minorenni. L’accusa per lui è di sostituzione di persona, possesso di materiale pedopornografico, truffa.

fonte Polizia di Stato

“Non lasciamoli naufragare”: brochure rivolta ai genitori per la navigazione sicura dei bambini

fonte Ministero dell'Interno

fonte Ministero dell’Interno

La brochure “Non lasciamoli naufragare” è stata realizzata dalla Polizia Postale e delle comunicazioni e dalla Federazione Italiana Medici Pediatri di Catania per fornire ai genitori undici consigli utili per un utilizzo sicuro del web da parte dei bambini.

Si tratta di semplici regole per prevenire i problemi che possono vivere le famiglie con bambini che navigano su internet utilizzando tablet o smarphone.

Alla base di tutto è sempre importante comunicare e condividere l’uso del computer con i figli, insegnandogli ad avere un approccio intelligente e attento alla rete con la consapevolezza dei vari rischi derivanti dall’uso di internet.

Internet è al contempo positivo dato che è il primo mezzo di comunicazione di massa che apre una porta per raggiungere tutto il mondo, ma allo stesso tempo pericoloso perché da quella stessa porta può entrare chiunque. Con il rispetto di poche regole elementari si può pero’ aumentare il livello di sicurezza.

di Umberto Buzzoni

Crimini informatici: Rinnovato l’Accordo tra Polizia e Banca Sella

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

E’ stato rinnovato a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Gruppo Banca Sella riguardante la prevenzione e il contrasto degli attacchi informatici. La collaborazione nacque grazie alla convenzione-quadro per il settore bancario, sottoscritta dal ministero dell’Interno e dall’Associazione bancaria italiana nel dicembre 2010.

Il protocollo d’intesa ha come obiettivo il contribuire a rendere ancora più sicuri i servizi di home banking e monetica e per tale motivo verranno intensificati lo scambio dei dati e di informazioni utili per poter individuare poi dei protocolli che aiuteranno a contrastare i crimini informatici che danneggiano l’Istituto bancario e i suoi clienti.

di Umberto Buzzoni

Attenzione alla mail dell'”Agenzia delle entrate” con oggetto “Verifica Tributaria”

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

Da qualche giorno circola un nuovo tentativo di phishing che arriva via mail con oggetto “Verifica Tributaria” proveniente dall’indirizzo pec contraffatto agenzia.entrate@pec.it.

Nell’allegato è nascosto un malware che quando viene installato carpisce i dati sensibili e compromette la sicurezza del computer.

Nel caso in cui si riceva quest’e-mail bisogna eliminarla mail immediatamente e assolutamente non aprire l’allegato come consigliato dagli esperti della Polizia Postale agli utenti che hanno denunciato gli episodi nel sito www.commissariatodips.it.

di Umberto Buzzoni

Operazione “Babylon”: la Postale scopre un mercato illecito nella darknet

È il primo sequestro in Europa e il secondo al mondo: la Polizia postale ha individuato un vero e proprio mercato virtuale nascosto nella darknet e ha sequestrato circa 14 mila wallet (conto corrente) di cryptomoneta per un valore di circa un milione di euro.

Si poteva acquistare di tutto, armi, sesso, documenti, droga e qualsiasi altro materiale o servizio illecito attraverso il pagamento con la moneta virtuale conosciuta con il nome di Bit-coin.

Gli investigatori della Polizia postale nella Conferenza stampa hanno dichiarato che, in collaborazione con Europol e coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda), erano sulle tracce di una comunità web di pedofili che si scambiava materiale attraverso portali che sfuggono ai normali motori di ricerca.

Durante le indagini è stato scoperto il sitoBabylon“, un grande mercato dove s’incontra l’offerta e la domanda degli utenti che vanno alla ricerca di cose “particolari”.

L’indagine ha individuato un italiano, gestore del più gettonato market place di traffici illeciti nella darknet.

fonte Polizia di Stato