Operazione “Quiz and Go”: 7 arresti per patenti false

da Polizia di Stato

Si sostituivano ai candidati che avrebbero dovuto sostenere gli esami teorici per ottenere la patente di guida: 7 persone sono state arrestate, questa mattina, con l’accusa di associazione per delinquere e falso dalla squadra di polizia giudiziaria del Compartimento della polizia Stradale di Torino.

Le indagini, partite da Torino circa tre mesi fa, e poi estese in tutta Italia, hanno consentito di scoprire la tecnica dell’organizzazione.

La sostituzione dei reali candidati agli esami avveniva attraverso la contraffazione dei documenti di identità del candidato, in pratica gli “esperti”, componenti dell’organizzazione, andavano a svolgere la prova al posto del vero candidato sostituendo le fotografie nei documenti, poi presentandosi di fronte ai funzionari esaminatori delle Motorizzazione Civile, riuscivano a superare l’esame.

I provvedimenti cautelari di questa mattina sono stati eseguiti in Piemonte, Lombardia e nel Lazio.

Trucco della “gomma forata”: arrestato il ladro dei parcheggi

da Polizia di Stato

Il trucco della “gomma forata” è vecchio ma ancora efficace.

Il ladro fora la gomma di un’auto nel parcheggio di un centro commerciale o di un negozio. Quando il proprietario al suo ritorno trova la gomma a terra si preoccupa di cambiarla, lasciando incustoditi all’interno dell’auto sia la merce appena comprata che borse e borselli con portafogli, cellulari e altri oggetti di valore. E mentre l’ignara vittima è intenta a sostituire la ruota, di solito l’anteriore destra, il ladro apre la portiera e arraffa tutto ciò che può.

Dopo un’indagine svolta dalla Squadra mobile di Lucca, gli agenti hanno arrestato R.B., un algerino di 46 anni già noto alle forze dell’ordine. Il magrebino infatti in precedenza era stato arrestato per altri furti commessi con lo stesso modus operandi in altre province della fascia costiera toscana.

Nel mese scorso alcuni cittadini avevano denunciato di essere stati derubati proprio in quel modo, e un paio di loro avevano anche dato una descrizione di un uomo che avevano notato aggirarsi intorno alla propria macchina, poco prima di subire i furti.

Gli investigatori hanno analizzato le foto segnaletiche di tutti i criminali già arrestati per fatti analoghi, individuandone uno, residente a Livorno, molto somigliante alle descrizioni fatte dai testimoni.

I poliziotti hanno cominciato a pedinarlo, notando che ogni giorno si spostava sulla fascia costiera. In poco tempo l’uomo è caduto in trappola e durante un pedinamento ha tentato l’ennesimo colpo: si è avvicinato ad una macchina parcheggiata davanti ad un centro commerciale di Rosignano Marittimo e ne ha forato uno pneumatico.

Gli agenti lo hanno subito bloccato e arrestato, sequestrandogli cinque coltellini idonei a forare le gomme e una pistola giocattolo priva del tappo rosso. Fermata anche la complice che fungeva da palo, una livornese di 51 anni incensurata, denunciata in stato di libertà.

Gli investigatori stanno ancora indagando per trovare il nesso tra l’algerino arrestato, al quale sono attribuiti almeno 4 colpi eseguiti a Lucca, e altri furti portati a termine con lo stesso modus operandi nelle zone di Massarosa, La Spezia, Pisa e Massa. Si cercano inoltre altre persone che si sono probabilmente alternate al suo fianco durante gli altri colpi.

Sulmona: occhio al “colpo di frusta”

da Polizia di Stato

Al pronto soccorso di Sulmona le persone coinvolte negli incidenti erano sempre le stesse e accusavano sempre lo stesso disturbo. È questo che ha insospettito i poliziotti del commissariato, che dopo una lunga indagine, durata 14 mesi, hanno denunciato 47 persone per truffa alle assicurazioni.

Tra di esse anche due medici che collaboravano con l’agenzia di infortunistica stradale.

Analizzando i referti del pronto soccordo locale, gli agenti sono risaliti agli incidenti stradali dove, regolarmente, venivano coinvolte due o tre autovetture con quattro o cinque persone ferite che si trovavano all’interno della vettura tamponata.

Sentendo le persone coinvolte, i poliziotti del commissariato si sono resi conto che le persone coinvolte non si conoscevano tra loro e non sapevano fornire alcuna indicazione dull’incidente stradale o rilasciavano versioni contrastanti tra loro.

Punto in comune, in tutti i casi, era la gestione della pratica infortunistica da parte della stessa agenzia di Sulmona.

Gli investigatori hanno scoperto che il titolare dell’agenzia e due suoi conoscenti, individuavano le persone da coinvolgere, promettendo guadagni facili o favori di altro tipo, e organizzavano il finto incidente, sfruttando il fatto che è obbligatoria la sola perizia sul veicolo che ha subito il sinistro e non su quello che lo ha causato.

Quindi, utilizzando auto già danneggiate o danneggiandole appositamente, riuscivano a farsi riconoscere il risarcimento da parte delle assicurazioni.

Solo in due occasioni i periti si sono resi conto di trovarsi di fronte a casi sospetti: nel primo, il perito ha chiesto di visionare il veicolo che aveva causato il sinistro, e verificato che non c’erano danni compatibili con la dinamica, ha sospeso il risarcimento; nel secondo, la compagnia ha addirittura dato mandato ad un investigatore privato per poter far luce sull’incidente.

Ciascun falso incidente ha fruttato tra i 16 mila e i 20 mila euro di risarcimento.

Truffava persone facoltose, preso il “mago” delle truffe

da Polizia di Stato

Erano esperti in truffe in grande stile architettate per raggirare persone facoltose sulla riviera apuo-versiliese. Nella rete “cadde” anche Vittorio Emanuele di Savoia. Stamattina la Squadra mobile di Lucca ha bloccato il gruppo criminale arrestando il capo e indagandone a piede libero altre due.

I poliziotti, durante l’operazione “Arsenale” hanno inoltre sequestrato 3 mila euro in contanti, numerosi orologi di marca e vari gioielli.

Le vittime erano persone facilmente circuibili, in quanto spesso in stato di disagio psicologico. Gli impostori facevano loro credere di avere una grave malattia oppure di essere spiati dalle forze dell’ordine o ancora di poter avere dei facili guadagni: così facendo avevano “spillato” alle vittime oltre un milione di euro.

Tra i raggiri anche quello della possibilità di comprare abitazioni di lusso e veicoli di grossa cilindrata millantando conoscenze in magistratura e tra le forze dell’ordine.

Occhio alle truffe: la scusa del rilevatore del gas

 

Sono molte le tecniche che i truffatori mettono in atto con grande bravura per spillare soldi, specialmente alle persone anziane.

Proprio per dare alle persone la possibilità di difendersi meglio dagli imbroglioni, raccoglieremo in questa sezione, denominata “Occhio alle  truffe”, le tipologie dei raggiri più diffusi.

Vi spiegheremo come avvengono questi reati e quali sono, in genere, le persone prese di mira, in modo da richiamare l’attenzione delle potenziali  vittime, ma soprattutto dei loro familiari o conoscenti.

Una premessa sempre valida: specialmente per le truffe in casa, il consiglio migliore da seguire è quello di non far entrare estranei nella  propria abitazione, qualsiasi possa essere la scusa; in caso di dubbi, chiamare il 113 per farsi aiutare.

La descrizione delle truffe è resa più semplice ed efficace attraverso la pubblicazione di video realizzati dalla redazione di “Striscia  la notizia” che mettono in scena le situazioni più ricorrenti, anche se, naturalmente, l’abilità dei malviventi sta spesso nel cambiare  alcuni particolari per non esser prevedibili.

La descrizione delle truffe

occhio alle truffe il rilevatore di gas La scusa del rilevatore di gas

Con la scusa di installare un rilevatore di fughe di gas, due finti operatori dell’azienda del gas riescono ad entrare in casa della vittima e    senza destare alcun sospetto gli rubano gli oggetti di valore. Si tratta di un raggiro molto diffuso ma che si può prevenire se si conosce    la tecnica usata.

Occhio alle truffe: la scusa dei soldi infetti

da Polizia di Stato

Sono molte le tecniche che i truffatori mettono in atto con grande bravura per spillare soldi, specialmente alle persone anziane.

Proprio per dare alle persone la possibilità di difendersi meglio dagli imbroglioni, raccoglieremo in questa sezione, denominata “Occhio alle  truffe”, le tipologie dei raggiri più diffusi.

Vi spiegheremo come avvengono questi reati e quali sono, in genere, le persone prese di mira, in modo da richiamare l’attenzione delle potenziali  vittime, ma soprattutto dei loro familiari o conoscenti.

Una premessa sempre valida: specialmente per le truffe in casa, il consiglio migliore da seguire è quello di non far entrare estranei nella  propria abitazione, qualsiasi possa essere la scusa; in caso di dubbi, chiamare il 113 per farsi aiutare.

La descrizione delle truffe è resa più semplice ed efficace attraverso la pubblicazione di video realizzati dalla redazione di “Striscia  la notizia” che mettono in scena le situazioni più ricorrenti, anche se, naturalmente, l’abilità dei malviventi sta spesso nel cambiare  alcuni particolari per non esser prevedibili.

La descrizione delle truffe

Il raggiro dei soldi infetti

Se non fosse che ci sono cascati in molti, sembrerebbe quasi unabarzelletta. Invece è tutto vero: con la scusa di “disinfettare” soldi    contagiati da chissà quale virus, anziani signori vengono alleggeriti dei propri risparmi. Scoprite come.

Occhio alle truffe: i falsi funzionari del catasto

da Polizia di Stato

Molte sono le tecniche che i truffatori mettono in atto con mestiere e abilità per spillare soldi alla gente, specialmente alle persone  anziane.

Proprio per dare ai cittadini la possibilità di difendersi dagli imbroglioni, stiamo raccogliendo in questa sezione, chiamata appunto “Occhio  alle truffe”, gli inganni più diffusi.

Ma come avvengono questi reati e chi sono i soggetti presi di mira?
È facile scoprirlo, grazie ai video realizzati da “Striscia la notizia”, partner della Polizia di Stato in questa caccia ai furfanti. Ogni  settimana una truffa diversa, per mettere in guardia i nostri utenti e per renderli partecipi delle situazioni più ricorrenti.
E ricordatevi: se siete in casa non fate mai entrare estranei. Se avete un dubbio, qualsiasi dubbio, chiamate subito il 113!

 

La descrizione delle truffe

Occhio alle truffe i falsi funzionari del catasto Il raggiro dei    falsi funzionari del catasto

Anche falsi funzionari del catasto riescono a compiere la loro truffa. È il caso che trattiamo questa settimana in maniera che conoscendo il    modo in cui agiscono i delinquenti si può evitare il raggiro

Occhio alle truffe: la scusa della borsetta ritrovata

da Polizia di Stato

Molte sono le tecniche che i truffatori mettono in atto con mestiere e abilità per spillare soldi alla gente, specialmente alle persone  anziane.

Proprio per dare ai cittadini la possibilità di difendersi dagli imbroglioni, stiamo raccogliendo in questa sezione, chiamata appunto “Occhio  alle truffe”, gli inganni più diffusi.

Ma come avvengono questi reati e chi sono i soggetti presi di mira?
È facile scoprirlo, grazie ai video realizzati da “Striscia la notizia”, partner della Polizia di Stato in questa caccia ai furfanti. Ogni  settimana una truffa diversa, per mettere in guardia i nostri utenti e per renderli partecipi delle situazioni più ricorrenti.
E ricordatevi: se siete in casa non fate mai entrare estranei. Se avete un dubbio, qualsiasi dubbio, chiamate subito il 113!

 

La descrizione delle truffe

La scusa della borsetta ritrovata

Anche al cimitero potete imbattervi in chi vuole approfittare della vostra buona fede. Questa volta qualcuno ha pensato di rubare la borsetta a    una signora per poi mettere in atto una truffa particolarmente odiosa

Medicine, imballaggi e sigarette i principali prodotti contraffatti fermati alle frontiere UE nel 2011

da Help Consumatori

Farmaci, materiali da imballaggio e sigarette sono stati i principali prodotti contraffatti che le autorità doganali europee hanno sequestrato alle frontiere esterne dell’UE nel 2011. Ammonta a 115 milioni il totale di beni sequestrati, in aumento del 15% rispetto al 2010, per un valore di 1,3 miliardi di euro. Sei Stati membri, tra cui l’Italia, registrano quasi il 77% dei casi di sequestri, pari al 45% del valore totale.

Oltre all’Italia ci sono il Regno Unito, la Bulgaria, la Germania, Paesi bassi, Spagna. E’ quanto emerge dalla relazione annuale pubblicata oggi dalla Commissione Europea sulle azioni delle dogane per il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (DPI).

La Cina è sempre il principale paese di provenienza, da cui arriva il 73% degli articoli non in regola con i DPI. Per i prodotti alimentari, però, il principale paese d’origine è la Turchia, per le bevande alcoliche Panama, per le bibite analcoliche la Thailandia e per i cellulari Hong Kong. Circa il 90% delle merci bloccate è stato distrutto oppure è stato oggetto di un procedimento giudiziario per accertare la violazione.

I farmaci rappresentano il 24% dei prodotti sequestrati, il materiale di imballaggio il 21% e le sigarette il 18%. I prodotti di uso quotidiano e i prodotti potenzialmente pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori hanno rappresentato complessivamente il 28,6% del totale degli articoli bloccati, a fronte del 14,5% del 2010. Anche nel 2011 si è riscontrato un aumento del numero di pacchi postali sequestrati, con un 36% costituito da farmaci.

Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: “Le dogane sono in prima linea nella lotta contro i prodotti contraffatti che minacciano la sicurezza dei nostri cittadini e compromettono gli scambi commerciali legali. La relazione pubblicata oggi evidenzia quanto sia impegnativo e importante l’operato delle dogane in questo ambito. Continuerò a premere affinché la protezione dei diritti di proprietà intellettuale in Europa sia ulteriormente rafforzata grazie alla collaborazione con i nostri partner internazionali, con gli esponenti del settore e con gli Stati membri”.

“Porte chiuse” per gli esperti del phishing

da Polizia di Stato

Avevano organizzato un  vasto giro di truffe informatiche finalizzate all’uso illegittimo di carte di credito ricaricabili.

Stamattina la polizia postale di Milano, in collaborazione con la questura del capoluogo gli uffici dell’Interpol a Roma e con i poliziotti romeni,  ha arrestato 45 persone nell’operazione “Porte chiuse”.

L’organizzazione criminale aveva realizzato una struttura, con sede all’estero, che si occupava di mandare delle e-mail “trappola” che inducevano i  titolari di conti correnti a visitare siti clone in modo da poter sottrarre loro le credenziali di accesso di gestione dei conti.

I soldi illeciti venivano trasferiti su carte di credito ricaricabili e schede telefoniche oppure utilizzando i meccanismi di gioco online.

I componenti della banda infatti si erano resi conto che i canali di riciclaggio del denaro, via via si chiudevano grazie agli interventi delle  banche; così si ingegnavano nel creare nuovi sistemi di spostamento di denaro come, appunto, il settore dei giochi online: chi perdeva era  normalmente uno dei terminali della truffa che però faceva vincere un altro giocatore, complice.

Sono oltre 600 i correntisti colpiti, per un totale di 2 milioni di euro che però è stato limitato a circa 300 mila grazie  all’intervento dei poliziotti.

L’indagine è partita a seguito di un controllo, effettuato da una Volante della questura di Milano, ad un cittadino che aveva con sé  molte carte prepagate intestate a persone diverse.

Dalle prime indagini si è scoperto che l’organizzazione era di tipo verticistico: un primo gruppo, che operava principalmente nel Regno  Unito, si occupava di accaparrarsi le credenziali di accesso dei conti correnti; un secondo gruppo, che agiva tra Italia e Svizzera, ripuliva il  denaro sottratto, con l’acquisto di carte di credito o schede telefoniche; un terzo gruppo, con base in Romania, si occupava degli aspetti tecnici.