Torino: tenta furto in diretta video, arrestato

La Polizia di Stato di Torino, ha arrestato un 55enne di origini sinti per due furti consumati in danno di anziani.

Nel primo furto l’uomo per conquistare la fiducia dell’anziana donna si è finto vigile urbano e, con la scusa di aver precedentemente fermato dei ladri usciti dal suo appartamento, riusciva ad entrare in casa per assistere la vittima nella verifica del furto. A quel punto l’uomo aveva raggiunto lo scopo di vedere dove erano nascosti i suoi averi e in un momento di distrazione le ha rubato alcune centinaia di euro.

Nel secondo episodio, accade quasi la stessa cosa solo che un imprevisto permette di individuarlo. I familiari della vittima a causa dei ripetuti furti, avevano fatto installare nell’appartamento una telecamera che in quell’occasione ha ripreso il ladro in diretta mentre cercava di derubare l’anziana signora.

Le perquisizioni svolte dai poliziotti presso le abitazioni anche di altri uomini appartenenti alla stessa comunità hanno portato al recupero di numerosi gioielli e alla somma di 80mila euro in contanti.

L’attività eseguita successivamente ha consentito di sequestrare, attraverso provvedimenti emessi dal Tribunale di Torino, numerosi veicoli e conti correnti bancari per un ammontare di circa 350mila euro.

fonte Polizia di Stato

A Milano 4 arresti per tratta di esseri umani

Ammontava anche a 70mila euro il debito che alcune prostitute nigeriane, ridotte in schiavitù, dovevano ad una rete criminale specializzata nella tratta di esseri umani. Così, dopo un’indagine durata più di un anno, la Squadra mobile di Milano ha arrestato quattro cittadini nigeriani che avviavano giovani donne alla prostituzione in provincia di Milano.

L’organizzazione operava già dalla Nigeria; le ragazze infatti venivano sottoposte ad una variante del rito voodoo con cui si sottomettevano psicologicamente.

Dopo questa preparazione arrivavano nel nostro Paese, in molti casi attraversando il deserto, e poi a bordo di barconi dalla Libia a Lampedusa.

In Italia, inizialmente erano affidate a una “madame” che le avviava alla prostituzione facendo credere loro di essere debitrici di grosse somme di denaro per esser state “aiutate” a raggiungere l’Europa.

Almeno 9 le ragazze individuate dagli investigatori di cui 4 quelle collocate in una comunità di recupero del comune di Milano.

Gli agenti hanno recuperato, inoltre, anche dei quaderni in cui la madame teneva la contabilità che avrebbe reso libere per sempre le ragazze.

fonte Polizia di Stato

Terni: preso nella città umbra latitante di camorra

Il boss della camorra di Forcella Pasquale Sibillo, è stato bloccato mentre era in auto insieme a un familiare non lontano dal centro di Terni dagli agenti della Squadra mobile di Napoli e della città umbra; era latitante dal giugno scorso per omicidio, tentato omicidio, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Il criminale che era ospitato in un appartamento del centro ternano, è apparso molto sorpreso alla vista dei poliziotti ai quali non ha comunque opposto resistenza.

Tra i primi di luglio e la fine dello stesso mese si sono verificati a Napoli una serie di fatti di sangue, tra cui 3 omicidi, che, sono riconducibili da un lato al clan Sibillo e ai suoi alleati e, dall’altro, alle famiglie Del prete e Baldassarre tradizionalmente legate al clan Mazzarella.

Il 2 luglio, venne ucciso il fratello del boss, Emanuele, proprio per dare un segnale a Pasquale. E fu lo stesso capo del clan a portare il fratello morente in ospedale, lasciandolo fuori il pronto soccorso.

La risposta dei Sibillo, non tardò ad arrivare e il 31 luglio vennero uccisi Salvatore D’Alpino e Luigi Galletta e ferito Sabatino Cardarelli.

fonte Polizia di Stato

Botte e minacce ai passanti, presi a Milano 4 giovani rapinatori

Le loro vittime erano quasi sempre giovani studenti o persone isolate che venivano aggredite di notte per essere violentemente rapinate: pugni, schiaffi, calci in testa e all’addome nonché minacce con coltelli a serramanico e bottiglie rotte puntate al collo.

In questo modo un gruppo i criminali si impossessava di cellulari, contanti, carte di credito e computer portatili, e poi si dava alla fuga.

I raid sono stati interrotti dagli agenti del commissariato Porta Ticinese di Milano, che hanno arrestato quattro giovani con l’accusa di concorso in rapina pluriaggravata.

Sono infatti almeno 15 le rapine messe a segno dalla banda negli ultimi 15 giorni, nella zona tra parco Solari, via Bocconi e via Castelbarco.

L’indagine dei poliziotti è stata molto rapida, ed è partita dall’analisi del modus operandi utilizzato dai criminali e delle zone da loro preferite.

In questo modo è stata circoscritta una zona di “probabile azione”, un perimetro all’interno del quale, secondo gli investigatori, era altamente probabile che i rapinatori avrebbero colpito ancora.

A quel punto sono stati predisposti servizi di appostamento e controllo del territorio, effettuato da pattuglie in borghese che hanno perlustrato per diversi giorni la zona.

E proprio durante uno di questi servizi una delle pattuglie ha individuato quattro persone che corrispondevano esattamente alle descrizioni fornite dalle vittime. Oltre alle caratteristiche somatiche, corrispondevano anche alcuni particolari di abbigliamento, più volte ricorrenti nei reati denunciati, in particolare una giacca mimetica e un paio di scarpe rosso fiammante con punta d’acciaio.

Gli indagati, due dei quali hanno 17 anni, uno 20 e l’altro 21, hanno tutti origine egiziana.

Sono stati fermati mentre si trovavano su un tram, non senza difficoltà perché uno dei minorenni ha tentato di darsi alla fuga. In tasca aveva un coltello a serramanico, proprio come l’altro 17enne fermato.

Negli uffici del commissariato i fermati sono stati riconosciuti senza alcun dubbio dalle vittime di otto episodi di rapina, mentre sono ancora in corso i riconoscimenti da parte delle altre vittime.

fonte Polizia di Stato

Cerimonia al Sacrario dei Caduti della Polizia in ricordo dei Defunti

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

Il capo della Polizia Alessandro Pansa, oggi ha partecipato alla cerimonia in ricordo dei caduti che si è tenuta presso la Scuola superiore di Polizia.

Durante la cerimonia è stata posta una corona d’alloro nel Sacrario dei caduti della Polizia in un momento di raccoglimento con l’esecuzione del silenzio d’ordinanza e la recita di preghiere da parte del cappellano don Ruggero Ramella.

Il prefetto Pansa prima di lasciare il “luogo della memoria” ha apposto un’annotazione nel libro d’onore.

di Umberto Buzzoni

La Banda Musicale della Polizia per la cerimonia di chiusura di Expo 2015

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

La banda Musicale della Polizia di Stato domani parteciperà alla cerimonia di chiusura di Expo 2015 all’Open Air Theatre. La formazione concertistica si sposterà poi al padiglione Italia per un intrattenimento musicale ed il giorno dopo, alle ore 12:00 si esibirà in Piazzetta ex Reale a Milano.

Durante l’Esposizione Universale la Polizia di Stato ha contribuito ai servizi di sicurezza e partecipato con conferenze e dimostrazioni:

  • maggio: “Una vita da social” per la sicurezza in Rete e l’uso consapevole dei Social Network
  • giugno: un appuntamento sul doping e la corretta alimentazione per gli sportivi con i campioni delle Fiamme Oro e i medici della Polizia
  • luglio: gli specialisti della Polizia hanno mostrato le nuove tecnologie impiegate per la sicurezza
  • agosto: le dimostrazioni di arti marziali e un convegno sulla sicurezza e sostenibilità dello sport
  • settembre: l’incontro con la Polizia ferroviaria per conoscere le sue competenze e la dimostrazione dei cinofili
  • ottobre: il convegno “Trasparenza e competenze. Un investimento per la legalità e lo sviluppo” e il meeting sulla sicurezza e contraffazione alimentare

di Umberto Buzzoni

Roma: fermati 9 attivisti di Casapound per gli scontri di Casale S. Nicola

Si infiltrarono tra i residenti del quartiere romano Casale San Nicola che il 17 luglio scorso stavano protestando contro il trasferimento di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza allestito in una ex scuola della zona.

A volto coperto e con caschi da motociclista, spranghe, bastoni, lancio di sassi e sedie, innescarono la guerriglia con la polizia che provocò il ferimento di 14 poliziotti e l’arresto di due manifestanti.

Questa mattina gli agenti della Digos romana hanno fermato nove esponenti dell’organizzazione di estrema destra Casapound; sei di loro sono finiti agli arresti domiciliari, e per gli altri tre è stato disposto l’obbligo di firma.

Inoltre, a carico di tutti gli indagati, il questore di Roma ha già disposto l’avviso orale mentre per sei di loro è stato adottato anche il Daspo.

I fermati sono accusati di essere responsabili, in concorso tra loro, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, nonché, a vario titolo, di lesioni a pubblico ufficiale, porto di oggetti ad offendere e utilizzo di casco in occasione di manifestazioni in luogo pubblico.

Decisivi ai fini delle indagini i filmati registrati durante gli scontri dagli uomini del Gabinetto interregionale della Polizia scientifica per il Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo.

fonte Polizia di Stato

Tre funzionari pubblici in manette a Palermo

Per evitare “intoppi” chiedevano tangenti negli appalti destinati al Corpo forestale della regione Sicilia e non solo; così tre funzionari pubblici sono finiti in manette e devono rispondere dei reati di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.

L’operazione chiamata “Black list” della Squadra mobile di Palermo ha messo fine all’attività illegale dei tre che nel giro di poco tempo avevano racimolato una grossa somma di denaro su appalti banditi dalle amministrazione regionali.

Due dei tre sono legati all’appalto relativo all’ammodernamento del sistema di radiocomunicazione del Corpo forestale della regione Sicilia, compresa l´installazione di una dorsale digitale pluricanale e la realizzazione di un sistema di videosorveglianza di nuova generazione a tutela del patrimonio boschivo e delle aree naturali protette; mentre un altro funzionario è implicato nell’acquisto di un sensore da installarsi sui mezzi ferroviari italiani.

Entrambi gli appalti erano stati vinti dallo stesso imprenditore che in poco tempo era stato costretto a versare grosse somme di denaro e ad assumere delle persone di “famiglia” per riuscire a mandare a buon fine la sua attività.

L’indagine ha consentito agli investigatori di recuperare un vero e proprio libro mastro delle tangenti, in cui lo stesso imprenditore annotava con meticolosa cura cronologica i vari esborsi effettuati ai funzionari in questione.

fonte Polizia di Stato

Ad Expo 2015 nel Padiglione Italia: Meeting sulla sicurezza e contraffazione alimentare

fonte Polizia di Stato

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Nel Padiglione Italia, ad Expo 2015, si sono tenuti ieri i lavori sulla sicurezza e contraffazione di prodotti alimentari, con il bilancio dei cinque anni di cooperazione internazionale di polizia, anche per la definizione delle linee future di sviluppo della rete di contrasto alla contraffazione agroalimentare internazionale chiamata OPSON (dal greco cibo).

Quest’attività internazionale delle forze di polizia coordinata da Interpol ed Europol, nata per contrastare le frodi e le contraffazioni nel settore agro-alimentare, è formata da 57 nazioni dei vari continenti con il supporto anche di numerosi operatori del settore.

Gennaro Capoluongo, direttore dello SCIP (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e presidente del Consiglio di Amministrazione di Europol, ha ribadito quanto sia importante la cooperazione e la condivisione delle banche dati per contrastare le frodi alimentari e le organizzazioni criminali per poter anche tutelare i marchi di qualità di origine come  il “Made in Italy“.

di Umberto Buzzoni

A Roma la conferenza internazionale sui servizi di sicurezza “Evoluzione della minaccia e sfide nella gestione della protezione”

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

Si conclude oggi, presso la Scuola superiore di Polizia a Roma, la XIV conferenza A.P.P.S. (Association of Personal Protection Services) dal titolo “Evoluzione della minaccia e sfide nella gestione della protezione“, iniziata il 25 ottobre con l’intervento del presidente dell’A.P.P.S. James Malizia.

Durante la conferenza i delegati di Polonia, Israele, Canada, Francia, Olanda, Germania, Stati Uniti, Brasile e Giappone hanno esposto dei lavori sulle esperienze e l’attività di formazione e intervento in casi di attentati.

Nell’incontro focalizzato sulla protezione ai capi di stato e di governo, i rappresentanti della sicurezza si sono confrontati sulle strategie e le tecniche di prevenzione anche in occasione di grandi eventi come l’Expo 2015, i giochi olimpici che si terranno in Brasile e il G7 in Giappone.

di Umberto Buzzoni