Scontri di Trento: altri 9 arresti

da Polizia di Stato

Avevano partecipato alla maxi rissa tra bande di extracomunitari che aveva sconvolto il centro di Trento il 22 luglio scorso e questa mattina gli agenti della Squadra mobile del capoluogo di provincia li hanno arrestati. Si tratta di 9 nordafricani che si vanno ad aggiungere agli altri 26 già arrestati in flagranza di reato il giorno degli scontri.

Le accuse nei loro confronti, a vario titolo, sono di rissa, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, danneggiamenti e lesioni.

Ricordiamo che gli incidenti coinvolsero due gruppi contrapposti, magrebini e centro africani, che probabilmente si affrontarono per il controllo dello spaccio nel centro della città. Un’ora di inseguimenti e risse armati di bastoni, coltelli, catene, machete e anche una pistola sequestrata poi dalla polizia.

L’intervento delle forze dell’ordine riuscì a calmare gli animi e 36 extracomunitari furono fermati e accompagnati in questura, 26 dei quali furono poi arrestati. Due i feriti rimasti sul campo, un accoltellato e uno colpito in testa da una bottiglia.

La successiva indagine, denominata “Saha nadifa”, piazza pulita in arabo, ha portato gli agenti della questura ad esaminare le decine di filmati ripresi dalle telecamere di video sorveglianza del Comune. Grazie alla conoscenza dei personaggi che frequentano spesso la zona, i poliziotti hanno identificato gli altri 9 responsabili della rissa, arrestati questa mattina

Terremoto: “aspiranti sciacalli” arrestati a Brescia

Sono stati fermati mentre progettavano trasferte per commettere furti nelle zone colpite dal sisma in  Emilia.   Sono sei i moldavi che la polizia di Brescia ha bloccato e arrestato questa mattina.

Gli arrestati tutti pregiudicati sono accusati di aver portato a termine molti colpi nelle provincie Mantova Ravenna Trento e, appunto, Brescia.

Vista la situazione delicata nelle provincie emiliane devastate dal terremoto, avevano avviato alcuni contatti con pregiudicati della zona per  capire la facilità di realizzazione di eventuali colpi ricevendone ampie rassicurazioni.

Ma per loro le uniche porte trovate aperte sono state quelle del carcere.

Terremoto: a Modena arresti per sciacallaggio

da Polizia di Stato

Arrestate tre persone dalla polizia per tentato furto nelle zone del modenese colpite dal sisma. Nel pomeriggio di ieri una volante in servizio antisciacallaggio nel territorio di Mirandola, ha sorpreso tre persone che si aggiravano tra le abitazioni lasciate incustodite.

I poliziotti li hanno fermati e dal controllo sono risultati tutti con precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Per i tre a quel punto sono stati applicati i provvedimenti dell’obbligo di lasciare la provincia. Provvedimento che non rispettavano perché qualche ora più tardi al 113 veniva segnalata la presenza di tre malfattori che da un cortile avevano rubato una bicicletta.

I poliziotti che prima li avevano identificati e intimato di lasciare la provincia se li sono di nuovo ritrovati davanti. Questa volta il finale è stato diverso perché i tre sono finiti in carcere, con l’accusa di furto aggravato, in attesa del processo per direttissima.

Sempre nelle zone terremotate della provincia di Modena vengono segnalati altri metodi che gli sciacalli usano per depredare le case lasciate incustodite: alcune persone girando in macchina, senza alcuna autorizzazione attraverso un megafono comunicano alla cittadinanza di abbandonare le proprie abitazioni per imminenti scosse di terremoto.

La stessa informazione viene data con attività “porta a porta” da persone con indosso pettorine false, o attraverso telefonate presso le varie abitazioni private.

Si sottolinea che tali avvisi sono da considerarsi assolutamente infondati.

Operazione “Last bet”: altri 17 arresti nel calcio

da Polizia di Stato

Si è conclusa  la terza fase dell’operazione “Last Bet” con l’esecuzione di 19 provvedimenti  (14 arresti in carcere, 3 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) emessi dall’autorità giudiziaria di  Cremona.

Le persone interessate dovranno rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e alla truffa, con l’aggravante  dell’internazionalità.

Tra gli arrestati figurano anche calciatori di serie A, B e Lega pro, tra i quali spiccano Omar Milanetto, ex del Genoa e attualmente in forza al  Padova, e Stefano Mauri della Lazio.

Gli uomini della Squadra mobile di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinati dagli agenti del Servizio centrale operativo (Sco), oltre ai  provvedimenti, hanno anche eseguito 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altri calciatori di serie A e B, tecnici e dirigenti di  società professionistiche, indagati in stato di libertà.

Le indagini hanno confermato l’esistenza di un gruppo criminale internazionale, composto da singaporiani, balcanici e ungheresi, impegnato nel  truccare alcune partite utilizzando un sistema di corruzione di giocatori professionisti compiacenti.

Gli investigatori hanno in particolare comprovato le manipolazioni delle partire di serie A del campionato 2010/2011, Palermo-Bari, Lazio-Genoa,  Lecce-Lazio, Brescia-Lecce, Bari-Sampdoria, e della serie B Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, oltre alle altre combine emerse nelle fasi precedenti  dell’inchiesta.

Milano: arrestati gli autori della rapina milionaria

da Polizia di Stato

Sono 13 le persone arrestate stamattina dalla Squadra mobile di  Milano coinvolte nella rapina del 5 febbraio 2011 alla gioielleria “Scavia” in via della Spiga, nel quadrilatero della moda milanese.

Oltre 200 poliziotti sono impegnati dalle prime ore di questa mattina per eseguire gli arresti e le perquisizioni.

Tra le persone fermate, tutte italiane, anche gioiellieri e noti pregiudicati della provincia lombarda.

La rapina era avvenuta alle 9 di mattina, quando 2 persone, con indosso le divise da vigili urbani e con marcato accento meridionale, erano entrate  nella gioielleria e si erano fatte aprire la cassaforte dai dipendenti che poi avevano immobilizzato con del nastro adesivo.

I rapinatori riuscirono a portar via circa 5 milioni di euro nel giro di mezz’ora ed erano usciti dal negozio prima dell’orario ufficiale di  apertura. Insieme ai preziosi i criminali portarono via anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della gioielleria.

Pacco e contropacco a Domodossola: 11 arresti per truffa

da Polizia di Stato

Truffa con pacco e contropacco a Domodossola. La più classica delle truffe che il luogo comune  colloca a Napoli si è invece realizzata ad una manciata di chilometri dalla Svizzera. Gli 11 arrestati di questa mattina individuavano le  loro vittime tra facoltosi imprenditori o rappresentanti di grosse società intenzionati a vendere immobili costosi o capannoni industriali.

A questo punto i truffatori si presentavano come intermediari alle dipendenze di una società londinese interessata alla transazione.

Dopo una serie di incontri preliminari gli intermediari pretendevano però, prima del rogito, di vedere il denaro in contanti che sarebbe  spettato loro per l’opera prestata. E qui scattava la truffa: un componente della banda contava il denaro mettendolo in una valigia con doppio  fondo e con rapide manovre si impossessava del denaro vero scambiandolo con quello falso precedentemente preparato.

L’operazione svolta dagli agenti della frontiera di Domodossola e del commissariato del piccolo centro piemontese, ha interessato le squadre mobili  di Verbania e Torino e dei commissariati di Monza, Busto Arsizio, Ivrea e Vigevano.

Nel corso delle perquisizioni la polizia ha sequestrato valigette con il doppio fondo e soldi falsi pronti per esser rifilati alla prossima  vittima.

Polizia Stradale di Albano

Due poliziotti feriti dopo l’inseguimento e lo speronamento di una macchina che non si ferma all’alt e urta nella fuga decine di macchine. Scene da film americano sulle strade lazial

(ASAPS) Due agenti della Polizia Stradale di Albano, Roberto Margiotti  e Ferdinando Nuccetelli (Soci Asaps) sono rimasti feriti il 20 marzo scorso durante l’inseguimento ad una macchina occupata da tre persone. Impegnata in un posto di controllo sulla Laurentina, la pattuglia ha intimato l’alt ad una Saab con a bordo tre stranieri residenti presso i campi nomadi della zona. La macchina, invece di accostare, ha iniziato una rocambolesca fuga nel tratto di strada dallo svincolo del Grande raccordo Anulare di Gregna di Sant’Andrea e il Mercato Laurentino. La Saab, che viaggiava ad alta velocità, per far perdere le proprie tracce e rallentare la marcia degli inseguitori ha urtato e danneggiato un centinaio di macchine. Solo grazie ad un’azione di speronamento da parte della Polstrada è stato possibile fermarla. Una persona è stata immediatamente arrestata, una seconda è stata catturata dopo un inseguimento a piedi, la terza si è dileguata. Insomma sequenze da film americano per le strade laziali.

I due arrestati, stranieri e senza documenti, sono stati interrogati e condotti al foto segnalamento. I due agenti che nell’operazione sono rimasti feriti sono stati trasportati all’Ospedale di Albano: uno ha riportato la frattura del piede, il secondo una forte contusione alla colonna vertebrale e la frattura ad un braccio. Ai due colleghi della Stradale, nonché Soci Asaps, la Redazione formula i migliori auguri per una pronta guarigione, unitamente ai complimenti per l’importante e pericolosa operazione portata a termine con coraggio e professionalità. (ASAPS)

 

DA UMBERO BUZZONI DIRETTORE DEL MENSILE POLIZIA DI STATO

A nome della redazione e dei nostri lettori facciamo i migliori auguri di pronta guarigione a Roberto e Ferdinando, i due agenti della Polizia Stradale di Albano rimasti feriti nell’inseguimento.

Ci complimentiamo per il coraggio dimostrato e ci aguriamo che ad entrambi venga riconosciuto un encomio speciale.

AUGURI RAGAZZI! Siamo con voi!!!