Donazione di sangue: le date di gennaio

L’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato continua l’attività di raccolta sangue anche nel mese di gennaio.

L’invito a donare è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno. È possibile bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati.

Gli appuntamenti di gennaio sono previsti nelle città di Roma, Milano, Agrigento, Imperia, e Napoli:

ROMA
Venerdì 08 gennaio 2016

♦ Piazza del Viminale – ufficio relazioni esterne
Via De Pretis 95

♦ Direzione centrale polizia criminale – Servizio centrale di protezione
Via Dell’Arte 81

Venerdì 15 gennaio 2016

♦ Questura di Roma
Via di San Vitale 15

♦ Polizia stradale
Via Magnasco 60

♦ Agenzia delle dogane
Via Mario Carucci 71

Venerdì 22 gennaio 2016

♦ Dipartimento della protezione civile
Via di Vitorchiano 2

♦ Forte Ostiense
Salita del Forte Ostiense 15

Mercoledì 27 gennaio 2016

♦ Scuola elementare “G. Palatucci”
Via Pollenza 54

Giovedì 28 gennaio 2016

♦ 1° Reparto mobile
Via Portuense, 1680

♦ Centro polifunzionale – Scuola tecnica di polizia
Via del Risaro 192


 

MILANO

dal lunedì al sabato
Irccs ospedale san raffaele
servizio di immunoematologia
e medicina trasfusionale
via Olgettina 60
lunedì: dalle 8.00alle 12.00 e dalle 13.30 alle 15.15
dal martedì al giovedì: dalle 8.00 alle 13.00
venerdì: dalle 8.00 alle 13.00
sabato: dalle 8.00 alle 11.00

dal lunedì al sabato
Ospedale San Paolo
via di Rudinì 8
dalle 8:00 alle 11:00
sabato dalle 8.00 alle 12.00

dal lunedì al venerdì
Ospedale San Carlo
via pio II 3
dalle 8:00 alle 11:30


 

IMPERIA
tutti i giorni di gennaio 2016
ospedale di Imperia azienda usl centro trasfusionale
via Sant’Agata 31
dalle 8:00 alle 12:00


 

AGRIGENTO
venerdì 8 – 15 – 22 – 29 gennaio 2016
ospedale San Giovanni di Dio centro trasfusionale
contrada consolida


 

NAPOLI

venerdì 28 gennaio 2016
Ospedale “Fondazione G. Pascale” centro trasfusionale
via C. Dei Cangiani 1
E tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.00 alle 11.00


 

di Umberto Buzzoni

Spacciavano per i Santapaola-Ercolano, 6 arresti a Catania

Associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi, con l’aggravante di avere agito al fine di favorire l’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano, sono le accuse che hanno portato all’arresto di sei persone nell’ambito dell’operazioneKiss“, conclusa questa mattina a Catania, dagli uomini della Squadra mobile.

L’attività investigativa della Mobile catanese ha preso il via nel maggio 2014, in seguito al sequestro di 260 chili di marijuana trovati in possesso di quello che fu il primo dei sei arrestati. Insieme alla droga l’uomo aveva anche un bilancino di precisione e attrezzatura per il confezionamento delle dosi.

Dopo quell’episodio iniziarono subito le intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali emerse che l’uomo era il custode del gruppo e che la marijuana era destinata al quartiere catanese San Giorgio, gestito da un altro appartenente al gruppo che al momento della notifica del provvedimento si trovava già agli arresti domiciliari per altri reati.

Durante l’indagine è inoltre emerso che la piazza di spaccio era sotto l’egida della famiglia Nizza, appartenente alla cosca mafiosa dei SantapaolaErcolano.

L’attività dell’organizzazione era strutturata in base al classico modelloNapoletano” che prevede l’attività di spaccio dal pomeriggio fino a notte inoltrata, con turni ben precisi di pusher e vedette.

Il gruppo aveva un rilevante giro d’affari, tanto che ogni 10 giorni riusciva a smerciare 20-30 chili di marijuana proveniente dall’Albania, e 200-500 grammi di cocaina.

Dai video registrati durante l’indagine è emersa anche la disponibilità, da parte degli indagati, di pistole e fucili, necessari a mantenere il controllo del territorio.

Nell’agosto 2014, in piena attività investigativa, gli agenti della Squadra mobile arrestarono il leader del gruppo, già destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare del 2013 emessa dal Tribunale di Catania.

L’uomo teneva personalmente i rapporti con i Nizza, partecipando agli incontri con i vertici del gruppo e ricevendo da loro la droga da smerciare nel quartiere San Giorgio.

L’operazione è stata denominata “Kiss” (in inglese “Bacio”) perché gli appartenenti all’organizzazione criminale si salutavano sempre con un bacio sulla bocca.

fonte Polizia di Stato

Arrestati gli autori della violenta rapina a Torino

È stato picchiato violentemente e rapinato di 10mila euro circa il titolare di nazionalità cinese di una tabaccheria a Torino, lo scorso 17 dicembre. Questa mattina però, gli autori sono stati fermati dagli uomini del commissariato Dora Vanchiglia, in quanto gravemente indiziati di essere i responsabili del feroce delitto.

Le telecamere interne del negozio hanno registrato tutta la sequenza: si tratta di due cittadini georgiani di 26 e 31 anni. Oltre al denaro contante, i due balordi avevano sottratto “Gratta e vinci” per un valore di 6mila euro.

Fondamentale allo sviluppo delle indagini la chiarezza delle inquadrature sui volti scoperti dei due rapinatori e l’individuazione delle tabaccherie dove sono avvenute le riscossioni dei premi della lotteria istantanea.

Infatti, già il giorno stesso della rapina un uomo ed una donna si erano presentati in una tabaccheria della città per ritirare le vincite e poi, nei giorni successivi, anche in un’altra frequentata più assiduamente dalla coppia.

Gli investigatori, in breve tempo, sono riusciti a risalire al loro domicilio e a identificare gli autori della rapina.

fonte Polizia di Stato

Il boss Sebastiano Brunno estradato in Italia

Ad oltre un anno dall’arresto, avvenuto a Malta, il 57enne Sebastiano Brunno è stato estradato in Italia ed è arrivato all’aeroporto di Fiumicino.

Il boss mafioso, che era ricercato dal 2009, deve scontare l’ergastolo per alcuni fatti di sangue legati a regolamenti di conti tra clan mafiosi rivali.

Brunno, grazie alle indagini delle squadre mobili di Catania e Siracusa, era stato individuato, nell’ottobre del 2014, in una località poco distante dalla capitale maltese, La Valletta.

L’uomo, detto “Neddu a crapa“, era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi e ritenuto reggente della cosca Nardo.

Oggi l’arrestato è stato preso in consegna dagli agenti del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e portato in Italia.

fonte Polizia di Stato

Lecce: catturato l’ergastolano Fabio Antonio Perrone

Ha tentato la fuga attraverso il terrazzo dell’abitazione dove si nascondeva, ma è stato immediatamente bloccato dai poliziotti: Fabio Antonio Perrone, l’ergastolano evaso a novembre scorso durante un controllo medico in ospedale, è stato catturato questa mattina dalla Squadra mobile di Lecce e dagli uomini della polizia Penitenziaria. L’uomo si nascondeva in casa di un incensurato alla periferia di Trepuzzi, nella provincia di Lecce.

Aveva con sé la pistola, carica e con colpo in canna, presa all’agente di polizia Penitenziaria che lo aveva condotto all’ospedale dove era stato portato per accertamenti medici e dal quale era fuggito mettendo in atto una fuga rocambolesca; inoltre nascondeva un kalashnikov, 10 cartucce calibro 12 e circa 5mila euro in contanti.

fonte Polizia di Stato

E’ operativa la Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia

Nasce oggi la Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia (Bdna) che, sempre rispettando le garanzie a tutela del trattamento dei dati sensibili, servirà a semplificare e accelerare il rilascio delle comunicazioni e informazioni antimafia.

Il ministro Angelino Alfano ha dichiarato “Abbiamo centrato l’importante obiettivo di velocizzare le procedure salvaguardando i controlli per agevolare così quelle attività, preziose per la nostra economia, che come base di partenza hanno già le carte in regola per competere sul mercato. L’innovativa piattaforma informatica realizzata dal Dipartimento per le politiche del personale del ministero dell’Interno, consentirà infatti alle stazioni appaltanti di ottenere, in assenza di evidenze ostative, l’immediato rilascio della documentazione liberatoria relativa all’operatore economico inserito nell’archivio informatico della banca dati”.

di Umberto Buzzoni

Trapani: catturata banda di rapinatori

Ci sono anche “figli d’arte” tra i sette rapinatori arrestati, questa mattina, dalla Squadra mobile di Trapani e dagli uomini del commissariato di “Bagheria” e del commissariato di “Marsala“.

Gli investigatori sulle tracce della banda già da un po’ di tempo li hanno sorpresi nei pressi di un appartamento ritenuto il loro covo.

Gli agenti sono riusciti ad identificare i componenti anche attraverso le “importanti parentele” a cui alcuni di loro erano legati.

Diversi sono stati i colpi messi a segno negli ultimi tempi nelle banche palermitane e trapanesi, e quella recente avvenuta alla Banca “Toniolo” di Marsala è stata determinante ai fini dell’identificazione e dell’arresto.

Di quest’ultima gli investigatori hanno ricostruito le fasi: un malvivente armato di forbice è riuscito ad entrare all’interno della banca e sotto la minaccia si è fatto consegnare circa 10 mila euro; un secondo complice ha consentito una fuga veloce, bloccando l’ingresso mentre altri due componenti sono rimasti a far da “palo”.

I restanti tre sono stati impegnati in compiti logistici e di raccordo per la fuga.

fonte Polizia di Stato

Antiterrorismo: la formazione operativa del 2015

Pianificare un evento critico e saperlo fronteggiare è uno dei compiti della Polizia di Stato.

Una diversa consapevolezza, all’indomani dell’attentato al giornale Charlie Hebdo di Parigi, ha reso necessario mirare la formazione dei poliziotti stando al passo con i tempi.

Ed è così che in venti Questure italiane sono state costituite delle unità operative con compiti prioritari in caso di situazioni riconducibili ad atti di natura terroristica. In relazione a tale attività, sono stati finora formati 190 operatori di polizia, preventivamente selezionati, i quali hanno pertanto acquisito una elevata competenza al primo intervento terroristico.

Alcuni dati significativi

Da un bilancio formulato a consuntivo in merito all’addestramento è emerso che nel 2015 sono stati 33.868 i poliziotti che hanno partecipato alle giornate d’addestramento (2.554 svolte in tutta Italia) sulle tecniche d’intervento antiterroristico.

Attualmente un poliziotto su tre ha ricevuto un addestramento tecnico di base per gestire un possibile attacco, ed anche nozioni di psicologia per saper mantenere la calma e tranquillizzare anche le persone eventualmente coinvolte in situazioni di pericolo.

È stato particolarmente curato l’addestramento dei 622 istruttori nelle tecniche d’intervento e quello dei 68 istruttori di tiro formati all’uso di armamento speciale impiegato nei servizi antiterrorismo.

Anche agli uomini preposti al controllo del territorio e a quelli del pronto intervento è stata garantita una formazione straordinaria in virtù del “Giubileo della Misericordia“.

Gran parte di tale attività ha, però, necessariamente coinvolto i reparti della Capitale interessando nello specifico tutto il comparto prevenzione della questura di Roma ed il Reparto prevenzione crimine Lazio.

Duecentocinquanta poliziotti hanno svolto il corso per Operatore del controllo del territorio presso la scuola di Pescara e in 45, tra ispettori e sovrintendenti, hanno frequentato quello da responsabile degli Uffici per il controllo del territorio.

Un dato importante è quello relativo agli 800 poliziotti che nel mese di novembre 2015, a cura della Direzione centrale anticrimine, sono stati formati sul nuovo sistema di bordo delle Volanti, “Mercurio“.

Anche la rivista ufficiale della Polizia di StatoPoliziamoderna“, nello scorso numero di Dicembre, ha approfondito l’argomento con un articolo.

fonte Polizia di Stato

Polizia e anti-terrorismo: gli agenti formati a nuove tecniche d’intervento

La polizia si aggiorna: alla nuova emergenza imposta dal terrorismo. Alle tecniche di difesa e prevenzione, ma anche di pronto intervento in caso di attacco improvviso. Gli agenti si adeguano ai tempi e al pericolo attuale e imparano a guardare in faccia il terrore e chi lo diffonde, addestrandosi anche a costringere miliziani jihadisti e cani sciolti ad abbassare lo sguardo. E allora, sono 190 gli operatori di polizia, preventivamente selezionati, che sono stati formati sulle nuove tecniche d’intervento e di difesa.
La polizia e la formazione all’anti-terrorismo

La polizia – almeno 190 dei suoi selezionati agenti – entra nel vivo della lotta al terrorismo che minaccia le nostre città, imparando nuove tecniche d’intervento antiterrorismo e acquisendo un know how di elevata specializzazione utile al primo intervento sul campo. A renderlo noto è la polizia di Stato, la quale spiega che in venti città, durante l’anno appena concluso, sono stati costituiti, all’interno dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Soccorso Pubblico delle questure, le Unità Operative con compiti di intervento prioritario in caso di situazioni riconducibili ad atti di natura terroristica.

Le nuove tecniche e l’armamento speciale

Le Questure, nell’ambito delle esigenze di aggiornamento professionale, hanno organizzato 2.554 giornate addestrative sulle tecniche d’intervento antiterrorismo a cui hanno partecipato 33.868 operatori di polizia. Per assicurare questa particolare attività formativa sull’intero territorio nazionale, sono stati aggiornati 622 istruttori in operazioni idonee a intervenire in scenari come quelli degli attentati terroristici e 68 istruttori di tiro sono stati formati all’uso di armamento speciale impiegato nei servizi antiterrorismo. L’attività formativa – informa la polizia – proseguirà intensamente anche nel corso del 2016. Si vis pacem – dicevano i latini – para bellum…

fonte Secolo d’Italia

Pansa: 2015 un anno positivo per i risultati operativi

È alle pagine di Poliziamoderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, che il capo della Polizia Alessandro Pansa affida il suo messaggio di fine anno per i poliziotti italiani.

Nel suo editoriale il prefetto Pansa traccia un consuntivo molto positivo per l’anno che si sta chiudendo.

In chiusura il capo della Polizia invia anche “Un pensiero commosso ai nostri caduti e ai nostri feriti” e i suoi auguri a tutti i poliziotti e alle loro famiglie per le festività di fine anno.

fonte Polizia di Stato