Terrorismo: in Italia hezbollah organizza viaggi “all inclusive”

da Polizia di Stato

Facevano entrare in Italia immigrati clandestini fornendo loro, dietro pagamento, un pacchetto “all inclusive” che garantiva viaggio, alloggio e un lavoro presso i “Kebab” dell’organizzazione. Tutto questo dopo averli istruiti sulle dichiarazioni da fare alle autorità italiane, con storie false di torture nei Paesi di origine per ottenere l’asilo politico.

Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le 9 persone appartenenti all’organizzazione terroristica turca Hezbollah arrestati stamattina dai poliziotti della questura di Terni, coordinati dal Servizio centrale antiterrorismo. Tra gli arrestati tre donne due ucraine ed un’italiana.
La base dell’organizzazione era a Terni ma alcune delle 41 perquisizioni sono state eseguite anche a Milano, Modena, Roma, Como e a Trieste.
Almeno 30 gli immigrati che pagando gli arrestati sono riusciti ad entrare in Italia grazie all’attività di questa organizzazione, secondo quanto scoperto dalla polizia nel corso dell’indagine durata quasi un anno e mezzo.

Le indagini sono iniziate con l’arresto, in Lombardia, di un cittadino turco su cui pendeva un mandato di cattura internazionale per terrorismo.

L’organizzazione criminale faceva arrivare in Italia clandestini curdi e palestinesi con una falsa documentazione che consentiva di poter richiedere l’asilo politico e ottenere il permesso di soggiorno. Gran parte degli arrestati sono turchi riconducibili all’organizzazione Hezbollah turca, che nulla ha a che vedere con l’Hezbollah libanese.

Chi sono gli Hezbollah
Il gruppo terroristico turco “Hezbollah” (in arabo “Il partito di Dio”) nasce durante gli anni Ottanta con l’obiettivo di creare uno stato islamico retto dalla shari’a sul territorio della Repubblica turca.
Nonostante, in apparenza, ideologicamente ispirato all’omonimo movimento islamista libanese, l’hezbollah turco nasce e si sviluppa come movimento sunnita, al contrario del gruppo attivo nel Libano meridionale che raggruppa individui aderenti al movimento sciita.

Responsabili in Turchia di atti di cruda violenza nei confronti dei militari e dei civili e vista la forte pressione operata dall’autorità di Ankara,l’organizzazione sta cercando di ricollocarsi, in piccole cellule, in varie regioni all’estero, dove poter esprimere il loro potere e condurre la loro battaglia.

Occhio alle truffe: telefonino a basso prezzo

da Polizia di Stato

Sono molte le tecniche che i truffatori mettono in atto con grande bravura per spillare soldi, specialmente alle persone anziane.

Proprio per dare alle persone la possibilità di difendersi meglio dagli imbroglioni, raccoglieremo in questa sezione, denominata “Occhio alle truffe”, le tipologie dei raggiri più diffusi.

Vi spiegheremo come avvengono questi reati e quali sono, in genere, le persone prese di mira, in modo da richiamare l’attenzione delle potenziali vittime, ma soprattutto dei loro familiari o conoscenti.

Una premessa sempre valida: specialmente per le truffe in casa, il consiglio migliore da seguire è quello di non far entrare estranei nella propria abitazione, qualsiasi possa essere la scusa; in caso di dubbi, chiamare il 113 per farsi aiutare.

La descrizione delle truffe è resa più semplice ed efficace attraverso la pubblicazione di video realizzati dalla redazione di “Striscia la notizia” che mettono in scena le situazioni più ricorrenti, anche se, naturalmente, l’abilità dei malviventi sta spesso nel cambiare alcuni particolari per non esser prevedibili.

La descrizione delle truffe

 

Occhio alle truffe offerta di telefonini Telefonino a basso prezzo

Un malintenzionato fingendosi un rivenditore di cellulari che sta trasferendo il suo negozio, offre in vendita a un anziano signore un telefono

Pescara: bambina di 11 mesi ringrazia la polizia

Polizia soccorso per neve

“Ciao a tutti, mi chiamo Mariachiara e ho 11 mesi…”

Inizia così una lettera di ringraziamento scritta dai genitori della bambina salvata da un pattuglia della polizia a Pescara.

Oggi Mariachiara festeggia il suo primo compleanno ed ha invitato anche i poliziotti che sabato scorso l’hanno soccorsa mentre, bloccata nel traffico per la neve, ha avuto le convulsioni.

I genitori, nella lettera commuovente, spiegano come quei minuti in attesa dell’ambulanza che non arrivava, siano stati interminabili.

Il panico e l’angoscia si sono sciolti solo quando hanno intravisto un lampeggiante della polizia tra le tante macchine che slittavano sulla neve.

La mamma con la bambina sono state fatte salire sulla volante e sono state portate in brevissimo tempo in ospedale, dove i dottori hanno potuto prendersi cura della piccola.

Alla redazione del sito non resta che augurare un buon compleanno a Mariachiara e ringraziarla per la sua bellissima lettera.

Roma: presa la banda delle rapine a San Lorenzo

da Polizia di Stato

Una banda composta da 5 persone specializzata nel furto di catenine d`oro e cellulari è stata arrestata dal commissariato San Lorenzo di Roma.

Il “branco” agiva sempre in modo seriale: in piena notte avvicinava con un pretesto la vittima individuata, la accerchiava e gli rubava la catenina d`oro e altri oggetti di valore. L’azione criminale si concludeva con il pestaggio del malcapitato.

Gli arrestati sono tutti nordafricani di età compresa tra i 19 e i 36 anni, studenti universitari e frequentatori della movida notturna del quartiere San Lorenzo.
Sono almeno dieci gli episodi accertati dagli investigatori avvenuti tra aprile e dicembre dello scorso anno.

Uno degli espedienti più utilizzati dai criminali era quello di avvicinare la vittima predestinata con il pretesto di vendere sostanze stupefacenti.

Operazione “Cinemastore” contro la Sacra Corona Unita: 42 arresti a Lecce

(da Polizia di Stato)

Un’indagine durata circa tre anni ha portato all’arresto di 42 persone da parte della Squadra mobile di Lecce, mentre sono ancora sette i ricercati.

Si tratta di appartenenti ad un’organizzazione criminale affiliata alla Sacra Corona Unita, tutti indagati per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, riciclaggio e tentata rapina.

Uno degli arrestati aveva il ruolo di responsabile su tutto il territorio di Lecce e dintorni a cui gli affiliati si rivolgevano per risolvere controversie e per garantire il rispetto delle regole imposte dall’organizzazione mafiosa. Altri invece, avevano il controllo di tutte le attività illecite a Lecce, come il traffico di droga, la riscossione dei crediti, la gestione del gioco d’azzardo, le estorsioni e la riscossione del “punto” sul commercio della droga. Quest’ultimo consisteva in una tangente che tutte le organizzazioni criminali “minori” dovevano pagare all’organizzazione maggiore che aveva il controllo di tutto il territorio.

L’operazione “Cinemastore” – dal nome del negozio del capoluogo salentino che nel 2009 fu obiettivo di un attentato dinamitardo e da cui partirono le indagini – ha evidenziato che l’associazione criminale utilizzava metodi violenti per controllare il territorio e per far valere le proprie condizioni.

Estorsioni, minacce , assoggettamento e omertà erano i principali metodi usati dagli affiliati.

L’indagine, condotta con intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione e pedinamento, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha inoltre fatto luce sui forti legami che il gruppo aveva con esponenti della criminalità organizzata brindisina, alcuni dei quali arrestati stamattina.

Durante l’operazione sono stati sequestrati 200 grammi di cocaina ed un chilo e mezzo di hashish.

Mafia: sequestro di 25 milioni al fedele di Messina Denaro

(da Polizia di Stato)

Aveva creato un impero economico fatto di imprese che spaziavano dalla commercializzazione di prodotti agricoli all’edilizia e al settore turistico-alberghiero.

Michele Mazzara era un semplice coltivatore trapanese che aveva fatto le sue fortune grazie alla mafia. Un’escalation economica dovuta all’investimento di capitali illeciti.

Stamattina agenti della questura di Trapani e agenti della Guardia di finanza – del “gruppo di investigazioni” costituito da poco tempo dal questore – hanno sequestrato beni per 25 milioni di euro a Michele Mazzara, 52 anni, fedelissimo del boss Matteo Messina Denaro.

Arrestato nel 1997 per associazione mafiosa, Mazzara copriva la latitanza del capomafia latitante, trovandogli nascondigli sicuri e luoghi da usare per i summit.

Il criminale Michele ed i suoi prestanome, soprattutto a partire dagli anni ’90, hanno accumulato un immenso patrimonio immobiliare, con l’acquisto di ettari di terreno, poi ulteriormente accresciuto con analoghi e consistenti acquisti, a fronte di dichiarazioni al fisco di redditi pressoché inesistenti.

Tra i beni sequestrati 99 immobili – tra i quali terreni per 150 ettari e alberghi, 8 autovetture, tra cui due Suv , 17 automezzi agricoli, 86 tra conti correnti e titoli e 3 società operanti nella ristorazione, nell’edilizia e nell’assistenza per anziani.

Question time alla Camera, il ministro sulle scorte: «Le misure di protezione adottate a seguito di approfondita valutazione»

Cancellieri ha chiarito che le nuove misure sul servizio di protezione vanno nella direzione di un contenimento dei costi. La seconda interrogazione ha riguardato le misure di protezione adottate per un imprenditore agrigentino

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha risposto questo pomeriggio alla Camera dei deputati a due interrogazioni nel corso del tradizionale appuntamento con il Question time.

Per quanto riguarda la prima interrogazione relativa alle misure di razionalizzazione dei servizi di scorta e tutela, il ministro ha fornito alcuni chiarimenti. In primo luogo, Cancellieri ha ricordato che le misure adottate vanno nella direzione di un contenimento dei costi di questo servizio e che gli interventi saranno estesi anche al terzo e quarto livello di protezione. «Le misure di protezione sono adottate – ha ribadito il ministro – a seguito di approfondita valutazione della situazione personale di rischio»  valutazione svolta in duplice livello:«in sede locale e in sede centrale».
Inoltre, la previsione che i mezzi per la scorta debbano essere messi a disposizione dal destinatario trova un limite nel caso di ‘comprovata impossibilità’ che sarà accertata dal prefetto. In questo caso, infatti, i mezzi saranno messi a disposizione dalle forze di polizia.
Questo meccanismo sarà comunque adottato, ha spiegato il ministro, in maniera «graduale e flessibile», ribadendo che in sede locale la proposta dovrà giungere dal prefetto che dovrà comunicarla per la definitiva determinazione all’Ufficio interforze per la difesa personale (Ucis) che gestisce la materia a livello centrale. Concludendo, il ministro dell’Interno ha ribadito che «Qualsiasi valutazione è rimessa al prefetto, massima autorità responsabile per il buon governo della provincia».

La seconda interrogazione ha riguardato le misure di protezione adottate per l’imprenditore agrigentino Ignazio Cutrò. Su questa questione il ministro Cancellieri ha ribadito quanto precisato con un comunicato stampa del 16 gennaio scorso ovvero che il Sig. Ignazio Cutrò beneficia di tutte le misure previste dalla legge sui testimoni di giustizia e che la Commissione centrale per i programmi di protezione ha già disposto l’audizione dell’interessato per la prossima riunione in programma il 25 gennaio proprio per individuare ulteriori possibili interventi, oltre a quelli già disposti dall’Amministrazione.

2012: l’anno dell’assemblea Interpol a Roma

(dal sito Polizia di Stato)

Si è svolta ieri mattina a Lione, in Francia, una riunione preparatoria in vista dell’ 81^Assemblea generale dell’Interpol che si terrà a Roma dal 4 al 9 novembre prossimi.
L’assemblea sarà un evento di particolare importanza per le strategie di collaborazione internazionale da sempre promosse dal capo della Polizia Antonio Manganelli.
Proprio nel messaggio di fine anno rivolto ai poliziotti, il Direttore generale della pubblica sicurezza aveva annunciato che il 2012 sarebbe stato “Un anno di grande collaborazione internazionale”.
Alla riunione hanno preso parte il vice capo della Polizia Francesco Cirillo il segretario generale dell’Interpol Ronald K. Noble e lo staff dell’ufficio relazioni esterne del Dipartimento della pubblica sicurezza.
Nel corso dell’incontro è stata discussa l’agenda dei lavori e sono stati analizzati gli argomenti che verranno trattati anche dai ministri dei 190 Paesi aderenti ad Interpol che apriranno i lavori dell’Assemblea.