Immigrazione clandestina: dal Corno d’Africa a Capo Nord

da Polizia di Stato

Due arresti e tre denunce: è questo il bilancio dell’operazione «Destinazione Capo Nord» condotta e portata a termine dalla Polizia di Stato dello scalo aereo di Orio Al Serio (Bergamo).

L’organizzazione criminale è accusata di favorire l’immigrazione clandestina.

Le indagini della polizia di frontiera hanno ricostruito i passaggi dei clandestini, in particolare di cittadini stranieri provenienti dal Corno d’Africa, i quali dopo essere arrivati irregolarmente nello spazio comune Schengen, allo scopo di raggiungere la loro destinazione finale – nella fase di transito – utilizzavano formalmente l’identità di connazionali regolari sul territorio nazionale.

Il favoreggiamento all’immigrazione clandestina aveva inizio con prenotazioni aeree dirette in Scandinavia per continuare con le operazioni di check-in e vidimazione delle carte d’imbarco che, in questa prima fase, venivano effettuate dai veri titolari dei documenti per proseguire, poi, però, con la sostituzione fisica della persona e del bagaglio in zona aeroportuale. Sostituzione, spesso, di sicura riuscita, per la mancanza in queste tratte aeree dei controlli di frontiera in quanto dirette in paesi europei Schengen.

L’Agenda del Governo su autonomie territoriali, sicurezza e immigrazione

da Ministero dell’Interno

Varata dal Consiglio dei Ministri riunito per esaminare e mettere a punto le misure necessarie a sostenere la crescita del Paese

È stata un’intera giornata quella dedicata ieri dal Consiglio dei Ministri alla riflessione su come mobilitare tutte le energie per raggiungere l’obiettivo della crescita, cha ha visto tutti i ministri riuniti per analizzare la situazione economica internazionale e nazionale, valutare i margini per un intervento efficace, confrontare le opinioni e le esperienze maturate da ciascun rappresentante del Governo nei mesi passati e definire un’azione coordinata per raggiungere il traguardo della crescita.

Tra i punti messi in agenda dal Governo: la razionalizzazione del sistema delle autonomie territoriali, il potenziamento e la modernizzazione del sistema sicurezza a favore della legalità ed interventi a sostegno di una politica dell’immigrazione sempre più mirata all’integrazione dello straniero.

Razionalizzazione del sistema delle autonomie territoriali

Il riordino delle province è il primo passo del percorso di razionalizzazione del sistema delle autonomie locali: entro la fine del 2012 dovrebbe essere compiuto il processo di riduzione del numero e contestualmente saranno ridefinite e riallocate le funzioni. Dal 2014 saranno istituite le Città metropolitane. Coerentemente è stata razionalizzata l’amministrazione periferica dello Stato e, in particolare, la prefettura-ufficio territoriale del Governo.

Le azioni in programma: riorganizzazione delle articolazioni periferiche dello Stato secondo i territori delle nuove province ed attribuzione di tutte le funzioni ad un unico ufficio; individuazione dei compiti della prefettura-Utg, connessi alle funzioni di rappresentanza unitaria dello Stato sul territorio; adozione dell’atto legislativo di iniziativa governativa di riordino delle province sulla base delle proposte di riordino regionali; razionalizzare del sistema delle competenze legislative regionali.

Legalità e sicurezza

L’inasprirsi della crisi economica ha generato maggiori occasioni di criminalità, spingendo il Governo a varare una serie di provvedimenti specifici per garantire maggiore sicurezza. Sono stati stipulati 10 Patti per la sicurezza urbana e 86 protocolli di legalità, ed è stato avviato il Sistema integrato per la mappatura interattiva dei reati. Incrementata, inoltre, la collaborazione sul territorio per prevenire e contrastare i fenomeni criminali. Infine è stato approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo correttivo al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione antimafia.

Le azioni in programma: costante coordinamento e modernizzazione del sistema sicurezza per rafforzare la legalità, il contrasto della criminalità e la prevenzione delle minacce terroristiche; potenziamento delle banche dati; promozione della direttiva europea per l’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di sequestro e confisca dei beni in assenza di condanna penale; ottimizzazione della gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, attraverso il miglioramento delle dotazioni strumentali e organizzative dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati; concentrazione di interventi per i giovani nelle stesse aree del Sud dove ha luogo l’azione contro la dispersione scolastica.

Immigrazione, cooperazione internazionale e integrazione

Nell’ambito delle politiche di integrazione sono state adottate iniziative significative come l’attuazione dell’accordo di integrazione per gli immigrati, il potenziamento e ammodernamento dei Centri identificazione e espulsione e dei Centri di accoglienza dei richiedenti asilo, la riapertura del centro di accoglienza di Lampedusa; l’istituzione del Centro Nazionale per l’Immigrazione ‘Iavarone’, il potenziamento degli sportelli unici per l’immigrazione con la proroga fino al 31 dicembre 2012 di oltre 600 lavoratori interinali, l’informatizzazione dei procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale, con conseguente riduzione dei termini. Ed ancora, il passaggio dalla policy dell’emergenza migratoria verso un approccio di costruttiva integrazione, anche attraverso l’attivazione della conferenza permanente sulle religioni. Eliminata, inoltre, la tassazione del 2% sulle rimesse degli immigrati ed approvata la Strategia nazionale Rom. Gli altri interventi hanno riguardato il rifinanziamento del Servizio civile, l’allungamento del permesso di soggiorno; il recepimento di alcune direttive comunitarie, tra cui il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2009/52/CE in materia di sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impiegano manodopera irregolare, un piano a sostegno dei minori stranieri.

Le azioni in programma: prosieguo dei programmi di Rimpatrio volontario assistito e reintegrazione; potenziamento della rete SPRAR (Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati); informatizzazione delle procedure in tema di migrazione e cittadinanza; potenziamento della collaborazione con i Paesi della sponda Nord-Africa con particolare riferimento alle iniziative nei confronti della Libia e della Tunisia; stipula di accordi di integrazione con Cina e Marocco; revisione del testo unico delle norme riguardanti la disciplina dell’immigrazione e la condizione dello straniero nella parte concernente l’integrazione; elaborazione di proposte normative per contrastare il razzismo; Forum per la Cooperazione internazionale.

Al via la procedura on line per richiedere la Carta blu Ue

da Ministero dell’Interno

Inoltro telematico delle richieste di nulla osta lavoro per i lavoratori stranieri altamente qualificati. Tutte le informazioni nella circolare del dipartimento Libertà civili e Immigrazione

Dall’8 agosto chi è interessato potrà richiedere on line il nulla osta al lavoro per ottenere la Carta blu Ue, la nuova tipologia di permesso di soggiorno per i lavoratori stranieri altamente qualificati introdotta dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n.108.

Per accedere alla procedura telematica per l’invio delle domande agli Sportelli unici per l’immigrazione delle prefetture competenti, spiega il dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione nella circolare 3 agosto 2012, è necessario registrarsi al servizio di invio telematico sul sito web https://nullaostalavoro.interno.it, indicando il proprio indirizzo di posta elettronica.
Completata la fase di registrazione si accede all’area Richiesta moduli, dove è possibile compilare il modulo di richiesta nullaosta al lavoro per il rilascio della Carta Blu Ue (Modulo BC).

Per inviarlo è necessario aver indicato tutti i dati obbligatori richiesti – tra i quali il contratto di lavoro o la proposta di lavoro vincolante, il titolo di istruzione e la relativa qualifica superiore, l’importo annuale lordo, calcolato in base ai parametri indicati dalla normativa – e poi cliccare sul bottone ‘Invia’. L’utente può aiutarsi con le guide alla compilazione on line e verificare i dati immessi.

L’avvenuta ricezione del modulo sarà subito disponibile direttamente dalla home page dell’utente.

Dopo il rilascio del nulla osta – non oltre 90 giorni dall’inoltro della domanda – il lavoratore straniero può recarsi allo Sportello unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno.

Tutte le informazioni su ambito di applicazione della normativa, requisiti e modalità di accesso alla procedura on line si trovano nel decreto legislativo 108/2012 e nella circolare esplicativa.

Roma: procuravano falsi documenti agli extracomunitari,5 arresti

da Polizia di Stato

Scoperta dalla Polizia un’organizzazione specializzata  nella contraffazione di documenti per rilascio di permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari. Alle prime ore dell’alba, gli agenti hanno  arrestato 5 persone.

Tra le cinque persone arrestate questa mattina dagli agenti dell’ufficio Immigrazione di Roma ci sono un funzionario per il centro dell’impiego di  Roma e un commercialista proprietario di due Caf.

Le indagini sono partite nei primi mesi dello scorso anno, quando, all’Ufficio Immigrazione, sono giunte numerose richieste di rilascio o rinnovo  di permessi di soggiorno per motivi di “Attesa Occupazione”.

Parecchi cittadini infatti, la maggior parte di nazionalità cinese, avevano allegato al Kit postale, contenente l’istanza, una scheda  professionale emessa dal centro per l’impiego di Roma che attestava l’iscrizione nelle liste di disoccupazione.

Alcune contraddizioni riscontrate durante la lavorazione delle pratiche, come ad esempio le iscrizioni a liste di disoccupazione senza aver subito  un reale licenziamento, ha insospettito gli agenti che a quel punto hanno iniziato una serie di verifiche.

Altro motivo di sospetto si è avuto per il fatto che la maggior parte degli stranieri, avevano dichiarato di non comprendere la lingua  italiana, fatto questo, contrastante con quanto riportato nelle schede compilate dagli addetti allo sportello del Centro dell’impiego.

Nei giorni scorsi, gli investigatori, dopo aver perquisito l’abitazione di una dipendente del centro per l’impiego e gli uffici di due Caf, di  proprietà di un libero professionista romano, già indagato per fatti analoghi, hanno trovato le prove dell’attività criminale  messa in atto dal commercialista per la falsificazione e la produzione di istanze per il rilascio di permessi di soggiorno a stranieri privi di  qualsiasi requisito.

Nel tempo il gruppo criminale era riuscito ad allargare il giro degli affari, convogliando nella Capitale, grazie al passaparola, numerosi  cittadini extracomunitari provenienti da molte provincie italiane, che, pur di ottenere l’ambito documento, sono stati costretti a “sborsare”  compensi oscillanti tra i 250 e i 5 mila euro.

I componenti della “banda” dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al falso, all’immigrazione clandestina e al favoreggiamento  della permanenza sul territorio nazionale di persone prive di requisiti.

Flussi stagionali 2012, al via la procedura on line per presentare le domande

 da Ministero Interno

Attivo dalle ore 8 di venerdì 20 aprile il servizio di inoltro telematico delle richieste di nulla osta al lavoro per l’ingresso in Italia della quota massima di 35.000 cittadini extracomunitari prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13.03.2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Dalle ore 8 di domani, venerdì 20 aprile, è possibile inviare le domande relative al decreto flussi stagionali 2012, utilizzando il servizio di inoltro telematico all’indirizzo https://nullaostalavoro.interno.it/Ministero/index2.jsp.
È stato, infatti, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 – Serie generale – il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 marzo 2012 che definisce la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato italiano per l’anno 2012.
I datori di lavoro possono richiedere il nulla osta al lavoro per i lavoratori non comunitari residenti all’estero fino alle ore 24 del prossimo 31 dicembre.
Il ‘tetto’ di 35.000 unità, ripartito tra regioni e province autonome con provvedimento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.
L’articolo 2 del DPCM 13.03.2012 prevede inoltre, come anticipazione della quota massima di ingresso dei lavoratori non comunitari per motivi di lavoro non stagionale per l’anno 2012, l’ingresso di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nel paese di origine, ai sensi dell’art.23 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286.

Permesso di soggiorno, Cancellieri: «Dare una giusta risposta alle aspettative dei lavoratori stranieri»

da Ministero dell’Interno

Nel question time della Camera il ministro dell’Interno ha annunciato un disegno complessivo di «razionalizzazione e semplificazione» delle procedure di rilascio/rinnovo che manterrà inalterato il gettito derivante dalla tassa a carico dei richiedenti

«Il mio obiettivo è perseguire un disegno complessivo di razionalizzazione e semplificazione delle procedure previste dalla legge per il rilascio dei permessi di soggiorno». È il progetto annunciato oggi dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri durante il question time alla Camera dei Deputati, nel corso del quale ha risposto ad un’interrogazione sulla tassa introdotta a carico dei cittadini stranieri non comunitari per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Un’ipotesi d’intervento normativo, già in avanzata fase di definizione che, secondo la titolare del Viminale, consentirà di «non rimettere in discussione un provvedimento da poco entrato in vigore e destinato a sostenere l’attività degli uffici a vario titolo preposti all’espletamento delle istruttorie e, in parte, ad alimentare il Fondo Rimpatri». «È mia intenzione – ha poi aggiunto – fare in modo che con le risorse di tale Fondo vengano finanziati i programmi di rimpatrio volontario ed assistito».

Tra le novità di rilievo annunciate dal ministro Cancellieri, l’allungamento della validità, in particolare in fase di rinnovo, delle tipologie di permesso di soggiorno più diffuse, quelle per lavoro e per motivi familiari. Ciò comporterà, secondo quanto affermato dalla responsabile del Viminale, «una sensibile riduzione degli adempimenti a carico delle questure e conseguentemente un risparmio di risorse organizzative e finanziarie per l’amministrazione», a cui si aggiungerà una «contrazione dei tempi di rilascio dei titoli – ha sottolineato – che consentirà una maggiore fruibilità complessiva degli uffici da parte dell’utenza. Una semplificazione che, come ribadito da Cancellieri, determinerà indirettamente anche «un alleggerimento degli oneri economici posti a carico degli stranieri per il pagamento del contributo per la minore frequenza con cui saranno chiamati a rinnovare il titolo di soggiorno».

«Questo è lo scenario che abbiamo davanti, – ha concluso il ministro – dare una risposta alle aspettative dei cittadini stranieri che giungono nel nostro Paese per motivi di lavoro o ricongiungimento familiare nel rispetto della legge, mantenendo inalterato il livello del gettito occorrente per assicurare la giusta funzionalità sia degli Sportelli unici che degli Uffici immigrazione».

Nasce a Roma il Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione

Un momento della cerimonia inaugurale

C’era la folla delle grandi occasioni ieri, per ascoltare chi del tema immigrazione se ne intende davvero. Una sorta di “incontro allargato tra esperti del settore”, che si sono dati appuntamento all’inaugurazione del Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione “Roberto Iavarone”. L’incontro si è svolto a Roma, nella sede del Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale dell’immigrazione e della Polizia delle frontiere al Polo Tuscolano.

L’omaggio del capo della Polizia a Roberto Iavarone

Roberto Iavarone, l’agente ausiliario caduto nell’adempimento del dovere il 18 settembre 1984 nel corso di un’operazione di servizio, quando venne accoltellato da un cittadino di origine slava che minacciava i passeggeri in transito all’aeroporto, è stato ricordato dal capo della Polizia Antonio Manganelli. “Roberto aveva solo 20 anni quando è stato ucciso mentre difendeva eroicamente passeggeri e impiegati all’interno dell’aeroporto di Fiumicino”. L’intitolazione del Centro di coordinamento è una traccia tangibile del sacrificio di Iavarone, motivo per cui il prefetto Manganelli è “felice che 30 anni dopo sia ancora viva la sua memoria, e questa cosa segnala anche la continuità della Polizia di Stato”.

Il direttore generale della Pubblica Sicurezza ha sottolineato come, con la costituzione del Centro nazionale è stato centrato un obiettivo: “Una cabina di regia e un coordinamento integrato tra forze di polizia e non, impegnate nel contrasto all’immigrazione irregolare”. Esso rappresenta un traguardo – prosegue Manganelli – ma stiamo cercando inoltre di integrare gli immigrati regolari, anche nelle difficoltà causate da resistenze di alcune comunità a lasciarsi integrare. Di fronte alla clandestinità applichiamo il rigore della legge ed è massimo l’impegno contro organismi criminali che lucrano sul fenomeno della tratta di esseri umani”.

L’intervento del ministro dell’Interno
Pieno di entusiasmo anche l’intervento del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, in linea con il prefetto Manganelli, al quale ha voluto rappresentare tutta la sua “gratitudine per l’intelligente lavoro e la grande passione che mette nella sua attività”. Dichiarazioni che sono apparse di piena sintonia ed amicizia nei confronti del capo della Polizia, salutate da un lungo applauso dei partecipanti.

Il ministro ha proseguito affermando che “contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina è un dovere di civiltà, contro i mercanti della vita umana, persone che contrabbandano la speranza e si arricchiscono in maniera ignobile”. Questo centro di coordinamento è stato fortemente voluto dall’Unione Europea e va nel senso di operare in rete per contrastare efficacemente il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Siamo tra i primissimi Paesi ad averlo, ed è per noi motivo di orgoglio”.

Chi c’era alla conferenza
La conferenza, moderata dal prefetto Rodolfo Ronconi, direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, ha ospitato numerosi relatori. Oltre al ministro dell’Interno e al capo della Polizia, ricordiamo in successione: il responsabile dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni Josè Angel Oropeza, il direttore di Europol Rob Wainwright, il direttore esecutivo dell’Agenzia europea per le Frontiere Esterne Ilkka Laitinen, il sottosegretario agli Affari Esteri Staffan de Mistura e il ministro della Cooperazione internazionale e integrazione Andrea Riccardi.

Un Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione combatterà il fenomeno migratorio illegale

da Ministero dell’Interno

L’inaugurazione con il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, a Roma presso la sala Palatucci del Polo Tuscolano. La struttura sarà intitolata alla memoria dell’agente Roberto Iavarone

Roma, Polo TuscolanoSarà il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ad inaugurare oggi a Roma, presso la sala Palatucci della struttura del Polo Tuscolano, il Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione, alla presenza del Capo della Polizia Antonio Manganelli e di numerose personalità che anche a livello europeo si occupano di questioni legate all’immigrazione. Il centro sarà dedicato alla memoria dell’agente ausiliario della Polizia di Stato, medaglia d’oro al valor civile, Roberto Iavarone deceduto il 18 settembre 1984 nel corso di un’operazione presso lo scalo aereo di Fiumicino.

Questa nuova struttura nasce sulla scorta delle conclusioni del Consiglio europeo del 14 dicembre 2006 e da quelle del Consiglio di Giustizia e Affari Interni del 25 febbraio 2010 dove veniva auspicata la creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere marittime meridionali.

Il Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione, di cui faranno parte personale di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Marina Militare e Capitaneria di Porto, coordinerà le Forze di Polizia e Forze Armate impegnate in attività di controllo dei confini nazionali per il contrasto all’immigrazione illegale, spesso gestite da vere e proprie organizzazioni criminali.

Domani sarà, quindi, l’occasione per un incontro tra esperti internazionali del settore appartenenti all’area mediterranea, balcanica ma anche dell’Africa sub-sahariana, paesi con i quali l’Italia ha da tempo avviato una solida coooperazione. Nel pomeriggio, spazio ad approfondimenti su tematiche specifiche con focus su possibili iniziative che potranno nascere sullo scenario del Mediterraneo.