Terremoto in Emilia Romagna. I primi provvedimenti del Governo

da Ministero dell’Interno

Questi i primi provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri nella seduta del 30 maggio 2012, dopo aver osservato un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del terremoto.
Le altre misure adottate: – un decreto ministeriale di rinvio dei versamenti fiscali e contributi a settembre; – un decreto legge per la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali; l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica; la delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto; la proroga del pagamento delle rate del mutuo e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti; la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i comuni, delle spese per la ricostruzione.
A copertura degli interventi il Consiglio dei ministri ha deciso l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti per autotrasporto così come l’utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review.
Il Comitato operativo della Protezione Civile ha potenziato i Centri operativi per la gestione dell’emergenza con l’attivazione di un nuovo Centro Coordinamento Soccorsi a Bologna, che si aggiunge a quelli già attivi.

Terremoto 29 maggio 2012: nella notte 60 scosse, 14mila gli sfollati

di Grazia De Marco

Dopo il sisma del 20 maggio, la terra torna a tremare in Emilia.

Sessanta scosse nella notte tra il 29 e 30 maggio, 16 morti, 350 feriti, 14.000 sfollati, danni ingenti ad infrastrutture ed aziende.

Un bilancio che si aggrava di ora in ora mentre gli abitanti delle zone colpite dal sisma hanno trascorso un’altra notte di paura all’aperto, con l’incubo che si abbatta su di loro una nuova forte scossa.

Nei territori colpiti si cercano ancora i dispersi

Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) la magnitudo delle scosse ha fatto registrare oscillazioni da un minimo di 2.0 a un massimo di 3.4, alle ore 3.54 di questa mattina, con epicentro nel modenese.

L’ultima scossa è stata avvertita dalla popolazione nelle province di Modena e Mantova: l’epicentro è stato localizzato a Novi di Modena e Concordia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova.

Gli esperti avvisano che potrebbero verificarsi verosimilmente nuove forti scosse in tutto il Nord Italia.

La Provincia di Modena ha attivato un conto corrente sul quale è possibile effettuare versamenti per raccogliere risorse che saranno interamente devolute alle persone colpite dal terremoto. E’ possibile versare: con bonifico a codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693 (indicare la causale “terremoto maggio 2012) o presso la sede di Giovane Italia Modena in via Castellaro 13 a Modena

Nuove difese contro i tentativi di infiltrazione mafiosa in Emilia Romagna

da Ministero dell’Interno

Alla presenza del ministro Cancellieri, siglato a Rimini un protocollo d’intesa tra il presidente e i prefetti della regione che riguarda il settore dell’edilizia privata
Crescono gli strumenti per combattere i tentativi di infiltrazione mafiosa, anche all’interno del settore privato. In Emilia Romagna è stato sottoscritto oggi un protocollo per far fronte al rischio di ingressi sgraditi nel tessuto economico del territorio che riguarda, in particolare, l’edilizia privata.

L’accordo, tra i prefetti e la regione Emilia Romagna, è stato siglato alla presenza del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri nella Sala del Giudizio del Museo civico di Rimini. Presenti, tra gli altri, il presidente della regione Vasco Errani, l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, i rappresentanti regionali di Anci e Upi, i sindaci delle principali città emiliano-romagnole – compresi il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il sindaco di Bologna Virginio Merola – e dei presidenti delle province.

«Dobbiamo lavorare insieme», ha osservato il ministro Cancellieri. «Facendo sinergie si ottengono sicuramente risultati significativi».

Rimini, l'intervento del ministro Cancellieri

Il protocollo prevede la dematerializzare degli adempimenti e il miglioramento dello scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni. Ha durata di due anni ed è rinnovabile per un ulteriore biennio. Va a completare l’attuazione della legge regionale 11 del 2010 che ha introdotto disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
Grazie al protocollo, le prefetture si impegnano a considerare, tra i soggetti legittimati a richiedere la documentazione antimafia, anche le imprese affidatarie ed esecutrici di lavori per i quali è rilasciato dai comuni il permesso di costruire nel settore dell’edilizia privata. In caso di costruzioni di rilevante entità economica, il protocollo intensifica i controlli antimafia coinvolgendo l’Anci Emilia-Romagna.

«La legalità – ha sottolineato il presidente Errani – è un valore irrinunciabile per la nostra regione, e non da oggi. Questo è un ulteriore passo in avanti per estendere le cautele antimafia anche nel settore privato». «Uno dei valori che deve essere rimesso al centro – ha proseguito – è la leale collaborazione tra istituzioni, senza primogeniture o protagonismi».